Recensione

Jak X Combat Racing

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a cura di Alastor

Jak X sta a Jak & Daxter come Crash Team Racing sta a Crash Bandicoot. Nel 1999 Naughty Dog, reduce dal grande successo ottenuto con la trilogia di Crash Bandicoot, realizzò un Racing Game dove facevano la loro comparsa tutti i simpatici personaggi della serie del marsupiale arancione: il titolo in questione, nonostante fosse un palese clone del mitico Mario Kart della grande N, rivelò inaspettate qualità, ponendosi come uno dei migliori, se non il migliore, dei Racing Arcade disponibili su PlayStation.Oggi, nel 2005, stesso trattamento viene riservato per Jak & Daxter, che dopo 3 grandi Action-Platform che hanno dominato la scena su PS2, si dedicano a sfrenate gare, al limite dell’impossibile.

Qualche accenno alla tramaGli eventi che fanno da sfondo a Jak X ci portano nella città di Kras City, dove è in corso la commemorazione della morte di Krew (ricordate il grasso contrabbandiere di Jak 2?): nella città giungono Jak e i suoi compagni per la lettura del testamento lasciato dal grottesco personaggio, dove sono accolti da sua figlia Raine, che propone un brindisi alla memoria del padre….peccato però che nel drink offerto dalla graziosa ragazza sia stato aggiunto un potente veleno a lenta azione! Krew, apparso nel video-testamento, rivela a tutti i presenti il losco ricatto, per il quale tutti i nostri eroi sono obbligati a realizzare un sogno di Krew purtroppo mai avverato, ovvero vincere il torneo di Kras City, per riuscire ad ottenere un antidoto al veleno. Ai nostri eroi non resta che scendere in pista e prepararsi al peggio…

Combat RacingEh già, Combat Racing. In italiano Corse da combattimento, oppure combattimento in corsa, oppure… insomma, traducetelo come volete, ma il sottotitolo di Jak x è già di per se significativamente emblematico: non normali corse ci attendono, non un semplice Racing, bensì un Combat Racing; i Naughty Dog infatti, hanno cercato di inserire una componenete quasi Action, già presente negli ultimi due episodi del blasonato Burnout sotto forma di schianti, sportellate e via dicendo, che fanno assumere alle gare un aspetto unico, simile a un incrocio tra Racing e Action. I tracciati in cui ci troveremo a correre sono costellati di tre tipi di power-up, rappresentati dall’energia Eco presente nei capitoli regolari della serie: L’Eco Blu attiverà il Turbo, l’Eco Rosso posizionerà un ‘arma alle nostre spalle, l’Eco Giallo ci fornirà di armi da fuoco (missili, bombe, mitragliatori, sfere di energia) fondamentali per riuscire a vincere; questo considerevole arsenale introduce sezioni quasi da gioco Action, in cui il confronto diretto è all’ordine del giorno. Il Track Design non vanta sezioni particolarmente originali o tracciati troppo studiati, ma riesce a svolgere il proprio lavoro in maniera discreta, senza particolari lacune. Non sempre soddisfacente è, invece, il sistema di controllo messo in piedi alla Naughty Dog, che talvolta obbliga ad assumere scomode posizioni delle mani: si tratta però di problemi sporadici non eccessivamente rilevanti, che però potevano essere indubbiamente evitati. Un punto a favore di Jak X è la varietà della modalità principale, vero fulcro del gioco (modalità Avventura): gli obiettivi da portare a termine comprendono gare semplici, sfide nell’arena (un vero concentrato d’azione), caccia agli artefatti, gare contro il cronometro ed altro ancora.Man mano che si prosegue nell’avventura, otterremo nuovi veicoli di tutte le tipologie, modificabili a nostro piacimento con i pezzi vinti durante le gare (ruote, parafanghi, tettucci, cofani, antenne ecc.); inoltre le uova Precursor ottenute come compenso di ogni gara saranno utili a incrementare le prestazioni delle vetture in nostro possesso, come Difesa, Motore, Turbo, oppure per sbloccare un considerevole numero di extra , comprendenti ruote e antenne speciali, bozzetti preparatori dei veicoli e dei personaggi, percorsi speculari. E’ indubbio che la modalità Avventura, nonostante non proponga situazioni nuove o particolarmente ispirate, riesce a intrattenere e a divertire a dovere, in virtù di una realizzazione generale più che dignitosa, riscontrabile in una varietà soddisfacente al punto giusto, che concede rari momenti di noia.Gran parte delle piste e delle vetture sbloccate nell’Avventura sono poi utilizzabili nella modalità Amichevole, giocabile sia Online in multiplayer per un massimo di 4 giocatori, sia offline in 2 giocatori tramite split-screen: in questa modalità potremo affrontare un qualsiasi tipo di gara, impostandola come più ci aggrada.E’ palese come il più grande limite di Jak X sia la mancanza di idee nuove o originali: i programmatori ci propongono una loro visione del Racing Arcade, sicuramente ben realizzata, ma priva di quello sforzo creativo che contraddistingue i veri capisaldi di un genere.

Sempre al massimoChe i Naughty Dog siano incredibilmente abili quando si parla di realizzazione tecnica non è un mistero: le loro produzioni, da Crash Bandicoot a Jak & Daxter, hanno sempre dettato nuovi standard sulle rispettive console. Jak X non interrompe questa tradizione, confermandosi solidissimo dal punto di vista grafico: di ottima fattura i filmati d’intermezzo, vero splendore per gli occhi, grazie a modelli poligonali iper-dettagliati e fluidamente animati. Raramente si è visto cotanto splendore sulla piattaforma Sony, indubbiamente. In pista la situazione non cambia poi molto, il livello tecnico rimane elevatissimo in ogni situazione, grazie a piacevolissimi effetti di luce, ambientazioni particolareggiate e una fluidità costante, minata da rarissimi affanni del motore grafico. Se dal punto di vista prettamente tecnico le sbavature sono realmente inconsistenti, da un lato “artistico” si va di più sul gusto personale: personalmente ho sempre apprezzato lo stile sfoggiato dai Naughty Dog nel character design, ma ovviamente, da questo punto di vista, la soggettività fa da padrona.Il comparto sonoro, come nei precedenti lavori del team californiano, ci offre un doppiaggio di altissimo livello, eseguito dagli stessi doppiatori professionisti già artefici di altri doppiaggi per molti videogiochi della Sony: se avete giocato a un episodio di Jak, sapete cosa aspettarvi. Il resto del comparto audio si assesta su un livelli più che buoni: le musiche svolgono bene il loro lavoro, pur presentando motivi rockeggianti non troppo originali; lo stesso dicasi per gli effetti sonori.

– Grafica di ottimo livello

– Doppiaggio italiano riuscitissimo

– Vario e divertente

– Controlli alle volte un po’ ostici

– Non offre innovazioni

– C’è di meglio in giro

7.5

Ci si rivede, Jak!

Jak X si rivela un buon prodotto, di certo non epocale, ma curato e divertente, come da tradizione Naughty Dog. Grafica tendente all’eccellenza, un doppiaggio italiano professionale e (come sempre) riuscito, un gameplay che, seppur privo di qualsiasi innovazione, risulta soddisfacente in virtù di una varietà considerevole. Questo spin-off è caldamente consigliato ai fan della serie Naughty Dog: infatti, chi ha amato il mondo di Jak nei precedenti episodi della saga troverà un incentivo in più per provare questo titolo, che segna il saluto di Jak & Daxter al mondo PlayStation 2.

Voto Recensione di Jak X Combat Racing - Recensione


7.5