Anteprima

Hokuto Musou

Avatar

a cura di Ryu Hayabusa

Dopo tempo immemore siamo giunti al ritorno di uno degli anime e manga giapponesi più amati degli anni ’80, ovvero Ken il guerriero (Hokuto no Ken in patria), che dopo un lungo letargo ritorna in questa nuova trasposizione video ludica concepita da Koei Tecmo col titolo di Hokuto Musou. Uscito il 25 marzo in Giappone su Xbox 360 e Playstation 3 il titolo ripercorre la prima serie del cartone animato ideata da Buronson e Tetsuo Hara ibridandola con le meccaniche di Dynasty Warriors, celebre ip targato Koei del quale sono usciti molti episodi negli ultimi anni.

Un po’ di storiaLa serie di Hokuto no Ken è stata negli anni più volte al centro di trasposizioni videoludiche dalle alterne fortune, tra queste vorremmo citare Last Battle (semplicemente Hokuto no Ken in Giappone) completamente stravolto in Europa per motivi di copyright, Hokuto no Ken 5, 6 e 7 su Super Nintendo, una versione in stile picchiaduro a scorrimento uscita su Playstation ed un picchiaduro ad incontri 1 VS 1 uscito su Playstation 2, oltre che ad una versione portatile per Nintendo DS che faceva uso del pennino della console per colpire dei pannelli su schermo, emulando i classici giochi musicali quali Guitar Hero dove mantenere il ritmo è fondamentale.

La salvezza viene da Tecmo Koei Dopo tutte le trasposizioni uscite, molte delle quali non all’altezza da definirsi tali, eccoci di fronte a quella che promette di essere l’unica vera reincarnazione su console delle gesta di Kenshiro, capace di rappresentare a tutti gli effetti un sogno ad occhi aperti per gli appassionati della serie TV e del manga. Il titolo Tecmo Koei, dopo uno sviluppo durato due anni, è infatti riuscito a vendere in patria oltre 500,000 copie solo nei primi giorni di distribuzione, risultando quindi un ottimo investimento per la compagnia che sta pianificando di migliorarlo per la release europea, prevista per quest’estate. Questa verrà dotata di maggior violenza e probabilmente includerà su disco i DLC già usciti per la versione giapponese che aggiungeranno i personaggi di Heart ed un soldato imperiale, oltre a livelli aggiuntivi per la modalità Challenge, della quale troverete i dettagli più avanti. Per quanto riguarda la struttura del gioco da noi testato in versione giapponese, esso si comporrà di una modalità storia intitolata Legend Mode nella quale sarà possibile ripercorrere la storia originale del fumetto, dal rapimento di Lyn per mano di Zeta, fino allo scontro finale con Raoul, il Re di Hokuto. Potrete scegliere se seguire le gesta nei panni di Kenshiro, o selezionare personaggi quali Mamiya, Rei e Toki. Inoltre nella modalità Illusion Mode potrete scegliere, oltre ai personaggi sopra citati, anche Jagger, Raoul, Souther e molti altri, proprio come da tradizione dei titoli Koei. Essi saranno sbloccabili durante il gioco e vi permetteranno di giocare con un vostro amico in split screen, esattamente come avevamo potuto fare in Dynasty Warriors: Gundam. Vi sono poi modalità aggiuntive come Challenge mode che rappresenta una sorta di survival con i boss del gioco da affrontare in serie, sfruttando però tutti i potenziamenti dei nostri personaggi, una modalità Gallery dove poter rivedere filmati, biografie, tecniche nonché statistiche dei vostri personaggi con annesso soundtest per ascoltare le musiche che compongono la soundtrack del gioco e la modalità Options dove poter accedere ai settaggi ed avviare una partita eventualmente ad un livello di difficoltà superiore, garantendo nel complesso una longevità elevatissima nonostante manchi una modalità online. Ogni personaggio è infatti dotato di una sua storia e per completare solo la campagna principale di Kenshiro gli appassionati potranno impiegarci ben trenta ore, mentre per completare il gioco in ogni sua parte saranno necessarie circa il doppio.

Aspetto TecnicoNel corso di tali modalità e prima che ogni livello abbia inizio, avrete la possibilità di customizzare il vostro personaggio prediletto con tecniche nuove, mosse speciali e via dicendo, acquisite tramite dei punti che vi verranno assegnati al completamento del livello stesso, oppure dopo aver ucciso un determinato numero di nemici o dopo aver trovato degli oggetti nascosti per esempio nelle aree segrete dei livelli. Tali punti varieranno a seconda di quali saranno state le vostre azioni, per esempio alcune volte dovrete salvare dei civili prima che la banda di turno ne faccia brandelli, oppure sgominare una banda di teppisti prima che il tempo finisca e via dicendo. La loro valutazione dipenderà dai Mission Points, qui rappresentati dalle sette stelle che Kenshiro ha sul petto, ma che per i pratici di Dynasty Warriors saranno i settori dai quali è composto il livello e che voi dovrete conquistare al fine di concludere la vostra missione. Troverete inoltre numerose aree segrete caratterizzate da un muro con la disposizioni delle sette stelle dell’Orsa Maggiore accessibili solo se disporrete di una tecnica particolare. Per quanto riguarda il sistema di gioco, le tecniche varieranno a seconda del personaggio scelto così come anche le combo, esse saranno selezionabili dal menù di Intermission, grazie al quale potrete cambiarle persino nel bel mezzo della battaglia, tramite l’assegnazione della croce direzionale. Sullo schermo tra gli indicatori avrete la barra di energia del vostro personaggio ripristinabile attraverso vari item trovabili esplorando il livello, una barra per la vostra aura combattiva che aumenterà man mano che combatterete o acquisirete oggetti grazie alla quale potrete dare inizio ad una serie di colpi devastanti. Poi sarà visualizzata, sotto la vostra barra vitale, la tecnica che avrete selezionato e che potrete utilizzare mediante la pressione del tasto cerchio. Una volta riempito questo indicatore assisterete ad una sequenza animata dove il personaggio in questione farà sfoggio della sua abilità riducendo in brandelli i nemici presenti su schermo, con una quantità sconfinata di sangue che ha sempre reso celebre la serie animata. Vi è poi un indicatore denominato Crash Bonus che si ottiene scaraventando i nemici contro palazzi e oggetti vari, spesso distruttibili e con i quali è possibile interagire, per esempio prendendo travi, arpioni, balestre ed altri oggetti che possono risultare utili per il nostro scopo. Tutta la coreografia delle tecniche nonché degli stili di lotta delle due scuole avversarie Nanto e Hokuto, sono state supervisionate dai creatori del fumetto Buronson e Hara. I combattimenti infine risultano molto frenetici poiché molto tecnici e pieni di schivate, colpi di scena e perfino QTE: una volta portata a termine la barra di energia del boss di turno, partirà infatti la classica sequenza di tasti da premere con tempismo per porre fine alle sue inutili sofferenze.

Aspettative e difettiQuest’ultima fedele reincarnazione di Hokuto no Ken, eccelle in diversi aspetti quali longevità, spettacolarità, qualtià grafica, sistema di gioco, ben studiato, e gode di musiche originali. Presenta però alcuni difetti che talvolta rendono le fasi di gioco troppo caotiche e frustranti per i giocatori meno esperti. Le tecniche a volte risultano imprecise a causa di una gestione approssimativa delle collisioni e spesso capiterà di mancare o prendere di striscio il vostro avversario, o per esempio capiterà che gli oggetti con i quali potrete interagire spesso si ingloberanno nel paesaggio. La gestione della telecamera invece, a differenza di altri titoli come ad esempio Ninja Gaiden, è implementata piuttosto bene dando la possibilità all’utente di focalizzarla sul vostro target oppure di lasciarla libera, i movimenti dei personaggi sono ben studiati e ognuno di essi è contraddistinto da alcune caratteristiche peculiari come per esempio l’uso di armi da fuoco nel caso di Mamiya o Jagger, oppure la schivata che possiedono solo Kenshiro e Rei. Quando il personaggio è controllato dalla CPU l’intelligenza artificiale spesso deluderà le attese e vi capiterà di vedere i vostri aiutanti di turno fermi immobili davanti a palazzi o ai nemici, anche se durante un vostro combattimento per poi attivarsi solo quando vi distanzierete da essi. Un’altra nota positiva invece riguarda il frame rate, che risulta sempre stabile anche nelle fasi più accese e caotiche. Nonostante qualche difetto il titolo Koei Tecmo risulta un must have per tutti gli appassionati e fan dell’uomo dalle sette stelle, una delle migliori produzioni uscite di questo manga e sicuramente un acquisto consigliato agli amanti dei Dynasty Warriors. Non è da escludere che nella versione europea molti di questi difetti vengano corretti, ma per saperlo non vi rimane che attendere la recensione definitiva, sempre su queste pagine.

– Kenshiro è tornato

– Vestiti che si strappano durante i combattimenti

– Numerose modalità e personaggi

– Tecniche di combattimento riprodotte fedelmente dal manga

Tirando le somme possiamo dire di trovarci di fronte alla miglior trasposizione uscita finora di Hokuto no Ken, capace di far contenti i molteplici appassionati sparsi per tutto il globo, avverando il loro sogno più nascosto, nonostante alcune parti del cartone animato o riferimenti ad esso siano state tagliate. Si tratta dunque di un prodotto di ottima fattura che probabilmente riceverà un enorme successo, nonostante il gioco in sé presenti qualche difetto. La versione europea e la nostra recensione definitiva sono però ad un passo, ma già da subito è possibile prevedere come questo sarà un acquisto obbligato per i fan della serie e forse meriterà di essere tenuto in considerazione anche per gli amanti dei beat ’em up sanguinolenti in generale.