Recensione

IL-2 Sturmovik: Birds of Prey

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a cura di Folken

Nata ormai quasi dieci anni fa, la serie IL-2 Sturmovik si è affermata come una delle migliori simulazioni di combattimenti aerei ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo anni di militanza sui computer di migliaia di appassionati, Gaijin Entertainment si è cimentata nel difficile compito di portare un genere piuttosto di nicchia nei soggiorni dei possessori di PS3 e X360. Con alle spalle un franchise solido, un buon impianto tecnico e tanto materiale a disposizione tra i solchi del disco, questo Birds of Prey cerca, come vedremo in parte raggiungendo lo scopo, di far scoprire ad un utenza diversa una tipologia di gioco impegnativa ma allo stesso tempo immersiva ed appagante.

Un simulatore da divano…Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, il titolo mette il giocatore nei panni di un aviere delle forze alleate al quale verranno assegnate diverse missioni da completare a bordo di vari velivoli in diversi scenari ricostruiti a partire da documenti storici, che prevedono duelli aerei e non solo nei cieli di Bretagna, Stalingrado, Berlino, Sicilia e Korsun (ex-unione sovietica). Al titolo 1C Company non manca di certo la varietà, grazie al ricco campionario di scenari, alle venti missioni della campagna principale e alle modalità aggiuntive, quali un completo tutorial, una modalità addestramento, una sezione ricca di missioni slegate dalle vicende principali ed una completa componente multiplayer. Sarà fondamentale in IL-2 Sturmovik affrontare con successo il tutorial, prima di tutto per apprendere al meglio le meccaniche di gioco e in secondo luogo per poter sbloccare i tre diversi livelli di difficoltà. Queste si rivelano ben più fondamentali di quanto siamo abituati a vedere, in quanto corrispondono a tre gradi di realismo diverso: arcade, realistico e simulativo. Queste sono dedicate alle due possibili filosofie di gioco con cui l’utente può decidere di affrontare il titolo. L’approdo su una piattaforma più tipicamente rilassante come la console ha difatti richiesto agli sviluppatori di affrontare il non facile compito di semplificare una serie molto amata proprio in virtù dell’ottimo livello di simulazione mantenendo alto il grado di sfida e quindi di interesse. Per poter andare in contro alla più vasta gamma di pubblico possibile, Gaijin Entertainment ha così implementato in Birds of Prey i sopra citati tre gradi diversi di realismo. Se giocato in modalità arcade, il titolo sembrerà una reinterpretazione in chiave storica di Ace Combat o del più recente Tom Clancy’s HAWX. Questo non è necessariamente un male, in quanto i giocatori non avvezzi alle complesse dinamiche che governano un simulatore di volo bellico, possono divertirsi con i concitati scontri aerei e gli altri svariati compiti che via, via vi verranno assegnati nel corso della campagna principale e rimanere più che soddisfatti del titolo senza andare ad esplorare tutto quello che ha da offrire. In quanto a varietà, le venti missioni principali non vi stancheranno facilmente grazie alla discreta varietà di situazioni, comunque piuttosto canoniche per il genere, ma soprattutto al grande divertimento che il concitato dogfight saprà regalarvi. Inoltre un comodo sistema di chekpoint, che vi resusciterà subito prima che vi siate schiantati al suolo o che siate stati abbattuti, garantisce un flusso di adrenalina costante e senza soluzione di continuità.

…ma anche per veri duriPer tutti coloro che hanno abbastanza fegato per cimentarsi nei più difficili livelli di simulazione, Birds of Prey ha di che impegnarvi per diverso tempo. In modalità realistica, scoprirete che gli aviatori della seconda guerra mondiale avevano un nemico ben più pericoloso dei nazisti, ovvero la forza di gravità. Riuscire a mantenere in aria il proprio velivolo sarà un impresa a dir poco improba col pericolo dello stallo sempre in agguato. Il segreto sarà imparare a gestire cabrata, picchiata e timone con estrema delicatezza, cosa già piuttosto complicata quando starete semplicemente volando, ma realmente ostica in battaglia. In queste fasi, verranno inoltre meno alcuni degli aiuti a schermo presenti nella modalità arcade, come il mirino che vi indica dove sparare per anticipare la traiettoria del nemico. Se questa maggiore aderenza alla realtà non dovesse soddisfare appieno la vostra fame di realismo, potrete optare per la modalità più difficile, che oltre ad eliminare definitivamente l’HUD virtuale, vi obbligherà alla visuale interna, disponibile in due versioni, con o senza abitacolo. Da un lato l’immedesimazione sarà a dir poco totale e volare a vista, con solo gli strumenti di bordo a guidarvi, è di certo un’esperienza da provare. Purtroppo a livello di gameplay l’impressione è che le limitazioni dell’hardware per cui è pensato il gioco tarpino parzialmente le ali del divertimento che Birds of Prey avrebbe potuto regalare. Gestire le delicate manovre con i due analogici del pad Playstation 3 (come nel caso della versione testata) o X360, è risultato in parte frustrante. Durante le fasi di test, abbiamo purtroppo avuto l’impressione che gli amanti delle simulazioni più estreme dovranno per forza munirsi di un sistema di controllo più idoneo alla tipologia di gioco, periferiche presenti già da tempo sulla scena PC, da anni piattaforma prediletta per questa particolare categoria di giochi. Purtroppo a causa di queste limitazioni, il dubbio è che un titolo come Birds of Prey possa ritrovarsi fuori posto su console. Per quanto riguarda il resto dei contenuti, l’offerta videoludica del titolo 1C Company è al quanto ricca, grazie ad una campagna principale lunga ed impegnativa, ad una sezione ricca di missioni singole vaste ed appassionanti e una modalità addestramento dove potrete affrontare diversi scenari completamente personalizzabili. Chiude il menu delle offerte una più che soddisfacente modalità online.

Ingegneria aeronauticaIL-2 Sturmovik: Birds of Prey affianca ad un solido quanto vasto gameplay, un’ottima realizzazione tecnica. Graficamente, per quanto non ci sia da gridare al miracolo, siamo decisamente su ottimi livelli, grazie a degli scenari molto curati e variegati ma soprattutto densi di elementi tridimensionali ed in movimento. Stesso discorso per i cieli, che nei momenti di traffico massimo, potranno arrivare ad ospitare un centinaio di velivoli diversi. Il top è comunque rappresentato dai modelli degli aerei, curatissimi e ricchi di dettagli. Il cockpit farà inoltre la felicità degli appassionati, grazie all’ottima definizione dei vari strumenti di bordo, realmente funzionanti. Fortunatamente il comparto audio è all’altezza del resto della produzione, con effetti sonori eccellenti e musiche epiche ma mai invadenti. Purtroppo va segnalato in questo settore una grave pecca della versione italiana, la quale presenta un doppiaggio in grado da solo di rovinare l’immedesimazione. Sentire un emulo di Dan Peterson spiegarvi le manovre di volo è di per sé ridicolo ed involontariamente umoristico, ma ancora peggio in grado di spezzare la tensione e la drammaticità della campagna. In definitiva anche il comparto tecnico è sicuramente da promuovere, solo in parte offuscato da un frame rate non sempre costante e da un lieve pop-up degli elementi del terreno, in particolare per quanto riguarda gli alberi, a volte troppo visibile, ma sono veramente elementi marginali per niente capaci di rovinare l’esperienza di gioco. La longevità è garantita dalla lunga campagna principale. Dalle modalità aggiuntive e soprattutto dalla componente online. Questa vi garantirà ore di divertimento in compagnia dei vostri amici, grazie ad un net-code più che decente, con battaglie aere quanto mai concitate. Le modalità presenti, quattro in tutto, garantiscono una buona varietà. Oltre al classico dogfight tutti contro tutti o a squadre, potrete cimentarvi con “conquista campi di aviazione” e attacco. La prima prevede la conquista dei vari avamposti atterrando col vostro aereo, mentre con la seconda, i giocatori si divideranno in squadre e dovranno eliminare degli obiettivi a terra difendendo i propri.

– Divertente ed adrenalinico in modalità arcade

– Impegnativo e fedele alla realtà in modalità simulativa…

– Buon comparto tecnico

– …ma quasi ingiocabile senza una periferica dedicata

– Solo per appassionati

8.0

L’approdo su console di questa importante serie si è rivelato certamente riuscito. Il gioco risulta già un ottimo titolo basato sugli scontri aerei in piena Seconda Guerra Mondiale se giocato a livello arcade. Nonostante un livello di simulazione ovviamente più annacquato, il grado di sfida non ne risente per via di un’intelligenza artificiale buona e scontri sempre al limite. La varietà degli scenari e delle missioni garantiscono un alto grado di interesse per tutta la durata della campagna ed il resto dell’offerta inclusa non fanno altro che aumentare la buona longevità. Resta purtroppo il dubbio per quanto riguardo i due più alti livelli di simulazione, ottimamente realizzati ma a nostro parere difficilmente godibili per via del sistema di controllo. Un comparto tecnico degno di nota, l’inclusione di numerosi filmati d’epoca ed una ricca modalità online completano un giudizio sicuramente positivo sull’esordio console di IL-2 Sturmovik: Birds of Prey.

Voto Recensione di IL-2 Sturmovik: Birds of Prey - Recensione


8