Recensione

James Bond 007: Agent Under Fire

Avatar

a cura di Imperatore

Sono Bond: James Bond! La spia al servizio della corona d’Inghilterra è tornata: un concentrato di stile e azione in un fps di primo livello per la neo nata console nintendo.

La Identicon Corporation sta tessendo la trama per mettere al repentaglio la sicurezza mondiale, e per far tremare le più grande potenze economiche e militari del pianeta Terra. L’agente segreto americano della Cia, Zoe Nightshade, che stava indagando dal caso risulta disperso, ma è riuscito appena in tempo a chiamare una persona, probabilmente l’unica in grado di rimettere al posto le cose; questa persona che noi avremo l’onore di controllare ed impersonare si chiama Bond, James Bond.

Inizia così l’ultima avventura (solo in ordine cronologico) di James bond, la prima che vede l’agente segreto varcare la soglia della nuova console di casa Nintendo, il Gamecube, tentando forse di ripercorrere le orme del suo discreto predecessore The world is the not enough, o addirittura di cercare di arrivare ai livelli (quasi impossibile) del mitico goldeneye dei Rare per Nintendo 64, sperando nel frattempo di dimenticare invece il pessimo 007 racing.

Agent under fire contiene essenzialmente due giochi in uno: sparatutto classico in prima persona, con percorsi predefiniti, oppure delle interessanti sezioni di guida. In queste ultime alla guida di fantastiche auto prese direttamente dai film di 007, dovremo muoverci all’interno di città molto vaste e trafficate, sia sul versante automobilistico che su quello pedonale, e nel frattempo dovremo cercare di raggiungere i nostri obbiettivi senza esitare ad usare tutti quei marchingegni in dotazione alle nostre speciali vetture. La parte sparatutto classica (comunque la più importante all’interno del gioco) è lo stesso all’altezza della situazione; obbiettivi diversi in ogni missione, e tanta, tanta azione, a suon di sparatorie.

Prima di ogni missione attraverso un breve intermezzo talvolta in real time altre volte in computer grafica, ci illuminerà sugli obbiettivi da raggiungere; a darci manforte durante le missioni ci saranno armi gadget e power up. Le armi sono oltre una dozzina, ma il numero può essere considerato più alto se si considera che molte di questa hanno una doppia funzione attivabile col tasto z (per esempio il fucile d’assalto ha come seconda funzione la possibilità di lanciare granate). I gadget, che stavolta salteranno fuori dal telefonino, ci daranno un grande aiuto per il corretto proseguo della missione: con la funzione laser saremo capaci di far saltare anche i lucchetti più ostinati, tramite il decriptor potremo aprire qualsiasi tipo di serratura, ed addirittura con il claw (una sorta di rampino) potremo aggrapparci in un istante nelle piattaforme che ce lo consentono.

Per ciò che concerne l’aspetto tecnico, bisogna riconoscere l’ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori EA. Ogni personaggio è composto da un numero elevatissimo di poligoni, ricoperti perfettamente da texture che risultano più pulite e più definite della precedente versione per ps2. Non mancano poi tocchi di grande spettacolarità come durante le esplosioni di barili per così dire altamente infiammabili, o anche quando si vedono grossi elicotteri mitragliarci furiosamente dall’alto.Buona anche l’interazione con l’ambiente circostante; sparate all’estintore e sarete avvolti da una nuvola di vapore, oppure divertitevi a distruggere i vetri. Ogni qualvolta invece, facciamo una mossa particolarmente spettacolare o alternativa tipica di Bond, scopriremo una delle tante bond moves da cercare in ogni livello; per esempio accendere i motori di un aereo parcheggiato per bruciare i nemici circosanti, oppure letteralmente volare con la macchina tramite razzo di propulsione e così via.Più bond moves farete, e più punti riceverete alla fine del livello, raggiunto un tot di punti che varia da missione a missione si possono sbloccare dei simpatici ed interessanti bonus.

Il sonoro risulta lo stesso ben curato, con le classiche theme music tratte dai film, ed un buon parlato tutto in inglese. Di qualità anche i rombi degli spari (diversi per ogni arma) e le urla strazianti di dolore dei nemici uccisi. Vero punto di forza del gioco potrebbe essere il multiplayer, all’interno di ben 12 arene selezionabili, si possono sfidare fino a 4 giocatori, (umani oppure controllati dalla cpu), in diverse modalità, tra cui una sorta dell’ormai classica capture the flag.

– Tecnicamente ben realizzato

– Multiplayer divertente

– Non troppo longevo

– Gameplay a volte troppo scontato

7.4

007 agent under fire in sostanza è un buon fps che propone oltre alle solite sezioni sparatutto, altre a bordo di bolidi velocissimi. La concorrenza manca e il gioco EA, per quanto non verrà ricordato dai posteri come un capolavoro, si attesta comunque su livelli buoni.

Voto Recensione di James Bond 007: Agent Under Fire - Recensione


7.4