Recensione

Guilty Gear Isuka

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a cura di rspecial1

Dopo essere approdato su Playstation 2 qualche mese fa, anche sulla console Microsoft arriva uno dei picchiaduro in 2d più attesi dagli appassionati del genere. Arc System si è posta negli ultimi anni come vera leader del settore, visto anche il relativo ritiro della Capcom (che dopo lo spettacolare Street Fighter 3 3rd Strike ci propina solo conversioni di vecchi titoli) e la scarsa qualità dei prodotti di SNK-Playmore (che avendo le licenze migliori speriamo riesca a sfruttarle a dovere con la nuova scheda Atomiswave). Anche per questo la saga di Guilty Gear è riuscita a ritagliarsi una fetta di fan bella nutrita che ne attendeva solo un nuovo episodio. Da segnalar subito però che questo Isuka non è un sequel, ma uno spin-off realizzato per cercare di sfruttare al meglio le potenzialità multiplayer dei giochi di lotta ed il gioco online, che su Xbox trova la massima espressione possibile su console.

4 is megl che 2!Come i fan della serie sapranno bene, il titolo della Arc System ha sempre basato il proprio gameplay su combattimenti frenetici e spettacolari in cui la velocità dell’azione e la precisione nell’eseguire le combo o le mosse al momento giusto erano indispensabili. Ebbene. per questo Isuka le cose sono totalmente cambiate e ci ritroveremo con un titolo che cerca di mixare qualche novità con elementi presi in prestito da altri giochi del genere. Come prima cosa bisogna segnalare che non combatterete più uno contro uno durante i round, ma in scontri dove ci saranno sempre quattro personaggi su schermo, quindi potrete ritrovarvi a duellare contro tre persone o due…a seconda di chi vi sarà amico e chi no, con una variante che andrà ad innescare lotte da 2vs2, 3vs1 ecc. ecc. Un tale numero di guerrieri su schermo in contemporanea porta caos e sicuramente un certo “incasinamento” dei combattimenti. Proprio per cercare di ovviare a questa lacuna i programmatori hanno inserito la classica tecnica dei due piani (tipica della serie Fatal Fury della SNK) nella quale ogni combattimento avviene su due diverse zone in modo tale da non interferire tra essi. Altra novità aggiunta è quella del pulsante per girare il proprio personaggio di 180° in modo da non rimanere di schiena quando si subisce una combo e dare la possibilità di potersi girare immediatamente per contrattaccare o difendersi al meglio. Per il resto ci ritroveremo con le classiche mosse pieni di fireball e colpi energetici di vario tipo, anche se è stato tolto il colpo finale, peccato, e combo realizzabili tramite i vari slash di diversa potenza (ricordando che titolo è un picchiaduro alla Samurai Shodown e che quindi ognuno avrà una propria arma che spazzierà dalle classiche spade ad…altro). Analizzando il nuovo gameplay di Guilty Gear Isuka non si può che storcere il naso, visto che per un fan non sarà proprio come giocare ad un classico episodio della saga, non tanto per lo stravolgimento del gameplay dovuto alle novità inserite, ma per il cambiamento all’anima stessa della serie: inserire quattro lottatori insieme non è stato una brillante idea se pensate che l’azione di gioco diventa lenta, poco frenetica e con un uso eccessivo della tecnica di difesa. Il pulsante per girarsi inoltre non fa che rendere il titolo più macchinoso e lento rispetto al passato. Da segnalare poi che premere un pulsante per girarsi non è una cosa immediata nè tanto meno naturale, infatti sarà il principale motivo per cui morirete nelle prime partite di gioco…con la pratica tutto migliora però.

Nuovi arrivi…ma manca qualcuno.Per la realizzazione di questo spin-off sono stati creati nuovi personaggi, cosa molto gradita ma che viene bilanciata dall’assenza dei boss storici di Guilty Gear. Per cercare di rendere il gioco un po’ più customizzabile e quindi affascinante per il giocatore è stato inserito un Editor di colori con il quale potrete sbizzarrire la vostra fantasia, tutto ciò però solo per l’aspetto puramente estetico…Arc System però ha pensato a tutto, anche a modificare più concretamente i lottatori grazie all’introduzione del sistema Robo-Ky Factory. In questa “fabbrica” di personaggi avremo la possibilità di creare un personaggio tutto nostro, dotandolo delle mosse di attacco e di difesa che preferiremo, contromosse e prese varie; come in ogni tipo di gioco in cui si crea dal nulla un proprio “omino”, bisogna allenarlo e renderlo più forte, in modo tale che accresca le proprie abilità e diventi sempre più potente. Non essendo un gioco di ruolo, alla Sammy hanno pensato di imitare la Namco e di inserire all’interno del gioco un mini-game appositamente per questo scopo: il Boost Mode. In poche parole si tratta di un classicissimo picchiaduro a scorrimento alla Final Fight, nè più nè meno. Sprecando due parole su questa modalità si nota che, sebbene sia molto gradita, i limiti del gameplay del gioco emergono maggiormente, grazie a quel tasto per girarsi che renderà le cose molto più complicate e l’azione di gioco caotica.

Alta Risoluzione…Come da tradizione Sammy, ci troviamo anche in questo caso davanti ad uno dei picchiaduro graficamente più impressionanti per console. Cominciando dai personaggi non si può che rendere giustizia all’ottimo lavoro dei programmatori, che non solo hanno donato tutti i lottatori di ottimi colori ed animazioni fluide, ma anche di splendidi effetti speciali per le loro mosse e super colpi che renderanno ogni scontro uno spettacolo visivo senza pari. Unico appunto che stona leggermente con tutta la realizzazione tecnica sono le poche animazioni dei lottatori che, rispetto ad altri giochi del genere, risultano essere solo essenziali e che avrebbero potuto essere di maggior numero. Inutile soffermarsi sugli splendidi fondali di gioco, con ambientazioni bellissime ed evocative che sono state create grazie ad un accostamento dei colori decisamente azzeccato. Anche negli stages però sono presenti piccole imperfezioni, come le esigue animazioni in molti di essi che li fanno sembrare fin troppo statici. Il sonoro invece si difende molto bene, grazie ad effetti sonori ottimamente campionati ed una colonna sonora adrenalinica che fornisce al titolo un ritmo che si sposa perfettamente col genere.

– Realizzazione Tecnica

– Robo-Ky Factory

– Xbox Live

– Confusionario

7.2

Fare esperimenti nel campo videoludico è sempre una di quelle cose gradite e che ci fanno rendere conto che i programmatori cercano soluzioni nuove per i loro franchise, peccato per Arc System che il suo tentativo non sia riuscito perfettamente. Nonostante una realizzazione tecnica di tutto rispetto ed un sonoro composto da musiche bellissime, il punto dolente di Guilty Gear Isuka è proprio il suo gameplay. Nonostante le novità inserite infatti il titolo si discosta dalla serie a cui appartiene, proponendoci incontri lenti e basati troppo sulla difesa, aggiungeteci il tasto per girarsi che non digerirete mai ed avrete un picchiaduro dalle buone potenzialità, però inespresse. Il Live della console Microsoft è ben sfruttato ed aumenta la longevità del gioco che in questo modo si presenta maggiormente adatto per partite multigiocatore, l’unica pecca risiede nel trovare qualcuno su Xbox Live…purtroppo passerete molto tempo in attesa di trovare uno sfidante. Un gioco quindi consigliato ai fan ed agli amanti del genere che possono contare su qualcuno con cui giocare, visto che il single player è povero anche delle opzioni minime per dare un divertimento adeguato ai giocatori solitari.

Voto Recensione di Guilty Gear Isuka - Recensione


7.2