Recensione

Just Cause 2

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a cura di drleto

Panau è un posto meraviglioso: soleggiate spiagge, rigogliose foreste e picchi innevati fanno di quest’isola un luogo paradisiaco, la meta ideale per una vacanza da sogno…se solo Rico Rodriguez non fosse nei paraggi! Dopo un episodio ricco di chiaroscuri la serie Just Cause si appresta a tornare su console e Pc in una veste ancora più esagerata: tenetevi forte, lo Scorpione non è uno che si allaccia le cinture di sicurezza!

Welcome to PanauIl buon Rico è stato chiamato sull’isola per scoprire che fine ha fatto Sheldon, un suo vecchio amico e mentore, sparito in maniera piuttosto misteriosa proprio mentre stava indagando, per conto degli Stati Uniti, sugli sconvolgimenti politici di Panau. Pandak Panai, l’attuale presidente, è salito al potere uccidendo il suo stesso padre, ma cosa ben più grave ha girato le spalle al vendicativo Zio Sam e cercato di soffocare l’opposizione dei vecchi signori dell’isola, ovvero i capi delle tre organizzazioni criminali di punta di questo paradiso tropicale. Una situazione politica incredibilmente ingarbugliata, nella quale Rico dovrà indagare a suo modo. Ancora non è chiaro cosa sia accaduto precisamente, se Sheldon ha tradito la sua patria o ha qualche buona scusa per giustificare il suo comportamento, tutto ciò che sappiamo è che per far venire allo scoperto le fazioni in gioco dovremo fare la cosa che ci riesce meglio: scatenare il caos.Dietro questo semplice concetto si cela il cuore del gameplay di Just Cause 2. Ogni nostra mossa sovversiva sottrarrà intere aree dell’isola dall’influenza del governo centrale, aumentando in questo modo il potere di ognuna di queste tre fazioni, che ci ripagheranno trovando le informazioni di cui avremo bisogno. Ludicamente questo ci darà la massima libertà di gustare quello che di meglio il gioco sa offrire: ovvero essere un titolo free roaming dallo stampo pesantemente action, dove l’impossibile sarà a portata di rampino. Infatti sin dall’inizio saremo completamente liberi di agire e scegliere dove andare e cosa fare. Se questo potrà spiazzare durante i primi frangenti di gioco, man mano che creeremo caos otterremo nuove prove e sfide che spunteranno come funghi sulla mappa di gioco. Questo amplierà ulteriormente le occasioni per scatenare caos mettendo quasi in secondo piano la progressione della storia, che rimarrà in attesa delle nostre attenzioni fino a quando non ci saremo stufati di scorrazzare per l’isola.

EsageratoL’accento esagerato della produzione lo si intuisce sin dai primi istanti di gioco: attaccato dalla milizia locale il nostro elicottero sta andando in fiamme. Rico non ci penserà due volte prima di gettarsi nel vuoto ed atterrare a Panau. Lo scorpione, grazie al rampino ed una scorta praticamente infinita di paracaduti, sarà capace di compiere le più svariate acrobazie che eleveranno all’ennesima potenza il campionario di mosse a disposizione di un Niko Bellic qualsiasi. Non solo si potranno rubare le automobili, ma si potrà piombare su di esse direttamente dai cieli, sfruttarle come trasporto mentre siamo impegnati in intense sparatorie o semplicemente come base per saltare su di un altro veicolo. E non solo auto, ma anche moto, barche, elicotteri e persino aerei saranno completamente alla mercé di Rico. Il loro modello di guida sarà pesantemente arcade con una gestione delle collisioni molto spinta ed una tendenza ad esplodere molto accentuata. Anche questo aspetto è stato volutamente forzato, grazie ad un motore fisico che quando vuole mostrare i muscoli lo fa senza problemi. Il pratico rampino, oltre a permetterci di scalare interi edifici o velocizzare enormemente il nostro incedere sarà capace di legare diversi oggetti tra di loro. Volete sapere che fine farebbe un uomo se legato ad un missile? O se una Jeep lanciata alla massima velocità fosse legata al terreno? Ebbene Just Cause 2 vi darà una divertente interpretazione di questi fenomeni, starà solo alla vostra fantasia trovare i limiti di tali applicazioni. Ognuna di queste azioni farà guadagnare a Rico rispetto e soprattutto soldi, da spendere in qualsiasi momento grazie ad un efficiente contrabbandiere, che con il suo elicottero vi recapiterà a domicilio merci e persino veicoli. Inoltre se avrete fretta lo potrete sfruttare per andare da un capo all’altro dell’enorme isola, e raggiungere in un batter d’occhio l’attività prescelta. Questo è a conti fatto il più grosso pregio, ma anche un possibile limite del prodotto Avalanche: sarà il giocatore, con il suo stile di gioco specifico a determinare quanto divertente ed esagerato Just Cause 2 può essere. Se affrontato in maniera canonica il gioco mostra sin sa subito alcune pecche nel level design e nella varietà delle missioni, oltre che una storia non certo irresistibile, mentre se preso con il giusto spirito, l’estrema libertà d’azione, la goliardia degli eventi e l’estremo potere distruttivo che potrete avere tra le mani renderanno l’esperienza davvero unica, anche perché Panau è realmente un paradiso.

Avalanche Engine 2.0Questo è il nome del sorprendente motore proprietario del gioco, capace di offrire uno spettacolo davvero di primo piano nel panorama attuale delle console casalinghe. In Just Cause 2 potremo beneficiare di una profondità di campo impressionante in grado di regalare scorci di rara bellezza, grazie alle notevoli dimensioni dell’area di gioco che rendono più o meno coerente la presenza di aree ghiacciate, aridi deserti, rigogliose foreste o moderne città. Il tutto è gestito in maniera molto fluida, con una gran cura per i particolari. Nella versione provata non si sono notati cali di frame rate o problemi legati al tearing, solo del pop up nelle scene più ricche o qualche compenetrazione poligonale nelle acrobazie più esagerate. Nel complesso il lavoro svolto è encomiabile grazie all’ottimo connubio tra impatto estetico, fisica di gioco e libertà d’esplorazione. Solo durante i filmati, fatti col motore di gioco, l’Avalanche Engine mostra un livello di dettaglio non ottimale con personaggi un po’ imbalsamati, di certo non aiutati da un doppiaggio in italiano invero piuttosto scarso che non aiuta propriamente l’immedesimazione nei protagonisti. Anche il resto del comparto sonoro non brilla per originalità o cura, ma è decisamente funzionale al suo compito.La longevità è un altro degli aspetti legati indissolubilmente al proprio grado di coinvolgimento nel gioco: se vi farete prendere dai trick, dai salti e dalle combo Panau sarà un luogo che difficilmente vorrete lasciare per via del grande numero di sfide, gare, assalti che il vasto territorio vi metterà a disposizione. In caso contrario difficilmente ritornerete in questa florida terra, una volta terminata la divertente campagna principale. Gli amanti delle evoluzioni troveranno quindi molto interessante la possibilità di filmare e pubblicare direttamente su Youtube gli spezzoni di gioco più divertenti e spettacolari, in modo da condividere con i propri amici le acrobazie migliori.

– Estremo

– Tecnicamente accattivante

– Lascia molto spazio alla fantasia del giocatore

– Poco “ripulito”

– Troppa libertà rischia di disorientare

8.0

Just Cause 2 è un titolo che eccelle in alcuni aspetti e mostra il fianco in altri elementi del gameplay. Se l’esagerazione, la spettacolarità ed il divertimento che Rico e l’isola di Panau sapranno offrirvi sono quello che cercate in un gioco, riuscirete a chiudere più di un occhio di fronte alla monotonia di certe missioni o ai limiti della fase shooting. Anche in caso contrario il titolo Avalanche merita uno sguardo, tecnicamente il gioco si attesta su livelli davvero ottimi e il divertente e fluido gameplay difficilmente faranno pentire di aver respirato, almeno una volta, la splendida follia di quest’isola!

Voto Recensione di Just Cause 2 - Recensione


8