Recensione

Infinity Runner

Avatar

a cura di FraFont

Infinity Runner, sviluppato da Wales Interactive, è approdato da poco su PS4, acquistabile in digital download dal PSN. Inizialmente la curiosità verso questo titolo altina. Il gioco propone le tipiche meccaniche di un endless run, ma su una piattaforma non mobile e dalle pretese molto più elevate. Sicuramente per stare a galla su PS4 erano necessarie qualità che da un titolo smartphone di tale tipologia non ci si aspetta di norma: una bella trama, una grafica sopra le aspettative, una maggior complessità, o una longevità da manuale.
E allora su cos’ha puntato Infinity runner per differenziarsi ed emergere? Niente.
Ah, ma è un porting!
Infinity runner nasce in realtà come gioco PC, quindi quello che noi vediamo sulla nostra console è semplicemente un porting della versione originale. Troviamo subito qualcosa che ci fa storcere il naso: un elemento interessante della versione PC era la modalità online competitiva da 32 giocatori, con gli utenti che percorrevano il livello simultaneamente e gareggiavano in tempo reale. Nella versione PS4 è rimasta come retaggio solo una leader-board. Gli utenti potranno, dunque, “gareggiare” solo tramite il confronto dei punteggi. 
Ci sono poi altri elementi che fanno pensare che il progetto non sia stato sviluppato nel migliore dei modi. Uno stile di gioco “mobile” poteva forse essere implementato su PS4, magari sfruttando la possibilità di usare uno swipe sul touchpad invece dell’analogico, ma probabilmente sarebbe stato altrettanto fallimentare.
Neanche il level design è soddisfacente. All’interno di uno stesso livello potremmo rivedere più volte gli stessi “pezzi di tracciato” o stanze perfettamente riconoscibili a causa di alcuni elementi (es. un ponte crollato, fiamme, computer ecc..) come se i livelli fossero stati creati montando e mescolando solo un paio di blocchi in sequenza. La varietà dei tracciati ne risente davvero tanto e addirittura un singolo livello può risultare ripetitivo a tal punto che a volte potreste chiedervi “sto girando su me stesso o sto andando avanti?”. 
La grafica del titolo è poi davvero mediocre, e avrebbe sicuramente giovato di una rivisitazione. Le texture non hanno una buona definizione, gli effetti grafici sono insoddisfacenti, e le interfacce dei menù e lo stile generale ci fanno pensare a un titolo molto datato. Le animazioni degli elementi di gioco e dei personaggi sono inoltre poco naturali e molto rigide, senza contare il movimento della telecamera, molto artificioso. Le pecche però non finiscono qui! Infatti il vero incredibile punto debole del gioco sono i numerosissimi bug. Certi stage diventano davvero critici, perché il personaggio dopo determinate azioni, a causa di questi malfunzionamenti, comincia a rotolare nel vuoto e talvolta torna indietro nel tracciato. Speriamo che risolvano in fretta e furia con un aggiornamento. Come diavolo ha fatto ad arrivare sullo store?
Una trama anonima
La trama del gioco è solo un pretesto per correre attraverso questi lunghi corridoi, non aggiunge quasi nulla, né per quanto riguarda l’atmosfera né nel duro compito di catturare l’attenzione del giocatore. Vista la tipologia di gameplay non ci aspettavamo niente di diverso, ma considerando la situazione generale del gioco poteva essere l’unico elemento a cui aggrapparsi. La storia in questione è complessivamente piatta e senz’anima: il personaggio sta cercando di fuggire da una stazione spaziale dove stanno conducendo alcuni esperimenti, si interfaccia di livello in livello con un’intelligenza artificiale che lo aiuta a scappare e ci delizia con un persistente umorismo glaciale. Non vi rovino l’unico mezzo colpo di scena del gioco, ma vi anticipo solo che ci saranno dei licantropi “terrificanti”. La modalità storia è longeva quanto basta, ma il gioco punta chiaramente tutto sulla modalità arcade con il confronto successivo dei punteggi online.
Il prezzo per questo gioiellino è di 6.99€, un costo relativamente basso ma che alla luce delle considerazioni fatte non vale assolutamente la spesa. Probabilmente con una serie di patch per mettere a posto i bug e una rivisitazione grafica sarebbero soldi “ben spesi”, ma solo per i veri appassionati del genere. Il gioco come già detto non aggiunge nulla ad un normalissimo titolo mobile e non sfrutta le potenzialità della console. 

– Non ha un costo eccessivo

– Level design insoddisfacente

– Gameplay piatto

– Pessima grafica

– Pieno di bug

– Nessun elemento lodevole

4.0

Infinity Runner è un fallimento sotto tutti i punti di vista. Nasce come gioco PC e anche con un porting su PS4 non ha sicuramente trovato il suo spazio nel mercato. I numerosi bug e la grafica scadente ci fanno pensare ad un titolo proposto in fretta e furia senza le dovute accortezze. Il prezzo di vendita non è alto ma, ora come ora, non vale comunque la pena di far proprio il gioco. Questo tentativo di portare un genere tipicamente mobile su console o pc non è andato a buon fine, sicuramente a causa della mancanza di un differenziante che potesse evolverlo nella maniera corretta.

Voto Recensione di Infinity Runner - Recensione


4