Recensione

Gravity Rush

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a cura di rspecial1

Una delle caratteristiche che accomuna i giocatori di mezzo mondo, è la richiesta costante alle software house di titoli nuovi e originali, di qualcosa che esuli dagli schemi e possa, in qualche modo, risvegliare antiche emozioni ludiche non legate a franchise già esistenti. Per i mille motivi economici che avvolgono il mercato, ormai è rarissimo vedere un produttore stanziare soldi per progetti simili, anche perchè spesso finiscono nella nicchia e con ben pochi consensi commerciali. Sony non ha voluto fare orecchie da mercante e, visto che il suo nuovo gioiellino portatile è tacciato di avere troppi porting diretti da home console, ha realizzato ciò che tutti chiedevano. Senza girarci troppo intorno è palese come Gravity Rush non sia solo il miglior titolo, al momento, per PSVita, ma possa essere annoverato tra quei pochi videogiochi che meritano l’acronimo di capolavori. Andiamo quindi a vedere cosa è scaturito dalla mente di Keiichirō Toyama, il creatore di Silent Hill che, ancora una volta, ha lasciato il segno.

Una città sospesa nel vuotoLa nostra avventura si svolgerà nella città di Hekseville, enorme, dall’architettura raffinata e con la peculiarità di essere sospesa nel vuoto. Questo particolare agglomerato urbano è spesso minacciato da un’entità misteriosa che di tanto in tanto gli scaglierà contro i Nevi, strane creature poco amichevoli. La nostra protagonista è Kat, una giovane ragazza dai poteri che le permettono di alterare la gravità che si risveglierà senza alcun ricordo del suo passato insieme a un misterioso gatto nero. La storia si presenterà al giocatore sotto forma di capitoli, da sbloccare portando a termine determinate missioni di gioco, dandoci pian piano tutti i retroscena sulla nostra protagonista e non solo, visto i colpi di scena e la grande curiosità che il famoso scrittore Naoko Sato, già autore di Siren e del primo Silent Hill, ha debitamente studiato per tenerci incollati a PSVita.La peculiarità di Gravity Rush è che si tratta a tutti gli effetti di un free-roaming nel quale potremo gironzolare senza meta per il semplice gusto di visionare la città o “perder tempo”. Durante il nostro girovagare, sparse nelle piazze o nei vicoli troveremo delle icone rosse che ci daranno l’accesso alle missioni che man mano sbloccheranno la storia principale. Oltre a queste, potremo anche dilettarci in missioni Sfida. Non appena inizieremo il gioco partirà un tutorial che ci spiegherà brevemente la semplicità e l’immediatezza del gameplay con un sistema di combattimento che permette a Kat di alterare la gravità fluttuando in aria e raggiungendo zone altrimenti inaccessibili normalmente. Sarà possibile utilizzare sia il touchscreen della console che i tasti tradizionali, non dimenticando che il gioco inizialmente era nato per Playstation 3.La nostra eroina avrà dalla sua il potere di decidere in quale zona lanciarsi, siano essi tetti o muri sottosopra: ci sarà concesso letteralmente di raggiungere ogni zona della città. Il potere della nostra eroina non sarà però illimitato, una barra ne determinerà la durata e dovremo tenerla costantemente sott’occhio per evitare di ritrovarci in aria e precipitare nel vuoto. Lungo tutta la città troveremo, inoltre, vari tipi di gemme che serviranno per aumentare la durata dei poteri di Kat passando dalla potenza dei suoi attacchi, al livello di salute. Una cosa fondamentale è rappresentata dall’incremento del tempo a disposizione per sfruttare il potere gravitazionale. Sarà molto importante utilizzare le gemme per poter proseguire nelle missioni avanzate della storia, che ci metterà di fronte non soltanto Nevi di vario genere ma anche boss particolarmente grandi e cattivi. A tal proposito i programmatori di Sony hanno ideato un sistema di combattimento decisamente semplice ma efficace, dando alla protagonista la possibilità di sferrare una combo con il quadrato o un potente calcio mentre utilizzerà il potere gravitazionale. La cosa importante sarà sempre evitare gli attacchi nemici e colpirli nei punti deboli visibili. A disposizione Kat avrà anche tre colpi speciali particolarmente potenti, ma tutti a carica ed efficaci solo contro alcuni nemici. In generale, al di là della poca varietà del comparto di mosse disponibili, tutti i combattimenti sono sempre divertenti ed entusiasmanti, inseriti in un giusto contesto che non ne abusa affatto dando al giocatore l’impressione che non siano l’elemento centrale dell’avventura.

Catturati da un nuovo mondoLa storia del gioco non sarà il solo motore di Gravity Rush: all’interno della metropoli infatti potremo parlare con alcuni cittadini e iniziare delle sfide o missioni secondarie di vario genere, che possono andare dal raccogliere un determinato numero di gemme entro un tempo limite, all’eliminazione di numerosi Nevi. Queste, pur essendo un po’ ripetitive, non saranno affatto semplici e richiederanno una grande padronanza dei controlli e precisione nel muovere Kat in tutto l’ambiente di gioco. Da non dimenticare, inoltre, che le gemme saranno sparse per tutta la metropoli e raccoglierle tutte ci porterà ad esplorare ogni centimetro della città sospesa. La possibilità di crearsi una propria “casa”, inoltre, sfrutterà un potere secondario di Kat, ovvero quello di trasportare oggetti all’interno di un campo antigravitazionale. Inutile dire che questo potere lo useremo spesso e volentieri sui cittadini, anche solo per vederli precipitare rovinosamente dandoci l’idea del grande divertimento e libertà che il gioco riesce a effondere. Tantissime volte ci ritroveremo a esplorare la città ignorando la nostra missione, magari colpiti da una particolare architettura o da una serie di gemme che ci condurrà altrove. Sebbene gli sviluppatori abbiano inserito dei “teletrasporti” che permettono di viaggiare agevolmente e velocemente grazie alle tubature della città, si preferirà sempre viaggiare usando i propri poteri tanto è divertente e coinvolgente anche questa semplicissima operazione.In un sistema di gioco semplice e così attraente, trovare delle sbavature non è facile, fermo restando che la trama ci porterà a giocare le quindici/sedici ore di gioco necessarie quasi tutte d’un fiato e facendoci rammaricare una volta terminato il gioco, anche se non mancheranno le sorprese.

Una pennellata artistica inconfondibileIl comparto tecnico di Gravity Rush è senza dubbio il migliore visto su PSVita, sebbene si tratti di uno stile artistico in puro cel-shading e lontano dal realismo di un Uncharted, la fluidità e ricchezza di dettagli farà la differenza. Descrivere Hekseville non è semplice, essendo davvero realizzata ad arte, con strutture bellissime ed evocative ed una ricchezza di dettagli che ci farà apprezzare ogni nuovo angolo scoperto dal nostro girovagare. Il meglio di sè, però, lo danno le animazioni: il gattino che ci accompagnerà, Kat e tutti i personaggi sono animati con una fluidità e particolarità uniche. Sembra davvero d’interagire con un anime, tanto sembrano vivi i cittadini, i Nevi e senza dimenticare i boss. I tocchi di classe, però, non possono mancare in un capolavoro: ecco che anche le semplici sezioni d’intermezzo sono state realizzate sotto forma di vignette interattive che ci faranno giocare con i giroscopi di PSVita per girarle e rigirarle. La voglia di giocare che riesce a trasmettere il gioco è davvero notevole e, al di là della storia, delle sfide e dell’esplorazione, muoversi usando i poteri gravitazionali sarà talmente bello che il gioco potrebbe essere costituito solo da quell’elemento per renderlo già imperdibile. Le musiche poi non possono che adattarsi perfettamente a tutto il resto, come i vari effetti sonori e schiamazzi che sentiremo fare ai personaggi, senza contare che, fermandoci, potremo ascoltare la città vivere grazie a ogni piccolo rumore di sottofondo. L’unico vero difetto tecnico è da riscontrarsi a dei caricamenti particolarmente lunghi per una versione digitale quale quella testata ma, tralasciando questo aspetto, c’è solo da elogiare il lavoro svolto da Sony sia per la realizzazione che per il level design.

– Trama coinvolgente

– Gameplay originale e divertente

– Tutto il gioco è appassionante

– Level design fantastico

– Comparto tecnico eccellente

– Lunghi caricamenti

9.0

Se avete PSVita dovete comprare Gravity Rush, se non avete PSVita è il caso che la compriate per giocare al titolo di Toyama. In qualunque caso questo prodotto rappresenta quella boccata di aria fresca e tanto desiderata che tutti i giocatori hanno sempre chiesto e desiderato, un titolo che si adatta a tutti e che riuscirà a catturare l’interesse di ogni giocatore che sappia, in cuor suo, che questo mercato non è fatto solo da giochi di guerra o prodotti commerciali. Siamo di fronte ad una perla artistica che rappresenta una vera e propria esperienza per PSVita, un gioco che non può passare inosservato ad un videogiocatore degno di questo nome e dev’essere ricordato a lungo per capire l’essenza dei videogiochi e il perché è importante per il bene del mercato che Gravity Rush abbia il giusto e meritato riconoscimento.

Voto Recensione di Gravity Rush - Recensione


9