Anteprima

HEX: Shards of Fate

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a cura di Mascalzone

Quello dei Trading Card Game o giochi di carte collezionabili è un genere che sta conoscendo una seconda giovinezza grazie alla trasposizione digitale di un successo che nacque alla metà degli anni novanta grazie a Magic: The Gathering di Wizards of the Coast e che poi si è espanso in una impressionante molteplicità di titoli. Esattamente ciò che sta nuovamente avvenendo oggi, soprattutto grazie all’inarrestabile diffusione del modello free to play.

Dalle origini a KickstarterSe infatti gli albori dei TCG si possono far risalire a Magic Online del 2002, oggi troviamo una vera miriade di titoli che ha invaso non solo il mercato dei computer ma anche quelli console e mobile grazie al grandissimo seguito ottenuto da intere saghe concepite intorno alle loro meccaniche, Yu-Gi-Oh! e Pokemon su tutte.Oltre alle ormai annuali uscite dedicate a Magic vanno sicuramente citati Might & Magic: Duel of Champions e soprattutto il giocatissimo Hearthstone: Heroes of Warcraft di Blizzard Entertainment, capace di raggiungere qualcosa come venti milioni di giocatori in poco più di un anno dal lancio della beta, a dimostrazione che ancora una volta la software house di Irvine ha azzeccato cavallo di battaglia per massificare un intero genere dopo averlo già saputo fare con RTS, hack’n slash e MMORPG.Che i TCG abbiano raggiunto una notevole maturità lo dimostra anche il fatto che, oltre ai titoli basati su brand blasonati come quelli appena citati, stanno fioccando prodotti del tutto sconosciuti come senz’altro è questo HEX: Shards of Fate, titolo d’entrata dell’esperta Cryptozoic Entertainment nel campo digitale (si tratta della stessa casa che ha sviluppato il gioco di carte di World of Warcraft), finanziato con grandissimo successo lo scorso anno su Kickstarter con una campagna di crowdfunding si è conclusa raccogliendo oltre due milioni di dollari. Cinque volte tanto quelli inizialmente richiesti per dare il via allo sviluppo del titolo, ora affacciatosi sul palcoscenico del grande pubblico grazie all’accordo siglato con il publisher specializzato nel F2P Gameforge.

Collezionismo da campioniIl motivo dell’entusiasmo con cui HEX è stato finanziato è certamente dovuto al fatto che questo titolo si è proposto come il primo vero MMOTCG, ossia un gioco di carte che vuole offrire molte di quelle feature persistenti proprie dei MMO come la possibilità di far progredire il personaggio oltre a tutte quelle feature social quali la chat integrata, la possibilità di creare e gestire gilde di giocatori con tanto di banca comune per prestarsi le carte, una casa d’aste e naturalmente l’immancabile PvP per confrontarsi con altri giocatori attraverso di tornei di vario tipo con ricchi premi. Per il futuro, oltre all’attuale modalità basata sulle quest, il PvE comprenderà sia la campagna per giocatore singolo sia il co-op per sino a tre giocatori tramite il qualeaffrontare i dungeon e i raid che caratterizzano il mondo di gioco.HEX è comunque innanzitutto un gioco di carte, e Cryptozioic si è preoccupata d’introdurre diverse meccaniche innovative proprio in questo contesto. Se le basi sono esattamente le medesime di Magic, tanto che i giocatori che già conoscono quest’ultimo si troveranno immediatamente a loro agio nelle partite, non mancano infatti alcune novità decisamente accattivanti che riescono a rendere questo titolo decisamente originale.Partiamo dalle possibilità di personalizzazione per i personaggi: non solo è presente una vera e propria fase di creazione attraverso la quale è possibile scegliere una delle sei classi di campioni disponibili (chierico, cacciatore, mago, brigante, stregone e guerriero) ognuna con una vocazione più dichiaratamente offensiva o difensiva che andrà sviluppata tramite alberi di talenti che conferiscono opportunità aggiuntive, come giocare un maggiore numero di carte durante una mano o peculiari bonus passivi.Abilità uniche che possono essere sfruttate durante le partite di volta in volta che verranno soddisfatti i necessari requisiti in risorse. Queste sono in tutto cinque: sangue, natura, diamante, rubino e zaffiro e, considerati anche i possibili abbinamenti tra razze e classi, ogni combinazione offre particolari vantaggi verso una precisa tipologia di carte piuttosto che un altra, influenzando direttamente le caratteristiche del deck che andremo a costruire. Inoltre il campione può essere equipaggiato con artefatti in grado di garantirgli ulteriori potenziamenti, che naturalmente cresceranno in efficacia al salire della loro rarità.

Innovazione e tradizioneGli elementi persistenti non si fermano ai soli personaggi, ma comprendono anche l’elemento base del gameplay: oltre naturalmente alla composizione del deck, che da 60 può essere espanso sino a 300 carte (e qui entrano in gioco le aste e i booster pack), ci sono anche cose decisamente originali: va sicuramente citata la feature che permette di incastonare gemme nelle carte offrendo un ulteriore livello di profondità e quella denominata Doppio Dorso tramite la quale, girando due volte la carta,  si possono visualizzare achievement al cui completamento si visualizza un ulteriore artwork per la stessa insieme a particolari badge, nonché visualizzare interessanti statistiche sul suo utilizzo.Altra caratteristica innovativa è quella legata all’evoluzione delle carte truppa, ovvero le creature attraverso le quali attaccheremo e ci difenderemo: ognuna è contrassegnata da tantissime caratteristiche peculiari, come la possibilità di rimischiarsi nel mazzo dopo essere stata utilizzata o quella di portare l’attacco nello stesso turno in cui viene schierata, con una differenziazione davvero notevole.Tutte queste novità sono insomma studiate per rinfrescare le tradizionali meccaniche dei TCG che HEX comunque riprende totalmente una volta scesi sul campo di battaglia in modo che la struttura portante del titolo risulti immediatamente familiare a tutti gli appassionati. Gestione e utilizzo delle carte in battaglia rispecchiano in buona sostanza i cardini del genere, cosa che vale anche per il design delle stesse: si è insomma cercato di dare una rimescolata a tutti quelli che sono gli elementi di contorno senza però andare a stravolgere la giocabilità. Questa mossa, oltre che saggia, è senz’altro azzeccata.Per concludere, qualche parola sul comparto tecnico: il titolo è giocabile su praticamente qualsiasi PC e Mac: artwork e design delle carte sono assolutamente eccellenti seppur sin troppo simili a Magic (tanto che Wizards of the Coast ha fatto causa a Cryptozoic…), con pure qualche spruzzo di steampunk che non guasta. Ottime anche le descrizioni (e potrebbe presto arrivare anche la localizzazione italiana) e il sonoro. Unica pecca forse risiede nelle animazioni delle carte che alcuni potrebbero trovare un po’ povere e nell’interfaccia un po’ spoglia. Ma si tratta di dettagli si quali è pacifico passare sopra.

– Valida infornata di elementi persistenti

– Grandissima varietà di carte e campioni

– Solida commmunity dedita al PvP

HEX ha l’indubbio merito di portare una bella ventata di novità nel genere dei trading card game issandosi come uno dei titoli più interessanti sia per chi già ne ha giocati a bizzeffe sia per chi invece vuole affacciarcisi per la prima volta. La ricchezza di feature e la cura dei dettagli dimostrano l’ampiezza del budget a disposizione degli sviluppatori così come i nuovi set di carte, che stanno venendo rilasciati con regolarità. Detto poi che si tratta di un free to play una volta che questo prodotto avrà il solido comparto PvE promesso entrerà di sicuro nell’olimpo dei migliori giochi di carte disponibili: attualmente la totale vocazione PvP di fatto ne limita il target ai soli amanti di tornei e duelli.