Recensione

Il Villaggio dei Puffi - Smurfs' Village

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a cura di Artemis

Gioco testato con iPhone 4

I Puffi nacquero nel 1958, quando apparvero come personaggi secondari in una striscia del fumetto “John & Solfami” di Pierre Culliford, detto Peyo. Il loro nome originale, “Schtroumpfs”, ha origine durante una vacanza al mare, quando Peyo chiede a un amico di passargli una saliera, della quale sul momento non gli sovviene il nome. “Passe-moi le… schtroumpf” (“Passami il… Puffo”), gli dice, e scoppia in una risata. L’amico scherzosamente risponde: “Ecco il tuo puffo. Quando avrai finito di puffare, ripuffalo al suo posto!“. Da allora i Puffi hanno avuto un successo straordinario. Adesso abbiamo la possibilità di puffare un villaggio tutto nostro grazie a Capcom, che ha creato un gioco gestionale (nel più classico gameplay alla FarmVille) con protagonisti i simpatici Puffi.

Ricostruiamo il villaggio con Grande PuffoIl malvagio mago Gargamella è finalmente riuscito a localizzare e distruggere l’intero villaggio di “quei maledetti Puffi”, che sono andati dispersi nella foresta. Ora tocca a noi aiutarli a ricostruire sotto la guida del Grande Puffo, partendo da una singola casa-fungo e un solitario appezzamento di terreno arato. Man mano che il villaggio evolve, potremo costruire nuove case specializzate, giardini elaborati, colture colorate, ponti a campata per attraversare fiumi, sentieri battuti e tanto altro ancora. Grazie alla grande varietà di elementi decorativi a nostra disposizione potremo rendere il nostro villaggio puffoso più che mai. L’economia del villaggio si basa essenzialmente sull’agricoltura. Ogni coltura frutterà un certo quantitativo di soldi e punti esperienza. Alcune colture crescono in pochi minuti, altre richiedono alcune ore. Una volta che il raccolto avrà raggiunto la maturazione dovremo raccoglierlo entro un certo tempo o si guasterà. Ogni volta il nostro villaggio raggiungerà un nuovo livello, Grande Puffo avrà un compito nuovo per noi. Completando le missioni affidateci otterremo nuovi punti esperienza.Per quanto riguarda il comparto grafico, il gioco eccelle a pieni voti. L’ambiente di gioco è colorato e divertente, in particolare con il retina display dell’iPhone 4. Sicuramente apprezzabile la fedeltà dei Puffi e del villaggio al fumetto originale. Anche il sonoro è degno di attenzione, grazie agli allegri motivetti e ai suoni tipici della natura (il cinguettio degli uccelli, il frinire dei grilli o il gracidare delle rane). Inoltre, con ogni stagione e festività arrivano aggiornamenti a tema, con nuovi Puffi e nuove decorazioni.

Tanti mini-giochiUna caratteristica che rende questo titolo diverso dagli altri manageriali sono i numerosi mini-giochi che ci permetteranno di guadagnare monete d’oro e punti esperienza extra. Ad esempio, possiamo aiutare Puffo Golosone (Greedy Smurf) a cuocere con il suo forno torte e biscotti. Oppure possiamo mescere pozioni nella casa di Grande Puffo. Ancora, Puffo Inventore (Handy Smurf) avrà bisogno di noi per piantare dei paletti e ci permetterà di migliorare le case dei Puffi. E’ possibile giocare ai mini-giochi solo poche volte al giorno e tra una partita e l’altra occorre attendere qualche ora. Potremo anche interagire con altri Puffi, come Puffo Burlone (Jokey Smurf) che ci regalerà una volta al giorno una sorpresa o Puffo Brontolone (Grouchy Smurf) che cammina per il villaggio con il suo solito cattivo umore. Purtroppo, però, questi mini-giochi alla lunga sono decisamente ripetitivi e noiosi e risultano pochi incisivi nello sviluppo del villaggio.

Ma quanto costano le Puffbacche!Sebbene si possa scaricare Smurfs’ Village gratuitamente, per poter accedere alle strutture più avanzate occorre acquistare le Puffabacche. E le Puffbacche costano soldi veri… e non pochi! Da questo punto di vista il gioco è stato aspramente criticato dagli utenti, se si considera che fino all’ultimo aggiornamento non era nemmeno chiaro che bisognasse mettere mano al proprio portafogli. Certo, si può assolutamente far evolvere il proprio villaggio senza dover investire un centesimo e arrivare ad avere una fiorente comunità di Puffi. Le Puffbacche permettono però di far crescere le colture istantaneamente e di evitare l’attesa, spesso estenuante, della costruzione delle strutture (ad esempio, occorrono ben 120 ore per costruire un semplice ponte per attraversare il minuscolo torrente sulla mappa, che ci permetterà di espandere ulteriormente il villaggio).

Smurfs’ Village è anche un social gameI giocatori possono, inoltre, collegare il proprio villaggio all’account di Facebook per condividere con gli amici i traguardi e successi, visitare i villaggi degli amici e magari lasciargli qualche regalo e viceversa. Di sicuro occorre ancora migliorare questo aspetto, dato che l’interazione tra i giocatori risulta alquanto limitata.

– E’ il villaggio dei Puffi

– Grafica davvero riuscita

– Diversi mini-giochi

– Poca interazione tra i giocatori

– Componenti aggiuntivi solo a pagamento

– Avanzare di livello richiede molto tempo

8.0

In generale, il gioco è buono e ci permette di ritornare all’infanzia, costruendo il villaggio dei nostri beniamini blu. Ma se siete o siete stati grandi fan dei Puffi non si può non amarlo. Non è un gioco perfetto. Occorre migliorare ancora l’aspetto sociale del gioco e la varietà del gameplay, purtroppo ripetitivo e mancante rispetto ad altri famosi manageriali.

Voto Recensione di Il Villaggio dei Puffi - Smurfs' Village - Recensione


8