Anteprima

Il regno di Ga’Hoole - La Leggenda dei guardiani

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a cura di Sidmarko

Warner Bros, dopo aver acquistato i diritti della serie di romanzi “I Guardiani di Ga’Hoole” nel 2005, ha ben pensato di sfruttarli al meglio producendo una pellicola cinematografica (in uscita nelle sale nostrane il 24 Ottobre) e di conseguenza la relativa trasposizione videoludica. Chi segue da un po’ questo mercato, sa bene che in questi casi l’ombra del “massimo profitto al minimo sforzo” aleggia inesorabile. Però non è sempre vero che partendo da idee puramente commerciali e legate a prodotti di diversa provenienza (come film o fumetti), non nascano videogiochi interessanti sotto il profilo qualitativo, come accadde l’anno scorso con i casi di X-Men Origins: Wolverine o Batman: Arkham Asylum. Abbiamo ricevuto in redazione una breve demo de Il Regno di Ga’Hoole: La Leggenda dei Guardiani, che ci ha permesso di intuire la direzione intrapresa dagli sviluppatori di Krome Studios.

Un Barbagianni e il suo sognoIl protagonista della storia è Soren, un giovane barbagianni molto appassionato dei racconti del padre sui leggendari Guardiani di Ga’Hoole e le loro battaglie per la salvezza dei gufi pacifici. Un giorno il piccolo barbagianni viene rapito dall’accademia di Sant’ Egolio, dove vengono addestrati i gufi orfani per diventare soldati in vista di un attacco contro il regno di Ga’Hoole. Soren riesce però a fuggire dall’accademia con tre compagni, con cui si dirige alla ricerca dei leggendari gufi di cui parlava il padre nei suoi racconti. L’avventura del videogioco porterà il giocatore a conoscere i personaggi e le ambientazioni dell’omonimo film, ma non sappiamo ancora in quale modo il videogiocatore seguirà le vicende del film.

La prova in voloLa prova ci ha permesso di saggiare una piccola sequenza di gioco nei panni di un Guardiano di Ga’Hoole intento a distruggere delle catapulte nemiche ed eliminare qualche gufo di troppo. I comandi per volare sono molto intuitivi: basterà indirizzare il volatile verso la direzione desiderata e prendere velocità lanciandosi in picchiata, per poi mantenere la quota in volo con il tasto apposito. Dopo pochi minuti, volare con il gufo risulterà piuttosto semplice e molto divertente, inoltre sarà possibile dilettarsi in qualche piccola evoluzione, come l’avvitamento o il colpo in picchiata. Limitatamente a ciò che abbiamo visto nella demo, prima di attaccare si dovranno cercare dei gufi che trasportano un calderone di carbone e agganciarli per rifornirsi di “munizioni”. Una volta carichi, per colpire le costruzioni (nel nostro caso delle catapulte), basterà avvicinarsi a loro, fino a quando comparirà a video un tasto da schiacciare per fare fuoco. Contro i gufi nemici il meccanismo sarà molto simile: ci si dovrà avvicinare, e quando il mirino diventerà rosso, fare fuoco con il tasto apposito; in queste fasi sarete aiutati da un sistema di lock-on. I colpi disponibili però sono solamente due, quindi ogni volta che li avrete finiti dovrete cercare i gufi trasportatori di carbone e ricaricarvi. Potrà sembrare un’operazione semplice, ma non sempre questi rifornitori di munizioni sono nei paraggi e può capitare molto spesso di faticare a ricaricarsi. Ovviamente, durante il volo, verrete attaccati continuamente: i gufi nemici infatti si fionderanno letteralmente contro di voi. Per rispondere ai loro attacchi dovrete semplicemente schiacciare il tasto giusto al momento giusto, come una sorta di quick time event mono tasto. In certi casi, questi quick time event possono portare a delle vere e proprie risse in picchiata, che si possono vincere schiacciando una combinazione di due tasti velocemente (nel nostro caso LT-RT). Durante il gioco, completando obiettivi ed eseguendo particolari manovre di volo si riempirà una barra, ma purtroppo a causa di una versione demo particolarmente ristretta non ci è stato possibile sfruttarla e conoscere il suo reale utilizzo; molto probabilmente servirà per eseguire mosse speciali. Nonostante i pochi minuti di gioco a nostra disposizione, è stato facile notare come il gameplay sia focalizzato su di un target chiaramente infantile. Per far si che questo non escluda un livello di sfida sufficiente e un’esperienza varia e divertente, sarà compito degli sviluppatori sfruttare a dovere le semplici meccaniche e diversificare le situazioni di gioco.

Il Regno di Ga’HooleL’impatto visivo con l’aspetto grafico de Il Regno di Ga’Hoole è stato una piacevole sorpresa. Questo soprattutto per la buona profondità di campo e la cura riposta negli ambienti, che sono decisamente superiore al livello medio visto nei tie-in e regala scorci piacevoli, degni del film da cui si ispira. Anche i modelli poligonali dei gufi e le loro animazioni ci hanno convinto, come gli effetti particellari che riescono a portare la scenografia del titolo ad un buon livello. Non possiamo soffermarci troppo sul comparto audio, che comunque rivela un discreto doppiaggio in lingua italiana e una campionatura sufficiente. Purtroppo abbiamo potuto vedere una sola ambientazione, ma viste le buone premesse, speriamo che il level design si rivelerà una delle caratteristiche più interessanti.

– Volare è divertente ed intuitivo

– Ambientazioni ben realizzate

– Ispirazione di indiscusso fascino

La strada intrapresa dagli sviluppatori è già molto chiara: il target di riferimento prettamente infantile, come era prevedibile, non si allontana da quello del libro e del film. Questo non vuole di certo mortificare chi ha qualche anno in più e vuole comunque avvicinarsi al titolo, ma denota indubbiamente un tipo di gameplay semplice, intuitivo e poco adatto a videogiocatori che vogliono esperienze più profonde ed impegnative. Comunque se le meccaniche di gioco verranno sfruttate a dovere ed inserite in situazioni di gioco variegate e divertenti, potremmo essere di fronte ad un buon tie-in. A questo si aggiunge una buona cura nel comparto grafico, che facendo leva sulle fiabesche e suggestive ambientazioni del film riesce a compiacere la vista.