Anteprima

Guild Wars 2

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a cura di Pregianza

Nel mondo degli MMO c’è un solo dominatore, World of Warcraft. Questo titanico titolo è riuscito per anni a mantenere un quasi incontrastato dominio sul mercato, e la sua supremazia risulta ancor più impressionante se si considera la notevole validità di molti dei suoi avversari. Ora però il re potrebbe cadere. Per la prima volta la popolazione di Azeroth è calata, e molti giocatori iniziano a volere qualcosa di diverso, un’esperienza più fresca, un gioco che rompa gli schemi. Gli aspiranti al trono in arrivo sono parecchi ma il più promettente è senza dubbio Guild Wars 2, seguito di quello che forse è ancora oggi il miglior sfidante di mamma Blizzard. Abbiamo già parlato molto della nuova creatura di Arenanet sul nostro sito, ma le novità da svelare sono ancora molte, e per la Gamescom ci è stata promessa una dimostrazione di uno degli elementi più importanti per un videogame di questo tipo, il Player vs Player. Visto che siamo affamati quanto voi di novità riguardanti il mondo di Tyria, ci siamo buttati di testa nello stand NCsoft e abbiamo tentato di assorbire più informazioni possibili, ecco cosa abbiamo scoperto.

L’uomo tigre che lotta contro il maleA farci da cicerone nello stand Ncsoft c’era Matthew Moore, che ha cominciato la sessione con il nuovo spettacolare trailer del gioco, comparso da poco sulla rete. Dopo il filmato siamo partiti in quarta. Lo sviluppatore ci ha infatti spiegato che per la prima volta in una demo di Guild Wars 2 risultavano giocabili gli Asura e i Sylvari, ed era possibile affrontare la fase introduttiva dei Charr. Siamo quindi passati alla schermata di creazione del personaggio, finalmente sbloccata del tutto. Il livello di personalizzazione disponibile è davvero lodevole: si possono modificare nel dettaglio le fattezze del viso, è possibile scegliere tra più tipologie corporee (tutte muscolose e snelle purtroppo, il sogno di creare un Charr ladro obeso si è spezzato subito…), e ogni razza dispone di opzioni estetiche specifiche aggiuntive. I Sylvari ad esempio, in quanto uomini pianta, hanno rami e fogliame di vario tipo in testa al posto delle comuni capigliature. I Charr hanno corna di lunghezza variabile e pellicce ispirate ai felini terrestri, e così via. Possibile persino ricolorare immediatamente i propri abiti, e mantenere tutte le armature trovate in seguito di quel colore, modificabile durante il gioco con delle speciali tinte.Esplorate le opzioni a dovere, abbiamo creato un bel Charr ingegnere e ci siamo lanciati nell’avventura. Matthew ha istantaneamente precisato che, per la pelosa razza, la scelta della legione d’appartenenza durante la creazione del personaggio cambia profondamente la storia vissuta ingame. Il neonato tigrotto umanoide si è dunque auto-presentato con la solita cutscene, ed ha mosso i primi passi ad Ascalon, riconquistata dai Charr e molto cambiata rispetto a quanto visto nel primo Guild Wars. La situazione era piuttosto pericolosa, a causa di una lunga battaglia tra le legioni della nostra razza e i fantasmi che infestavano la zona. Nel giro di pochi minuti abbiamo potuto osservare una delle features meglio riuscite del gioco, ovvero lo sviluppo delle abilità tramite l’utilizzo delle armi e delle tecniche che le precedono. A forza di usare il moschetto, il nostro eroe ha imparato in poco tempo a sparare una rete immobilizzante. Il sistema è semplice, graduale, intuitivo ed aiuta ad impratichirsi con tutte le abilità durante lo sviluppo del personaggio. Per concludere la prima parte della demo, siamo entrati con un altro giocatore in una caverna, alla fine della quale ci siamo scontrati con il duca Baradyn, un enorme gigante di pietra posseduto da un antico spettro, dotato di svariate mosse. Lo scontro non era particolarmente difficile (anche perché la difficoltà dei nemici sale a seconda del numero di giocatori presenti, ed eravamo solo 2), ma era di certo d’effetto. Arenanet punta evidentemente a rendere indimenticabile l’avventura sin dai primi momenti, con continui combattimenti epici. A proposito di combattimenti epici, la dimostrazione successiva ha visto gli sviluppatori prendere il controllo di un Guardian Asura di alto livello e scontrarsi con Tequatl The Sunless, un “piccolo” drago marino. Diciamo piccolo tra virgolette perchè, anche se Matthew lo ha definito tale, il mostro era grande almeno quanto 6 elefanti. Non osiamo immaginare la scala di un drago “grande”. La battaglia è andata bene, ed è stata per certi versi simile a quella già vista con l’enorme dragone viola delle prime demo. Tequatl aveva parecchi trucchi in più tuttavia, tra cui la capacità di colare veleno su tutti coloro che gli stavano vicino. L’apparente facilità non ci ha disturbato, è presto per valutare il bilanciamento degli scontri e comunque gli elite events di massa sembrano già molto divertenti.

PvpiamociDopo il PVE, è giunto il momento del PVP. Molte le novità introdotte. Innanzitutto la scelta delle partite, che funziona a server come negli fps. Niente più code interminabili per combattere, semplicemente una lista da cui scegliere per buttarsi nella mischia. La mossa è stata fatta per eliminare le attese e permettere ai giocatori di godersi al massimo il multiplayer competitivo scegliendo i server preferiti. Buona idea, che per ora sembra funzionare in modo eccelso. Si spera regga altrettanto bene al momento dell’uscita. La modalità mostrata era il Conquest Mode, una tipica partita di “conquista”, con l’aggiunta di zone strategiche di grande importanza e di edifici distruttibili. Per farvi un esempio delle possibilità: nella mappa provata erano presenti delle catapulte, con cui era possibile distruggere il muro principale di una grossa chiesa, contenente uno degli obiettivi da controllare. La chiesa normalmente è una zona chiusa facilmente difendibile da qualunque ranged class ma, se le mura vengono distrutte, chiunque si trovi all’interno può venir facilmente bersagliato dalla distanza. Il bello è che anche le catapulte di entrambe le squadre possono venir distrutte, creando così un ulteriore svantaggio durante la partita. Sono extra molto ben congegnati che potrebbero rendere il PVP di Guild Wars 2 persino più assuefacente di quanto lo fosse nel predecessore. Le abilità di movimento e gli spettacolari poteri delle varie classi poi rendono ogni scontro uno show con effetti speciali superlativi. Solo un problema: l’unico mode mostrato era il conquest, e pare che sarà per un po’ anche l’unico disponibile… Amanti dell’arena, dovrete attendere un pochino prima di godervi un bel massacro virtuale a Tyria.Già che eravamo in ballo, abbiamo espresso i nostri dubbi riguardanti i contenuti di alto livello. Avevamo notato che nel trailer mostrato in passato, il team era strutturato in un sistema ruolistico simile ai GDR classici e volevamo inoltre sapere se gli elite events avessero sostituito le istanze per 10 o più persone. Per fortuna gli sviluppatori hanno chiarito subito che gli elite events non sono sostitutivi delle istanze, ma non hanno potuto annunciare niente di concreto a riguardo di dungeon per gruppi numerosi. Non ancora. Per quanto riguarda i ruoli, Moore ci ha spiegato subito che l’obiettivo di Arenanet era permettere ad ogni classe di fare tutto (e possiamo confermare che gli è riuscito benone). Ovviamente quando si tratta di contenuti avanzati, i team scelgono build e ruoli sinergici tra loro per facilitarsi la vita, è inevitabile.
Gli Asura non sono gnomi-cane. Sono gnomi-coniglioLo abbiamo detto in passato, ma non ci stancheremo mai di ripeterlo. Guild Wars 2 ha un aspetto mozzafiato. La direzione artistica ha fatto un lavoro stupendo, ed ogni ambientazione ha un carisma ed una cura nei dettagli inverosimile. Anche i personaggi non scherzano per niente e vantano animazioni uniche. I Sylvari si muovono con grazia eterea, i Charr avanzano come carri armati incacchiati, gli Asura barcollano quando usano armi particolarmente pesanti e invece di rotolare in schivata saltellano come conigli. Si vede che gli sviluppatori hanno messo l’anima nel creare il loro mondo di gioco. Un mondo splendido e pulsante, tutto da esplorare.

– Qualità elevatissima

– Ottima personalizzazione dei personaggi

– PvP e PvE molto divertenti

Indovinate un po’? Guild Wars 2 ha fatto ancora un figurone. Certo, ce lo aspettiamo sempre, ma ravvivare l’interesse ad ogni conferenza non è impresa da tutti, e i ragazzi di Arenanet non falliscono mai nel farlo, svelando ogni volta novità sugose. Di chicche da scoprire però ce ne sono ancora tantissime, e potete star certi che non ci faremo scappare nemmeno una news in futuro. Vogliamo esser super preparati per goderci il viaggio a Tyria quando sarà il momento.