Recensione

Harry Potter e la Pietra Filosofale

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a cura di Fabfab

Quello del 2004 è stato il primo Natale senza un’avventura cinematografica di Harry Potter! Dopo “La Pietra Filosofale” e “La Camera dei Segreti” sarebbe stata la volta de “Il prigioniero di Azkaban”, ma l’uscita della pellicola è stata postcipata.Alla EA, però, non hanno voluto lo stesso farci mancare il consueto appuntamento natalizio con il maghetto occhialuto, ma piuttosto che presentare l’auspicato terzo capitolo della serie – il cui lancio si accompagnerà, come tradizione, all’uscita del prossimo film – hanno preferito presentare un vero e proprio remake del primo videogioco, quello uscito due anni fa unicamente su PSOne.

L’Harry delle meraviglieHarry Potter è un bambino molto speciale, figlio di maghi e mago a sua volta ma cresciuto, una volta rimasto orfano, in un mondo (il nostro) in cui la magia viene guardata con diffidenza! Vessato da odiosi parenti, il giovane Harry scopre le sue origini quando questi viene invitato a frequentare Hogwarts, la più prestigiosa scuola di magia del mondo: qui conosce i suoi amici più cari (Ron ed Hermione), saggi mentori (Silente e Hagrid) e subdoli avversari (Draco Malfoy).La vita di Harry, tuttavia, non sarà mai del tutto serena, il suo drammatico passato (i suoi genitori sono stati uccisi da un terribile mago il cui nome nessuno osa nominare mentre lui è misteriosamente sopravvissuto, con una misteriosa cicatrice a forma di saetta come unico segno della tragedia…) sembra indirizzarlo verso un futuro da grande mago…Come già il precedente (anzi, il successivo) capitolo, “La Camera dei Segreti”, uscito esattamente un anno fa, il gioco è diretto a chi abbia già un minimo di dimestichezza con gli eventi, per aver letto il libro o visto il film: le cut scenes sono numerose ma riassumono solo sommariamente gli avvenimenti, la cui narrazione va in qualche maniera completata dalle conoscenze del giocatore.

Scope volanti e cani a tre testeA livello di gameplay il titolo è identico a “La Camera dei Segreti”, pertanto chi abbia già giocato al precedente (successivo) capitolo non avrà problemi ad entrare subito nello spirito del gioco: siamo in presenza di un’avventura 3D con misteri da scoprire, quest da risolvere, sporadici combattimenti e qualche fase stealth, il tutto pensato per un’utenza molto giovane ma già smaliziata.Harry cammina, corre, sgattaiola silenzioso, si appiattisce contro i muri per sbirciare dagli angoli o superare i passaggi più stretti, salta (in automatico), si arrampica, afferra e sposta casse e può volare con la sua scopa: proprio grazie alla varietà di azioni esperibili dal protagonista il gioco propone una buona varietà di sfide.Trattandosi di un mago, il nostro Harry dispone anche di una nutrita serie di incantesimi essenziali per proseguire nel gioco ed accedere a nuove aree: le magie ci vengono insegnate dai vari insegnanti di Hogwarts ogni volta che riusciremo a portare a compimento con successo le varie sfide che ci sottopongono e la possibilità di assegnarne ai tasti frontali tre ai tasti frontali ci permette di farvi ricorso con estrema facilità. A seconda, inoltre, di quanto scrupolosi saremo nel completare le varie missioni, il nostro insegnate ci assegnerà una votazione che viene annotata sul nostro diario: sarà possibile rigiocare in ogni momento le sfide già superate per alzare i voti di Harry.L’apprendimento progressivo delle varie magie ci porta inoltre ad esplorare più e più volte l’edificio ed i dintorni di Hogwarts perché vi si apriranno sempre nuove strade e possibilità: un corridoio chiuso ed oscuro, ad esempio, potrebbe rivelare la presenza di una porta segreta una volta che lo esploreremo dopo aver appreso l’incantesimo Lumus. Alcuni incantesimi, tipo quelli offensivi come Flipendo necessitano, per essere efficaci, che il bersaglio del lancio venga prima agganciato mediante la semplice pressione del grilletto destro; inoltre più manterrete premuto il tasto dell’incantesimo, più questo sarà potente, ma attenti a non esagerare perché potreste ferire il nostro Harry!La Ricordella è il nostro assistente personale: tiene memoria degli incarichi assegnatici e segnala se sono stati portati a termine o meno. Contiene inoltre il Folio Magi, il nostro album di figurine di streghe e maghi famosi (figurine da raccogliersi celate nei meandri di Hogwarts oppure scambiandole con altri giocatori, la cui collezione è incentivata dall’aumento della barra energetica di Harry che consegue al completamento di ogni pagina dell’album), il Folio Bruti, contenente una descrizione di tutte le creature magiche incontrate, il Libro delle Missioni, il Manuale degli Incantesimi e le utilissime Mappe della scuola.Esplorando la scuola è infine possibile raccogliere tutta una serie di oggetti più o meno utili per le nostre avventure: le Gelatine Tuttigusti +1 sono praticamente la moneta corrente di Hogwarts, Cioccorane, Zuccotti di Zucca e Calderotti ripristinano l’energia di Harry, il Mangime per Gufi richiama in nostro aiuto Edwige (il gufo personale di Harry), Pallottole Puzzole e Caccabombe possono servire a creare utili diversivi durante i combattimenti o nelle fasi stealth.

Harry in 3DAnche tecnicamente il gioco è pressochè identico al suo predecessore: protagonisti ed ambientazioni sono pressochè idistinguibili da quanto visto ne “La Camera del Segreti”, al punto che se avete giocato a quest’ultimo conoscerete già tutte le stanze, i cunicoli segreti, le porte nascoste esplorate un anno fa. In realtà qualche piccolo cambiamento c’è, qualche oggetto in più o in meno, qualche aggiustatina qua e la, qualche elemento dell’arredamento inedito: nulla di veramente significativo, in definitiva! Evidentemente EA ha deciso che non era il caso di spendere troppo tempo per questo remake, risparmiando le forze (si spera) per il già annunciato “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”.Naturalmente questo non significa che il gioco sia brutto graficamente: fattezze e movenze di Harry e dei suoi amici sono state degnamente ricreate e fedeli all’idea di loro che ci siamo fatti al cinema.Fedeltà che ritroviamo anche nelle ambientazioni, vaste e molto suggestive: le texture sono sufficientemente dettagliate, gli arazzi, i quadri ed il mobilio in generale sono curati fin nei minimi particolari. La scuola di Hogwarts è popolata da studenti e fantasmi in costante movimento, le scale si muovono come nel romanzo, di notte i prefetti vigilano ed occorre evitarli muovendosi con discrezione se si vuole procedere nelle nostre esplorazioni…Rimane anche l’unico vero problema dell’anno scorso, la telecamera virtuale che ci segue fedelmente ma tende, periodicamente, a perdere la bussola.Anche per quanto riguarda il sonoro il titolo ripesca a piene mani dal passato: le musiche sono le stesse dell’anno scorso, le voci del (buon) doppiaggio italiano pure (ma questo, naturalmente, è normale).In generale il titolo è piuttosto facile e lineare ma presenta alcuni passaggi più complessi e potenzialmente frustranti per un bambino, target a cui il titolo è chiaramente rivolto…

– Fedele al libro

– Ambientazioni evocative

– Abbastanza divertente

– Identico al capitolo precedente

– Scarsa longevità

7

Harry Potter “ritorna” nel senso letterale del termine perché questo Harry Potter e la Pietra Filosofale è, sia a livello tecnico che di gameplay, letteralmente identico al titolo uscito l’anno scorso (“Harry Potter e la Camera dei Segreti”): questo, in sostanza, significa un buon titolo, indirizzato a bambini e fan del piccolo mago, abbastanza divertente da giocare, impreziosito da un discreto comparto grafico e da un doppiaggio italiano di ottima qualità.

Resta il fatto che in molti momenti sembrerà di giocare allo stesso titolo dell’anno scorso, vista anche la relativa somiglianza tra le sfide proposte e che la longevità, ancora una volta, non è elevatissima.

Voto Recensione di Harry Potter e la Pietra Filosofale - Recensione


7