Recensione

He-Man: Defender of Grayskull

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a cura di Fabfab

Un mito degli anni ’80

Ricordate la serie di “He-Man e i dominatori dell’universo”? Chi era adolescente negli anni ’80 non può non ricordarsi di questi mitici personaggi. I Masters of the Universe nascevano come una serie di giocattoli in plastica per ragazzi prodotti da Mattel (se non ricordo male), caratterizzati dal fatto che i personaggi avevano tutti lo stesso fisico scultoreo: in pratica si differenziavano uno dall’altro solo per il volto e gli accessori, così la casa produttrice con pochi stampi (ne ricordo tre: i super muscolosi come He-Man e Skeletor, gli agili come Stratos e Beast Man e le donne come Teela e Sorceress) poteva dare vita ad un’infinità di personaggi. All’epoca riscossero un successo clamoroso grazie anche all’indimenticabile cartone animato a loro dedicato. Prodotta dai celebri Hanna & Barbera, la serie animata di He-Man e soci era realizzata chiaramente al risparmio, al punto che per la maggior parte degli episodi venivano riciclate le medesime sequenze e pose dei personaggi. Nonostante questo la serie risultava davvero ben fatta ed avvincente (specie i primi episodi), con tanto di morale finale e quasi totale assenza di violenza o turpiloquio.Ambientata nel favoloso mondo di Eternia, un pianeta a metà strada tra il fantasy di Conan il Barbaro e la tecnologia di Guerre Stellari, sul quale regna il saggio e pacifico re Randor, la storia narrava le vicende del principe Adam, erede al trono e segretamente difensore del castello di Grayskull. Suo antagonista per eccellenza era il malvagio Skeletor, uno stregone con la faccia da teschio (ma dai!) bramoso di impossessarsi dei segreti custoditi da Zoar (o Sorceress), la padrona del sinistro maniero: questa, per difendersi, ha conferito ad Adam il potere di trasformarsi in He-Man, l’uomo più forte dell’universo, con tanto di perizoma di pelliccia, ascia barbarica e spadone a due mani. La cosa più buffa era che He-Man e Adam erano praticamente identici (Adam porta la maglietta, He-Man è a torso nudo, per il resto sono gemelli) ma nessuno se ne accorgeva, nemmeno quando constatavano che non c’era modo di vederli mai assieme! Pensate che in America girarono persino un film dal vivo (nemmeno tanto indegno, a mio avviso) sui personaggi, con l’allora celebre Dolph Lundgren nei panni di He-Man….Com’è nella natura delle cose, la fama e la fortuna dei Masters of the Universe andò pian piano scemando col trascorrere del tempo e negli anni ’90 finirono praticamente per scomparire. Questo fino ad oggi quando una nuova linea di giocattoli, dal design parzialmente rivisto, ed una nuova serie televisiva tentano di rilanciare il franchise. Purtroppo a seguito di queste iniziative ha visto la luce anche l’indegno videogioco di cui mi accingo a parlare…

Era meglio morire giovani…

Il nuovo gioco dedicato ad He-Man è naturalmente un action in terza persona in cui il nostro muscoloso eroe deve farsi largo attraverso le orde del crudele Skeletor (tra gli ospiti speciali, oltre al teschione bianco, segnalo la mitica Battle-Cat, Beast Man, Tri-Clops e Panthor) e risolvere enigmi risibili.La trama è presto fatta: grazie ad un tranello il perfido Skeletor ha privato He-Man dei suoi invincibili poteri e così il nostro barbarico eroe può fare conto solo sulle proprie forze per sfuggire dalla fortezza del nemico e correre in aiuto di Sorceress.La decina di livelli messi a disposizione dal gioco si affrontano a piedi, salvo un paio di eccezioni in cui ci viene concesso di montare in groppa a Battle-Cat, la tigre (verde) da battaglia di He-Man.Le armi a disposizione sono la mitica spada di Grayskull e l’ascia bipenne. Gli attacchi a disposizione sono solo due, quello normale e quello speciale, effettuabile solo dopo aver riempito la barra e che in pratica non userete mai perchè è molto più utile come barra di energia supplementare: in pratica è come dire che c’è un unico attacco! Naturalmente (ehm) potrete anche saltare e parare. Inoltre in groppa a Battle-Cat disponete di un sempre utile lanciamissili. Nonostante l’elementarità dei comandi, il gioco riesce comunque nell’impresa di rovinare tutto a causa di controlli estremamente scadenti, da quanto sono lenti nella risposta ed imprecisi nell’esecuzione. A rendere il tutto più frustrante c’è anche l’assurda difficoltà del gioco: He-Man è davvero debolissimo e bastano pochi colpi (o una trappola non schivata) per mandarlo al creatore ed obbligare il giocatore a ricominciare dall’ultimo save point (in genere non certo vicinissimo). Una difficoltà non dovuta alla demenziale e datata I.A. di nemici e boss, ma, come detto, dalla deleteria combinazione di controlli imprecisi ed un protagonista debole come pochi.Ovviamente la varietà non è il punto forte del gioco ed anche 10 soli livelli risultano troppi da portare a termine prima che subentri la noia: l’assenza, poi, di qualunque altra modalità oltre lo story mode infligge il colpo decisivo.Come ciliegina sulla torta aggiungiamo un comparto video ridicolo, praticamente da PS1, con textures ridicole, personaggi legnosi e poco dettagliati ed un motore grafico che stenta a far girare il tutto. I nemici durante i livelli sono poco vari, limitandosi per lo più a riproporre gli stessi modelli solo con colorazioni differenti.Passabile l’audio, con una colonna sonora nella media ed un accettabile doppiaggio in inglese. Senza sottotitoli. Proprio così, portano un prodotto che potrebbe interessare al massimo i bambini e non lo localizzano (in italiano solo manuale e confezione)! Non capisco proprio perchè Microids Italia abbia perso tempo ad importare un titolo simile, quando molti altri prodotti di maggior valore non vedranno mai i lidi europei…

– Nulla

– Tutto

4.5

C’è poco da dire: un gioco orripilante, sconsigliato a tutti, a partire proprio dai fan di He-Man…

Voto Recensione di He-Man: Defender of Grayskull - Recensione


4.5