Recensione

Heroes Over Europe

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a cura di Melkor

Può sembrare strano, ma nonostante la presenza sul mercato da oramai diversi anni di console next gen alcuni generi videoludici hanno notevolmente tardato il loro arrivo a causa delle dure leggi del mercato che impongono massimi investimenti principalmente su titoli e prodotti che sono sicuri di catturare totalmente l’attenzione della maggior parte dell’utenza possibile. Ecco quindi che ad esempio gli amanti dei giochi di guerra aerea si sono dovuti accontentare per quasi due anni di un unico esponente del genere ossia Tom Clancy’s H.A.W.K., il quale fortunatamente non ha deluso le attese dei fan. Quando però tutti avevano abbandonato ogni speranza, ecco arrivare nel giro di quindici giorni ben due titoli, entrambi pronti ad offrire al giocatore la possibilità di affrontare le principali battaglie al comando dei migliori aerei della prima e seconda Guerra Mondiale. Nel particolare in questo articolo parleremo di Heroes Over Europe, sviluppato da Trasmission Games e distribuito in Europa dalla Ubisoft. Tanta attesa sarà stata ripagata a dovere? Lo scoprirete leggendo queste righe.

Alla conquista dei cieliLa trama di Heroes Over Europe vi porterà ad affrontare gli eventi cruciali che hanno caratterizzato la Seconda Guerra Mondiale, dalla conquista della Francia da parte delle truppe naziste fino alle battaglie conclusive, il tutto ovviamente dal punto di vista dei combattimenti aerei. Impersonerete il sergente Tom Forester, il quale cercherà di seguire i successi del pluridecorato padre, vero eroe della Grande Guerra. Grazie alle vostre abilità innate avrete l’occasione di pilotare i principali caccia della RAF Canadese in modo da rallentare e successivamente sconfiggere le armate tedesche e porre fine alla minaccia nazista. La trama verrà intelligentemente narrata attraverso alcune immagini statiche, ma soprattutto grazie a delle realistiche riproduzioni dei cinegiornali dell’epoca, mediante i quali riuscirete facilmente ad immedesimarvi nell’atmosfera e sarete sempre informati sugli eventi che porteranno alle vostre missioni.Avanzando nelle quattordici missioni disponibili conquisterete la possibilità di comandare diversi caccia, ognuno dei quali con particolari caratteristiche e soprattutto con armi uniche, in modo da poter abbattere più caccia nemici possibili e sorvolare le città alleate magari con qualche acrobazia ben eseguita.Inizialmente come in ogni gioco simulativo che si rispetti dovrete affrontare un breve training nel quale prendere facilmente il controllo del vostro velivolo e ben presto vi ritroverete al centro dell’azione con numerosi nemici pronti ad abbattervi e con dei target che mano a mano vi verranno mostrati sotto forma di obiettivi militari. Purtroppo uno dei primi aspetti negativi che potrete facilmente constatare fin dalle prime missioni è la sostanziale somiglianza dei velivoli che potrete scegliere: gli aerei,qualunque sia la loro stazza, si piloteranno allo stesso modo, annullando totalmente la componente di realismo che poteva incidere non poco sulla valutazione complessiva. Dopo la scelta della missione avrete accesso ad una schermata mediante la quale potrete scegliere la tipologia di guida da utilizzare, che sarà contraddistinta da una versione “arcade” ed una “simulativa”. Anche in questo caso le differenze saranno ben poche ed infatti l’unica variazione nel caso optiate per la seconda sarà semplicemente una maggiore difficoltà di stabilizzazione del velivolo nonché una differente gestione delle virate strette. Veramente poco per un gioco che avrebbe potuto mirare ad un maggior realismo complessivo.Una volta completata la modalità storia potrete svagarvi con l’interessante comparto multiplayer il quale vi porterà a dover affrontare combattimenti aerei fino a sedici giocatori ai quali riuscirete a sopravvivere solamente grazie a dei buoni riflessi e ad un buon sistema di aggancio del nemico. Come avveniva durante le guerre del passato infatti per abbattere in maniera rapida un caccia nemico l’unico modo possibile era quello di agganciarsi alla sua scia sfruttando una rapida discesa o salita in modo da piazzarsi verso la coda e poter utilizzare la potenza di fuoco data dalla mitraglietta. Sfortunatamente ad oggi le partite in corso sono veramente poche e per accedere a tale modalità occorrerà una lunga attesa la quale il più delle volte porterà ad una prematura conclusione della sessione di gioco.

Arte da maestroIn Heroes Over Europe il 90% dei vostri obiettivi consisterà nell’abbattere velivoli nemici e per rendere ulteriormente dinamiche le fasi di combattimento ecco che gli uomini della Trasmission Games hanno pensato all’introduzione del “Colpo da Maestro”. Una volta che il nemico sarà centrato dal vostro mirino per un buon periodo di tempo noterete infatti un lento caricamento di un indicatore. Una volta riempito premendo il tasto dorsale L1 accederete ad una sorta di bullet time che evidenzierà eventuali punti deboli dei caccia avversari. Una volta rallentato il tempo potrete facilmente selezionare i target e decidere inoltre se abbattere totalmente gli stessi o se costringerli semplicemente ad un atterraggio di emergenza. Vi è inoltre la possibilità di eseguire più colpi da maestro di seguito e concatenare in questo modo interessanti combo in modo da incrementare il vostro punteggio e sbloccare alcuni trofei. Per evidenziare sullo schermo i vostri obiettivi, fondamentale sarà l’utilizzo di particolari segnali a schermo i quali non solo faciliteranno l’orientamento in volo, ma allo stesso tempo vi mostreranno mediante una diversa colorazione il pilota principale della formazione avversa che, se abbattuto per primo, porterà ad un progressivo indebolimento delle linee nemiche facilitandovi notevolmente la missione. Noterete comunque allo stesso tempo che a volte risulterà più veloce ed immediato utilizzare semplicemente la mitraglietta anteriore in quanto, se ben inquadrati, i vostri obiettivi cadranno inesorabilmente sotto i vostri colpi senza l’utilizzo di alcun bullet time, ovviamente al prezzo di un punteggio finale più basso.Per incrementare il fattore sfida è inoltre possibile settare la difficoltà iniziale e possiamo garantirvi che in tal modo abbattere i velivoli nemici senza essere costantemente bersagliati dai loro colpi sarà una impresa ardua che più di una volta causerà una certa frustrazione, ma anche un buon livello di soddisfazione de si riuscirà a completare la missione.Il risultato può dirsi quindi soddisfacente anche se col passare del tempo il susseguirsi delle stesse azioni potrebbe causare un acceso senso di ripetitività e di conseguenza al desiderio di passare velocemente oltre.

Un mondo in miniaturaFino a questo momento il titolo distribuito dalla Ubisoft sembra resistere in maniera più che sufficiente agli attacchi della critica ma andando ad analizzare il comparto tecnico ecco che quasi tutte le convinzioni crollano come un castello di carte portando alla luce più di una incertezza e penalizzando notevolmente il risultato complessivo.Se infatti l’aspetto del velivolo scelto nel corso delle missioni è ben implementato ed i danni subiti vengono risentiti in maniera più che realistica sulle strutture portando ad una graduale distruzione prima della disfatta. Lo stesso però non può essere detto dell’ambiente circostante. Già nel corso della prima missione di training vi verrà chiesto di planare sopra un piccolo insediamento alleato e immediatamente noterete quanto le proporzioni delle case e delle strade rispetto alla grandezza del vostro caccia siano totalmente sfasate. Per rendersi conto in maniera decisiva di questa “stranezza” vi basterà cadere in picchiata sopra una città e vedere come l’aereo in fiamme riesca quasi ad essere equiparato ad una fetta notevolmente ingente della stessa che in proporzione porterebbe ad una dimensione del velivolo di decine e decine di chilometri… Riuscendo in qualche modo a “sorvolare” questa scelta ed analizzando in generale gli ambienti circostanti possiamo denotare un livello di dettaglio molto basso sia per quanto riguarda le ampie distese di oceano che incontrerete ma soprattutto nel caso di montagne e vaste vallate popolate da civili ed in alcuni casi dal nemico. Anche locazioni facilmente distinguibili come un porto risultano di conseguenza di difficile identificazione ed e proprio per questo che fondamentale risulta il sistema di localizzazione degli obiettivi. La stessa superficialità può essere riscontrata anche nell’interfaccia di gioco la quale risulta fin troppo elementare e scarna di dettagli. Visualizzerete infatti semplicemente la vostra energia nell’angolo in alto a destra dello schermo ed alcune informazioni sull’arsenale su quello sinistro mentre in basso potrete distinguere la distanza dal vostro obiettivo. Sarebbe sicuramente stato di aiuto una maggiore cura o comunque una valida indicazione sulla posizione dell’aereo ed infatti più di una volta dovrete ricorrere alla mappa visualizzabile col tasto select andando a spezzare quell’azione che con tanta cura è stata resa frenetica dal team di sviluppo. Per quanto riguarda l’implementazione del controllo possiamo fortunatamente constatare un buon sistema che in pochi minuti vi consentirà di acquisire la totalità dei comandi e che vi permetterà di compiere anche le acrobazie più complesse (anche nella modalità simulazione). Lo stick analogico destro servirà ad incrementare la vostra velocità e mediante la sua pressione otterrete anche un turbo extra molto utile nelle fasi di inseguimento. La levetta di sinistra viene invece ad essere equivalente alla cloche in modo da calibrare l’altitudine e poter virare per agganciarsi alla scia del nemico. Avrete a disposizione con determinati velivoli più di un’arma e grazie al tasto quadrato potrete selezionare la vostra preferita ed utilizzarla con la pressione di R2. Ad R1 è affidata la fondamentale mitraglietta. Tutto quindi sembra essere stato studiato per il meglio anche se la realizzazione risulta sempre troppo semplice per un gioco che ha come obiettivo quello di offrire una esperienza simulativa della guerra o comunque un livello di gameplay che faccia distinguere il titolo dai suoi rivali. Di grande effetto e totalmente controcorrente con il resto del comparto tecnico risulta il sonoro, totalmente localizzato in italiano e perfettamente in armonia con le atmosfere di guerra che vi troverete ad affrontare. Dagli spari agli aerei in rapida discesa tutto sembra essere stato campionato e riprodotto alla perfezione portando l’utente nel vivo della battaglia semplicemente chiudendo gli occhi.Possiamo quindi confermare un andamento altalenante dal punto di vista tecnico che, se sotto alcuni aspetti potenzia il titolo, da altre lo penalizza causando in questo modo una scissione fra coloro che amano l’azione frenetica ed il divertente sistema di puntamento e chi invece sperava in una esperienza maggiormente simulativa. Se fate parte del secondo gruppo vi consigliamo vivamente di passare oltre mentre per tutti gli altri Heroes Over Europe potrebbe rivelarsi una gradita sorpresa.

– Tanti velivoli

– 14 missioni

– Modalità multiplayer

– Grafica incerta

– Proporzioni sfasate

– Alla lunga potrebbe diventare ripetitivo

6.0

Heroes Over Europe può essere apprezzato o lasciato sullo scaffale in base alla vostra esperienza personale con i giochi di simulazione aerea. Se amate il realismo e riuscite a pilotare ad occhi chiusi i boing nella serie Simulator della Microsoft, allora il gioco Ubisoft non fa assolutamente per voi. Se invece la vostra intenzione è divertirvi con un buon gioco di azione che, nonostante gli svariati aspetti migliorabili, compie comunque il suo dovere allora potrete godervi il titolo, in quanto l’utilizzo del bullet time e le sfide mozzafiato a centinaia di metri di altezza saranno pane per i vostri denti. Divertente la possibilità di giocare on-line anche se la popolazione del PSN non consente al momento di trovare partite da sedici senza dover attendere molti minuti. Buono il controllo ed il sonoro mentre sicuramente si poteva fare di più sotto l’aspetto visivo considerando il potenziale della console Sony. Peccato per la distribuzione a prezzo pieno che molto probabilmente precluderà l’acquisto a tutti coloro che non amano il brand ma che per qualche decina di euro in meno avrebbero potuto provare un genere considerato molte volte di nicchia. Riuscirete a seguire le orme di vostro padre? Solo la vostra abilità in volo potrà deciderlo.

Voto Recensione di Heroes Over Europe - Recensione


6