Anteprima

Gravel

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a cura di Matteo Bussani

Ad attenderci a Londra, oltre al già annunciato MXGP3 di cui trovate l’anteprima a questo link, abbiamo avuto modo di vedere Gravel.Per chi si fosse perso il recentissimo annuncio, il gioco è un titolo arcade dedicato alle corse offroad, che catapulta il giocatore ai quattro lati del mondo, per fargli assaporare il gusto le avversità della guida nella natura selvaggia. Il passaggio ad Unreal Engine è stato infatti troppo ghiotto per lasciarlo relegato al solo mondo delle moto e, con le risorse oramai in possesso della software house milanese, si è colta la palla al balzo per lavorare anche sul mondo delle quattro ruote.

Qualche nozione di più su Gravel
Gravel è un titolo che si annuncia come il più estremo dei giochi off-road, con un sacco di modalità e con un piglio meno simulativo e più vicino alle sensazioni dei videogiochi di guida degli anni ’90, Sega rally per citarne uno. Ci saranno anche diverse ambientazioni, realizzate come macro aree, avvantaggiandosi dei tool molto potenti che Unreal Engine mette a disposizione. Dandovi un piccolo assaggio del lavoro degli sviluppatori, essi possono recuperare delle mappe satellitari e con esse automaticamente generare l’ambiente di gioco. A partire da quella base i game designer hanno tutti gli strumenti per creare i tracciati e le logiche che ci stanno dietro, una volta terminato il compito si passa il risultato ai grafici che si metteranno ad arricchire la mappa per renderla ancora più accattivante.Esattamente come in MXGP 3, il gioco avrà accesso a importanti miglioramenti tecnici come il sistema di meteo variabile, il motore grave per l’audio realizzato tramite granular synthesis e una fisica realistica di terreno e contenuti. Viene da sè constatare la volontà nel mostrare le nuove dinamiche della fisica di gioco, finalmente esaltate dall’Unreal Engine 4.La campagna sarà la modalità principe del titolo, strutturata sotto forma di grande torneo per decretare il miglior pilota off-road di sempre. Attorno ad essa troveremo tanti elementi che faranno da cornice alle gare, come pubblicità pensate ad hoc, palinsesti radiotelevisivi paralleli (GravelTV) che racconteranno le vicende del campionato e così via.
Le competizioni vantano diverse tipologie di gara, dal Cross-country allo Speed Cross, passando per Wild Rush e Stadium Circuit, insomma davvero una varietà lodevole che potrà andare a caratterizzare questa nuova IP di Milestone. Esse sono fruibili in modalità Free Race o online, rendendo possibile giocare con altri amici anch’essi in possesso del gioco. In totale sono state annunciate più di una cinquantina di ore di gameplay, con 4 grandi macro aree prese dai posti più selvaggi sul pianeta, 50+ veicoli e 200 eventi carriera.
La nostra provaTerminata la prima parte di presentazione ci siamo tuffati sul controller per provare la build disponibile che prevedeva una sola competizione, Wild Rush (lap race), all’interno di una sola mappa, Blue Paradise – Pacific Ocean. Il garage disponibile prevedeva sei veicoli tra cui: Trophy Truck, Chevrolet Hummer H3, Chevrolet Silverado CK1500, Subaru Impreza WRX Sti 2015, Toyota Celica GTFour, BMW X3 CC.Subito in gara ci siamo resi conto del feeling arcade del gioco, soprattutto grazie alla leggerezza sul tracciato dei veicoli più pesanti, che inanellavano derapate di cinquanta metri da una parte all’altra del circuito senza grossi problemi. Nonostante ciò è stata facilmente comprensibile la differenza tra i vari veicoli, a testimonianza del buon lavoro realizzato dalla fisica del nuovo Unreal Engine 4.Anche in questo caso i tracciati segnati dai battistrada rimarranno inscritti nel circuito che, alla passata successiva, manterrà inalterato il suo stato. Le auto durante la gara si ricopriranno dei detriti lanciati dalle proprie ruote o da quelle dei veicoli davanti a loro e qualunque colpo andrà a rovinare l’auto, con un sistema di danni sufficientemente dettagliato e preciso.Tecnicamente il gioco non punta a ridefinire il genere, ma si inserisce bene nella roadmap di Milestone verso il pieno controllo e dominio di un Engine che, lato giochi di corse, deve ancora ampiamente mostrare le proprie capacità e che ora punta a stabilire le solide basi della fisica di guida per gli anni a venire. L’intelligenza artificiale dei concorrenti era molto basilare, ma sappiamo che ci stanno lavorando intensamente, per cui aspettiamo una build futura per vedere l’avanzamento dei lavori. 

– Tanti contenuti

– Meteo variabile

– Sistema di guida old-style

Gravel è un gioco che, allo stato attuale, non trova un competitor diretto a cui fare concorrenza. L’idea di gareggiare off-road con un gameplay che possa rievocare le sensazioni dei precursori del genere ci è sembrata molto interessante.L’occasione poi del passaggio di Engine può essere davvero il momento giusto per iniziare a provare ad andare fuori dal seminato dei giochi su licenza. La mole di contenuti sembra veramente importante, ma bisogna capire esattamente come riuscirà il gioco a renderli veramente appetibili per l’appassionato di corse. Di certo l’ambientazione che pervade il gioco anche durante i caricamenti e gli elementi di contorno della campagna con pubblicità e trasmissioni televisive sono un buon modo per coinvolgere il giocatore, ma solo quest’estate scopriremo la qualità della realizzazione definitiva di questo gioco. Nel frattempo rimanete sulle nostre pagine per tutti gli aggiornamenti.