Recensione

Ignite

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a cura di Francesco Ursino

In un periodo decisamente ricco di produzioni di altissimo livello, fa piacere parlare di progetti che per forza di cose finiscono in secondo piano: proprio questo è il caso di Ignite, un racing arcade dalla natura indie sviluppato dai Nemesys Games. Approfondiamone gli aspetti più interessanti

Subito in stradaIgnite è un titolo che, fin dalle prime schermate, dimostra di voler andare al sodo: poche regolazioni da effettuare, nessuna storyline a far da sfondo. Si tratta solo di scegliere una modalità, la propria macchina ed il circuito da affrontare. Per quanto riguarda le opzioni di gioco offerte, c’è da dire che è possibile competere in multiplayer (su questo aspetto torneremo meglio dopo), lanciarsi nella modalità regina del gioco, ovvero la carriera, oppure gareggiare in una competizione singola. Parlando proprio della modalità principale, la carriera, questa si divide in una serie di eventi di varia natura, sbloccabili man mano che il giocatore andrà a vincere le varie competizioni richieste.Le tipologie di corse proposte variano da una gara classica (dove vince chi arriva primo), una a eliminazione (ovvero la modalità knock-out, dove alla fine di ogni giro viene eliminato l’ultimo in classifica), per finire con l’opzione run-out, dove viene eliminato di volta in volta il pilota col punteggio minore.Un elemento molto importante nell’economia di Ignite, infatti, è proprio il punteggio di gioco; questo si accumula nel momento in cui il giocatore compie derapate, colpisce elementi come cartelloni e barriere stradali, prende la scia di un avversario o semplicemente va a velocità elevata. Nel momento in cui, però, lo stesso giocatore urta pesantemente le barriere a bordo pista, oppure utilizza il turbo, i punti a sua disposizione calano.Il punteggio rappresenta infatti un elemento discriminante nell’economia della valutazione della prestazione del giocatore: sarà basandosi anche su questo elemento che il gioco sbloccherà nuove auto o tracciati.

Veloce e senza indugiParlando del parco macchine e delle piste a disposizione, c’è da dire che le vetture, prive di licenza, si dividono in tre categorie, ovvero Muscle, Street e Race, da cinque esemplari ciascuna. L’impatto sul gameplay derivato dalla differente natura delle vetture è quasi nullo; tutte le auto sembrano infatti reagire allo stesso modo, ovvero assai blando, alle sollecitazioni proposte dai tracciati. Se tutto ciò è in linea con l’impostazione arcade del titolo, c’è da dire comunque che una leggera variante alle dinamiche di gioco è proposta dalle varie configurazioni disponibili per ogni vettura, sbloccabili grazie alla vittorie durante la carriera. Queste regolazioni vanno a modificare elementi quali l’accelerazione, la guidabilità, la durata del turbo e cosi via.I tracciati disponibili, invece, si snodano attraverso cinque locazioni differenti: si va da una zona portuale (chiamata Nitrous Wharf), passando per una sorta di superstrada (ovvero High Rise Borough), un circuito vero e proprio (Oxide Park), una zona montana (Miner Heaven), per finire con un classico scenario urbano (New Downtown).Analizzando le sensazioni di guida ricavate dall’esperienza in singolo, il carattere arcade del titolo si riflette in modo netto, oltre che sul comportamento delle vetture, anche sul modo di approcciare le gare: molte volte, infatti, la sfida sarà esclusivamente con se stessi, visto che le auto controllate dalla IA difficilmente terranno testa ai giocatori più smaliziati. La varietà di tracciati, inoltre, non sembra brillare particolarmente, rendendo le gare in single player vagamente ripetitive.Parlando del sistema di controllo, infine, c’è da dire che il gioco è fruibile su pad, tastiera e volante. Tra le tre alternative, la prima opzione sembra essere quella maggiormente consigliata; sebbene infatti sia possibile configurare un volante (operazione che, peraltro, durante le nostre prove si è dimostrata un po’ farraginosa), vero è che l’anima arcade del titolo, considerata anche la natura estremamente lineare dei tracciati e la scarsa profondità del modello di guida, si adatti meglio al controllo via stick analogici.

Grafica rapida L’aspetto tecnico di Ignite si assesta su livelli di sufficienza sia in ambito audio sia graficamente. Parlando di quest’ultimo, il motore grafico propone una rappresentazione di veicoli e ambienti che, pur non eccedendo in nessun particolare ambito, risulta tutto sommato pulita, sebbene siano presenti sbavature più o meno evidenti, soprattutto per quanto concerne alcune texture delle vetture. I modelli poligonali delle stesse auto, invece, non si concedono a particolari critiche, sebbene non siano poi cosi originali o realizzati in modo superbo.Un altro aspetto non propriamente positivo è dato dalla simulazione della fisica che incide sulle vetture; questa risulta essere assai superficiale, in special modo nella rappresentazione degli urti tra auto ed elementi a bordo pista. In questo senso va tuttavia detto che nell’ottica dell’analisi di un racing arcade si tratta di un difetto che può essere più o meno “perdonato”.Per quanto riguarda il versante hardware, la fruizione del gioco restituisce una sensazione di leggerezza nella maggioranza delle situazioni, il che spinge ad affermare che il titolo sia apprezzabile dalla maggioranza dei PC presenti in circolazione.Il comparto audio, invece, non si segnala per particolari vette d’eccellenza, sia per quanto riguarda i rombi dei motori delle auto, sia per le musiche di accompagnamento

HARDWARE

OS: Windows® XP, Vista, Windows 7Processore: Intel® Pentium IV 3.0 GhzMemoria RAM: 256 MB (raccomandati 512 MB)Spazio su hard disk: 950MBScheda Video compatibile DirectX® 9.0c con almeno 512MB di memoria

MULTIPLAYER

Ignite
offre una sezione multiplayer che ricalca da vicino le modalità già descritte in singolo. I giocatori potranno sfidarsi, fino a un massimo di cinque, nelle modalità gara, knock-out e run-out. Cosi come nel single player, i tracciati potranno essere utilizzati solo una volta sbloccati nella modalità carriera; occorrerà passare alcune ore a sportellare con la IA, dunque, prima di poter correre online su tutti le piste proposte dal gioco

– Immediato

– Comparto grafico leggero

– Superficiale in alcuni elementi

– Carriera non cosi attraente

– Auto del tutto simili tra di loro

6.4

Ignite è un titolo sicuramente positivo, che tuttavia non riesce a proporre un’esperienza tale da essere valutata oltre la piena sufficienza. Ciò è dovuto a un’offerta ludica in singolo giocatore non cosi attraente e a una certa superficialità nel modello di guida delle auto che, sebbene siano proposte in tre categorie diverse, non presentano differenze cosi nette.

Considerata la natura indie e soprattutto arcade del titolo, il prodotto presenta tuttavia alcuni lati positivi che si manifestano nella leggerezza del motore grafico, nel multiplayer potenzialmente interessante e nell’immediatezza dell’azione di gioco.

Un gioco adatto, quindi, a chi cerca un buon arcade: sebbene meno pubblicizzato di altri prodotti appartenenti alla stesso genere, infatti, per € 14,99 potrebbe offrire sufficienti ore di divertimento

Voto Recensione di Ignite - Recensione


6.4