Guerre Spaziali fra Droni

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a cura di Matteo Bussani

Durante il mese di luglio, siamo stati chiamati a Bruxelles per conto di Propel, azienda leader nella produzione di APR, per assistere alla presentazione della loro nuova linea di droni che farà sicuramente la gioia degli appassionati più hardcore di Star Wars. Nonostante l’amore per il brand si sia mantenuto solido nel corso del tempo, anche ad anni dall’uscita dell’ultimo film, è sicuramente fuori da ogni discussione che l’arrivo della nuova trilogia e degli spin-off abbia riacceso la fiamma dell’interesse. Gadget, action-figure, videogiochi, sono solo alcuni degli ambiti in cui si sono palesate le mire espansionistiche di Disney, oramai unica detentrice del marchio.
La guerra dei droniAnche per quanto riguarda i droni ci sono state delle volontà di portare sul mercato prodotti brandizzati, in grado di mettere nelle mani del pubblico Millenium Falcon “realmente volanti”, solo per citarvene un esempio, i quali però non sono riusciti a incarnare completamente l’idea delle Guerre Stellari, che sono fatte sì di traversate spaziali, ma che ancora bellicamente non avevano trovato una loro possibile applicazione. Questo è dunque il punto in cui si inserisce la nuova linea di droni di Propel che, pur essendo già stata presentata in passato, è stata rielaborata nell’ultimo anno per raggiungere la sua versione definitiva.
Piccoli droni, grande Tecnologia
I droni di questa linea sono 3: un X-Wing, un Tie Fighter e uno speeder. Al contrario di quanto siamo stati abituati a vedere nel corso del tempo, hanno le ali al di sotto dello scafo, e funzionano secondo le teorie della propulsione. Sono molto piccoli (la larghezza non supera i 13cm) e leggeri, di un materiale plastico resistente ma flessibile e non mancano dettagli nella lavorazione, che li rendono molto bello a vedersi. La velocità di punta è di 57km/h e vanno da 0-48 in circa 3 secondi, per una durata della batteria di 6-8 minuti a fronte di un tempo di ricarica di 40 minuti circa.
Valori un po’ atipici, ma che giustificano quello che di qui a poche righe andremo a spiegarvi, ovvero che sono droni che servono principalmente per giocare a “Star Wars”. 
All’interno  di questi piccoli ritrovati tecnologici è stata infatti inserita una componentistica tecnica di tutto rispetto, comprensiva di infrarossi (oppure in via opzionale laser) e sistemi di comunicazione wi-fi e li-fi, che possono interagire fra loro. Ciò, tramite l’utilizzo dell’app scaricabile, permette sia di sparare virtualmente sui droni avversari, che segneranno il punteggio in tempo reale sui rispettivi device, e farà sì che dopo un tot di colpi, il drone virtualmente danneggiato interrompa la sua corsa. 
Una nuova disciplina sportiva all’orizzonte?
Un mix che, nell’arena allestita per l’occasione all’evento, ha dimostrato la sua potenziale spettacolarità, e che in futuro con una ricerca costante su queste tecnologie, potrebbe ritrovare un riscontro sportivo. Purtroppo per poter accedere a questo tipo di utilizzo, ci vogliono sicuramente un numero di persone importante, tutte in possesso del drone e con un numero di pezzi di ricambio e batterie tale da permettere una sessione più lunga dei sei minuti promessi dall’autonomia del mezzo: un insieme di aspetti che mal si incastrano con gran parte delle realtà locali e con la diffusione della cultura dei droni del Bel Paese. Per non parlar del prezzo che, fissato a 239,00€, è giustificato dalla qualità del prodotto, ma non da queste prospettive di utilizzo.
 
Dal reale al virtuale
All’interno della scatola, tra l’altro ottimamente realizzata con tanto di luci e sonoro all’apertura, sarà ovviamente presente il radiocomando. Questo oltre a permetterci di manovrare il drone, grazie all’infinita connettività di cui dispone, può collegarsi all’APP, al cui interno troveremo dei livelli tutorial e delle missioni da completare, per prendere confidenza con il velivolo.
Insospettatamente abbiamo trovato un motore di gioco con una fisica curata, che ci ha permesso di apprendere le basi del volo senza rischiare di far danni con la controparte reale del prodotto.

– un buon punto d’incontro tra realtà e finzione

– tecnologicamente avanzatissimi

L’evento di Bruxelles ci ha portato a scoprire un nuovo modo completamente ludico di intendere i droni. Il mondo di Star Wars è sicuramente un ottimo punto di partenza per spingere questa nuova linea di prodotti di Propel, che seppur tecnologicamente matura richiede davvero sacrificio e dedizione di un intero gruppo di giocatori per riuscire a tirar fuori il suo vero potenziale. La direzione intrapresa non è infatti di quelle classiche e dimostra il coraggio dell’azienda di esplorare terreni insondati e speriamo che questo reciproco coinvolgimento di gioco reale e virtuale possa trovare altrettanti numerosi e sani punti d’incontro.