Recensione

Just Dance

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a cura di AP

Dopo aver dato spazio alle attività fisiche davanti ad una console, Wii ed il suo parco software si stanno sempre più espandendo verso progetti che sembravano irrealizzabili prima dell’avvento dei sensori di movimento che trovano spazio nel controller. Sono stati diversi i giochi che ci hanno chiesto bene o male di ballare per superare minigiochi o battere punteggi record: dal mitico Wario Ware: Smooth Moves, alla serie Ubisoft dei Rabbids che con il terzo episodio dedicato ai folli animaletti, cercava di farci scimmiottare danze e balli tramite icone a schermo non sempre di facile comprensione. La stessa Ubisoft dopo quell’esperienza non proprio esaltante ha deciso di portarci sulla pista da ballo grazie a Just Dance, titolo interamente dedicato al ritmo e al movimento da fare semplicemente tenendo in mano un Wii Remote che, mai come in questo caso, consigliamo di allacciare bene tramite il laccetto in dotazione.

Se il buongiorno si vede dal mattino…Il design minimalista che accompagna il menu iniziale non è certo particolarmente stimolante e il numero scarsissimo di modalità offerte appare subito come un brutto segno. Oltre alla classica Partita Veloce, è presente la voce Torneo e poco sotto l’opzione Riscaldamento. Partendo da quest’ultima si effettua appunto un riscaldamento muscolare dalla durata di qualche minuto, che comincia a rendere l’idea sul tipo di gameplay che dovrete affrontare durante il gioco: al centro dello schermo vedrete una figura che effettuerà rotazioni con le braccia, movimenti del collo, stretching e varie altre mosse che dovranno essere copiate ed emulate dal giocatore. Finita questa fase si potrà iniziare a saggiare la qualità del titolo tramite una partita veloce. Con essa vi ritroverete a dover scegliere una canzone tra trentadue brani piuttosto famosi e facilmente orecchiabili che vanno ad esplorare diverse sonorità: si passa da That’s the Way (I Like It) dei KC and The Sunshine Band a i>Who Let the Dogs Out dei Baha Men, da Get Around dei Beach Boys a Wannabe delle Spice Girls. Le canzoni risultano quasi tutte originali (purtroppo Fame non è eseguita da Irene Cara ma è presente solo sotto forma di cover), orecchiabili e piuttosto valide per scatenarsi.I problemi maggiori però arrivano proprio quando si scende in pista: il personaggio che si muove sullo schermo ballerà per conto proprio e le piccole figure stilizzate che dovrebbero anticipare un cambio di movimento non aiutano realmente a capire quale sarà la prossima mossa che dovrete effettuare. Solo dopo svariati tentativi sulla medesima canzone riuscirete a capire come muovervi, ma anche in questo caso il risultato difficilmente migliorerà. Questo è dovuto alla scarsa affidabilità con cui il Wii Remote percepisce i vostri movimenti. La calibrazione effettuata riporta dei parametri spesso errati e solo eseguendo un movimento ripetuto per più volte si capirà con quale grado di rotazione dovrete tenere il controller per fargli rilevare un passo che voi credete corretto ma che invece molto spesso non combacia con quanto richiesto. Si perde più tempo a combattere con il sistema di controllo piuttosto che a divertirsi a ballare e ciò in un gioco che fa dei passi il proprio motivo d’esistere non è propriamente il massimo. Parlare di “passi” rimane comunque davvero molto approssimativo, visto che mimare quanto mostrato sullo schermo scimmiottando movimenti al limite del ridicolo (spesso oltre), difficilmente può essere paragonato ad una vera esperienza di ballo. In questo la serie Konami Dance Dance Revolution con il suo tappetino era molto più funzionale.Se tutto ciò non bastasse il livello di sfida risulta piuttosto misero in quanto non esiste il fallimento di una canzone, ma solo la registrazione di un punteggio inferiore a quello desiderato. Solo nel Torneo è possibile non superare una gara, ma spesso ciò accade a causa dell’errato rilevamento del movimento, piuttosto che alla difficoltà delle canzoni proposte.

Qualche bella canzone e niente piùArrivati all’esame del comparto tecnico non si può non rimanere indifferenti davanti al lavoro svolto in ambito grafico. Purtroppo l’unica cosa che si salva è il design del ballerino virtuale che dovrete imitare, presentato come una sagoma colorata dalle movenze fluide. Il resto è di una semplicità e di una banalità disarmante: menu ridotti all’osso, sfondi psichedelici poco attraenti e barre del punteggio che sono semplici rettangoli che pian piano si riempiono. Tutto ciò però cadrebbe in secondo piano se il gameplay convincesse, ma purtroppo è proprio qui che il prodotto Ubisoft mostra più il fianco, presentando pesanti lacune. Le canzoni sono tutte sbloccate dall’inizio e il vincere o perdere un Torneo non porta nulla al giocatore, se non l’estrema frustrazione di aver combattuto più con il riconoscimento dei controlli che con i punteggi avversari. Certo è presente una componente multigiocatore che potrebbe coinvolgere fino a quattro amici, ma oltre ad un ampio spazio disponibile per saltare e dimenarsi in quattro, dovreste possedere amici tanto pazienti quanto disinibiti e desiderosi di provare questo prodotto piuttosto che tanti altri titoli dal multiplayer decisamente più avvincente e accattivante.L’unica nota positiva potrebbe arrivare dalla colonna sonora, in grado in alcuni casi di coinvolgere il giocatore ma incapace di esprimere tutto il suo potenziale per via delle lacune presenti nel gameplay e a causa di un numero tutto sommato piuttosto scarso di canzoni. Esse potranno essere affrontate sia in versione breve che in quella completa, ma non ci sembra una vera alternativa in grado di aumentare la longevita globale. Sarebbe stato invece decisamente più gradito l’inserimento di diversi livelli di difficoltà. Se in tutti i rhytm game validi sono presenti diverse opzioni utili a regolare la difficoltà generale in modo da risultare giocabile a chiunque spronando il giocatore ad affrontare sfide sempre più complesse, appassionanti ed immersive, qui la totale assenza di queste possibilità riesce a negare all’utenza anche questa esperienza, rischiando di far provare solo ai ballerini più resilienti tutte le canzoni proposte prima di accantonare in fretta Just Dance sul classico scaffale.

– Canzoni orecchiabili e adatte…

– … ma quantitativamente scarse

– Controlli davvero imprecisi

– Livello di sfida nullo

– Nessun extra

4.0

L’unico merito di Just Dance è riscontrabile in una tracklist qualitativamente discreta, ma quantitativamente troppo risicata. Il resto purtroppo affossa un prodotto che cerca di rendere immediata un’attività come il ballo, andando però a peccare proprio sul riconoscimento dei movimenti. Purtroppo a causa di una calibrazione probabilmente errata e alla volontà di non usare il Wii Motion Plus per non andare ad influire sul numero di possibili utenti, Ubisoft vanifica la scelta delle canzoni rendendo frustrante e poco divertente una disciplina come il ballo che andrebbe sempre affrontata con il sorriso sulle labbra. Questo e la mancanza cronica di extra e di canzoni sbloccabili rendono Just Dance un gioco che i veri amanti del ballo farebbero bene a dimenticare, per buttarsi su ryhtm game meglio realizzati e decisamente più appaganti.

Voto Recensione di Just Dance - Recensione


4