Heroes and Generals

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a cura di Francesco Ursino

Uscito su Steam nel 2014, Heroes & Generals ha continuato il suo percorso di sviluppo che lo vede, oggi, disponibile in versione free-to-play e in early access. Il titolo, sviluppato da Reto-Moto, propone un’idea di fondo veramente interessante: affiancare, cioè, un’esperienza da sparatutto in prima persona online a una componente strategica, in un intreccio indissolubile che vedremo di illustrare nel corso di questo speciale. Dopo aver passato un po’ di ore in compagnia di questo titolo abbastanza ambizioso, allora, siamo pronti a illustrarne le sue caratteristiche: per evitare equivoci, precisiamo che quella presente non è una recensione, ed è possibile che le prossime righe non riescano ad individuare in maniera completa le dinamiche del titolo fin nei dettagli, a causa dell’elevata complessità dell’infrastruttura di gioco. In ogni caso, ecco una panoramica delle principali feature che attendono i giocatori online.

Una infrastruttura organicaL’idea alla base di Heroes & Generals è semplice da un punto di vista intuitivo, ma un po’ più complicata da spiegare. Di base, infatti, il gioco si compone di due modalità principali: la prima, chiamata Heroes, consiste di uno sparatutto in prima persona ambientato nella Seconda Guerra Mondiale in cui i giocatori potranno darsi battaglia in quattro differenti modalità di gioco. La seconda, Generals, si ricollega a quanto appena descritto in maniera brillante: le battaglie combattute in prima persona dai giocatori, infatti, rientrano nel quadro strategico del conflitto mondiale, visibile sull’apposita mappa di gioco costellata di città; ogni località in cui è in corso una battaglia, in altre parole, corrisponde a una determinata stanza di gioco nella modalità Heroes. Tutto questo va a formare le guerre tra le tre fazioni disponibili, corrispondenti agli Stati Uniti, all’Unione Sovietica e alla Germania, in cui l’obiettivo, per ogni schieramento, è la conquista di un determinato numero di città simbolo dei nemici. Torneremo meglio tra poco sul funzionamento nel dettaglio sia delle modalità Heroes che di quella Generals: quello che ci interessa, in questo frangente, è comprendere l’organicità della sfida, che grazie all’impostazione data dagli sviluppatori integra due tipologie di gioco differenti nello stesso pacchetto; al contrario di quanto avveniva nelle prime fasi di vita del progetto, infatti, per giocare alla modalità Generals non è più necessario avviare il titolo dal proprio browser. Il passaggio da un’opzione di gioco all’altra, ora, avviene in maniera fluida avviando un solo eseguibile. Va detto, però, che i generali virtuali possono contare anche sull’apposita applicazione Android; una volta scaricata, infatti, si avrà davanti la cartina costellata di città visibili anche durante la fruizione del titolo su desktop; sebbene l’app non si contraddistingua particolarmente per intuitività, va detto che i giocatori più attratti dal titolo potrebbero farne buon uso, anche perché la guerra, in Heroes & Generals, è questione di perizia e costanza.

Pedalando tra i proiettiliIniziamo la nostra breve analisi interessandoci della modalità Heroes; come detto in precedenza, in questi frangenti il gioco si atteggia a sparatutto in prima persona che, secondo gli stessi sviluppatori, è da intendere come uno shooter arcade basato però su una balistica delle armi avanzata, e modelli dei veicoli realistici. Una volta iniziato il gioco, la prima cosa da fare sarà quella di creare il proprio personaggio: si inizia dalla fanteria e poi, in seguito, grazie ai crediti di gioco, si potranno sbloccare gli slot necessari all’acquisto di altri soldati. Tra questi abbiamo i piloti, i cecchini, gli addetti ai tank, i paracadutisti e, infine, i generali, che verranno utilizzati nella modalità Generals. Considerato che per ogni fazione andranno acquistati i differenti soldati che si vorranno utilizzare, si intuisce fin da subito come Heroes & Generals sia un gioco abbastanza esigente dal punto di vista dei fondi e del denaro richiesto; dell’economia del gioco parleremo meglio a fine speciale, ma già da ora si può comprendere come per primeggiare nel titolo Reto-Moto si avrà bisogno di giocare per molto tempo, o di spendere un po’ di pecunia. In ogni caso, dopo aver scelto il proprio soldato, la scelta vira sull’armamento: evidentemente all’inizio non si potranno che scegliere le armi di default, mentre andando avanti e accumulando vittorie ed esperienza verranno sbloccate nuove opzioni offensive; l’acquisto di armi e miglioramenti per il proprio arsenale è definito dal grado ottenuto sul campo di battaglia, a sua volta determinato dalle azioni positive effettuate dal giocatore (principalmente conquista e difesa di obiettivi). Va detto che ciascun soldato acquistato, di ogni fazione, segue tre alberi di sviluppo personalizzati, riguardanti le abilità di movimento, quelle con specifiche armi, e quelle ancora relative alla squadra; queste ultime, riguardano la capacità dei giocatori di seguire gli ordini impartiti dagli utenti che, nelle singole partite della modalità FPS, sono incaricati di dare ordini al resto della propria squadra. Tutto ciò consente di creare eroi estremamente personalizzati e dettagliati, e si può ben comprendere quale grado di complessità presenti un sistema ruolistico di questo tipo. In ogni caso, una volta scelto il proprio combattente, è possibile lanciarsi in una delle quattro opzioni previste dalla modalità Heroes: la prima, e più semplice, è chiamata Encounter, e consiste di scontri in piccole mappe riservati esclusivamente alle squadre di fanteria. La vittoria, così come nelle altre modalità, è data dalla distruzione totale delle risorse nemiche, o dall’occupazione di tutti i punti strategici; lo stesso impianto di gioco è proprio delle modalità Skirmish e Assault, che si svolgono però su mappe più grandi, e che includono anche l’utilizzo di veicoli, tank e aerei (solo nella modalità Assault). Il piatto forte, però, arriva con la modalità War. Nel concreto, si tratta anche in questo caso di occupare punti di controllo all’interno di mappe medio grandi; l’elemento interessante, però, dipende dal fatto che questi scontri corrispondono a quelli visualizzati dalla mappa della modalità Generals, e possono dunque essere creati e influenzati dall’azione dei giocatori che agiscono da generali.

In bicicletta tra le bombeDal punto di vista del gameplay, il gioco propone un’esperienza da sparatutto in prima persona abbastanza basilare, che però spicca per alcuni elementi. Gli scontri che avvengono a terra, tra soldati, sembrano dipendere molto dall’efficienza del singolo giocatore, e dalla sua precisione. Molte volte, infatti, siamo caduti sul campo a causa di un singolo colpo di un cecchino, o per l’azione di un tank. Soprattutto i fucili da cecchino, difatti, sembrano essere veramente efficaci: i giocatori più performanti con quest’arma, senza tanti giri di parole, in alcuni frangenti sembrano essere capaci di vincere da soli le partite, almeno quelle basate su mappe più piccole. Riveste una certa importanza, poi, la capacità di mimetizzarsi con il territorio, visto che durante le battaglie non si avranno a disposizione differenziazioni estetiche evidenti, capaci cioè di far distinguere i nemici dagli amici; la conoscenza delle tenute da combattimento, in questo caso, può fare la differenza.I veicoli, invece, offrono altri spunti di discussione: è possibile, ad esempio, percorrere distanze grazie alle biciclette; una opzione, questa, che non appare molto utile, a meno che non si voglia “trollare” o diventare bersagli mobili. Discorso diverso per quanto riguarda i tank, decisamente sconsigliati ai giocatori inesperti, considerata la scarsa mobilità e visibilità restituita dalla visuale interna; gli utenti meno smaliziati, all’interno dei cingolati, diventano così preda facile dei paracadutisti e dei giocatori in possesso di armi anticarro; le mine antiuomo e le granate, al contrario, sembrano essere assai poco efficaci. Le battaglie aeree, infine, vengono manovrate esclusivamente via mouse; la realizzazione degli aerei, così come tutti gli altri veicoli, pare essere di natura fortemente arcade.

Rifornimenti, preziosi rifornimentiSul fronte della modalità Generals, invece, la situazione è più sfuggente. La visione della mappa di gioco, in questo ambito, prevede il reticolo formato dalle varie città coinvolte nel conflitto mondiale: c’è da precisare che, almeno per il momento, la cartina è limitata all’Europa. In ogni caso, in questi frangenti l’attività principale dei giocatori sarà quella della gestione delle squadre d’assalto, acquistabili tramite le valute di gioco. Una volta fatto ciò, sarà possibile disporre le pedine sullo scacchiere: nel momento in cui due unità nemiche vengono poste nella stessa città, viene creata una nuova battaglia, a cui si può partecipare tramite la modalità Heroes. La disposizione delle unità nella modalità Generals, dunque, condiziona le battaglie in tempo reale in molti modi, anche se c’è da dire che l’elemento di influenza principale è dato dalla quantità di respawn garantiti ai giocatori della controparte FPS. Molto semplicemente, dunque, più un generale distribuisce team d’assalto nella città colpita dallo scontro, e più i giocatori della controparte FPS potranno godere di un’alta quantità di respawn. Si comprende, allora, come una battaglia possa essere vinta, in Heroes & Generals, in molti modi: quello più semplice riguarda l’occupazione di tutti i punti di controllo, ma è possibile avere ragione dei nemici anche eliminando tutti i soldati presenti sul campo. Ecco che però, in questo caso, il comportamento dei generali può ribaltare tutto, perché se l’azione di distribuzione delle unità nella modalità strategica avviene in tempo, gli utenti della controparte sparatutto potranno ritornare in gioco, e ribaltare le sorti della battaglia. Con il giusto tempismo nei rifornimenti, gli scontri possono durare per ore, se non per giorni.Tutto ciò è molto interessante ma, concretamente, un po’ difficile da realizzare, specie per i neofiti. L’interfaccia di gioco della modalità Generals – come quella dell’opzione Heroes, peraltro – è abbastanza acerba e assai parca di informazioni; l’insieme di numeri e statistiche relative al numero e all’efficacia delle unità in battaglia poco può restituire al giocatore che vuole indossare i panni del generale per la prima volta. Senza contare, poi, che l’acquisto di unità da disporre in battaglia costerà cifre non proprio abbordabili, e tutto ciò ci dà l’occasione di parlare dell’ultimo aspetto di questo speciale: la presunta natura pay-to-win del gioco.

La libertà non ha prezzo, ma la guerra forse sìI giocatori di Heroes & Generals possono acquistare svariati elementi attraverso tre valute: la prima è costituita dai crediti, ottenibili grazie ai salari periodici dei nostri soldati; le retribuzioni vengono determinate dai gradi degli stessi commilitoni, e sono conseguenza dalle buone prestazioni nella modalità Heroes. Grazie a questi è possibile acquistare nuovi soldati da utilizzare sul campo di battaglia, armi (e relative modifiche), oltre che veicoli (e relativi potenziamenti). È possibile inoltre scalare più velocemente gli alberi delle skill dei vari soldati “comprando” gli step che aumentano le abilità. La seconda valuta è legata ai fondi di guerra, nel gioco chiamati “Warfunds”. Questi sono utilizzabili solo dai generali per acquistare, potenziare e rifornire le unità da distribuire sulla mappa strategica di battaglia. Infine abbiamo l’oro, ovvero la pecunia reale che i giocatori possono sborsare per comprare praticamente ogni cosa abbia un prezzo, ed evitare così il cronico grinding di cui sembra essere permeato il gioco. Il titolo, infatti, pare tendere verso un modello pay-to-win che sembra essere poco amichevole verso i giocatori novizi, o quelli che semplicemente non vogliono spendere denaro reale. Considerato che quasi ogni aspetto del gioco può essere comprato, o comunque è legato ad un sistema di acquisti con differenti valute, si comprende come poter sviluppare un proprio personaggio decente sia questione o di grande pazienza, o di denaro speso. Noi stessi, forti di crediti supplementari concessi dallo sviluppatore, siamo arrivati ad esaurire i fondi abbastanza presto, e dopo aver acquistato una minima parte di armi e veicoli presenti nel gioco. La situazione peggiore, in questo senso, sembra essere quella della modalità Generals, considerato che nella opzione Heroes gli stipendi dei soldati garantiscono entrate periodiche.Tutto ciò fa la differenza perché, come visto, l’esito di una guerra può dipendere non solo dalle azioni dei giocatori nella modalità sparatutto; se non si hanno a disposizione generali ben dotati che riforniscano per tempo i giocatori del numero di spawn necessari, infatti, le battaglie troveranno conclusione molto presto.

Heroes & Generals è un free-to-play dalla natura estremamente ambiziosa, e che punta all’integrazione di due generi nettamente differenti tra di loro. La possibilità di determinare e far procedere i singoli conflitti grazie all’azione sulla mappa strategica, infatti, fa il paio con i combattimenti in prima persona. Ciò che ne consegue è un mondo di gioco che può risultare un po’ difficile da comprendere all’inizio, specie per quanto riguarda la controparte strategica. La modalità FPS, invece, sembra rifarsi in qualche modo agli sparatutto di qualche anno fa dedicati alla Seconda Guerra Mondiale, sebbene sembrano esistere degli sbilanciamenti abbastanza netti a favore dei giocatori che possiedono le armi più performanti. In ogni caso, gli ultimi update sembra abbiano fatto virare il gioco verso un modello tendente al pay-to-win, considerata la quantità ingente di ore da dedicare al grinding necessario a far evolvere armi, soldati, veicoli e quant’altro. Si tratta di un progetto che, in ogni caso, può attrarre sicuramente gli amanti degli sparatutto in prima persona ambientati durante il secondo conflitto mondiale: per questi giocatori, una prova del gioco potrebbe riservare soddisfazioni.