Anteprima

Grass Simulator

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a cura di Francesco Ursino

”L’erba ti fa male se la fumi senza stile” cantavano i Baustelle in un brano di qualche tempo fa, e questa frase sembra tornare utile per introdurre Grass Simulator, visto che il titolo in early access in questione sembra essere proprio il parto della fantasia, diciamo così, un po’ deviata dello sviluppatore Daniel Davies; i più pragmatici, alternativamente, potrebbero pensare si tratti semplicemente di una nuova furbata, che cerca di cavalcare l’onda dei vari simulatori di stramberie assortite che vede in Goat Simulator uno dei suoi punti più alti (o bassi, a seconda dei punti di vista). In ogni caso, cosa mai potrebbe regalare ai giocatori un gioco che si fregia del titolo di simulatore di erba next-gen? Vediamo di scoprirlo.

Perché in una simulazione d’erba si spara a delle mucche esplosive?E’ giusto ribadire come la versione del gioco attualmente disponibile su Steam a € 9,99 sia la 0.1.4, quindi del tutto inadeguata per poter esprimere un giudizio finale ma, in quanto commercializzata a un prezzo non poi così economico, in ogni caso degna in teoria di essere presa in considerazione.Per essere ancora in early access, il prodotto offre almeno dal punto di vista quantitativo un discreto numero di soluzioni: la prima e più corposa opzione è rappresentata dalla modalità Classica, in cui il giocatore andrà a impersonare Garry Rambler, mercenario riuscito a scappare dall’inferno e ora intrappolato in un purgatorio costituito da prati verdi e…un sacco di mucche. Senza un filo logico particolare, infatti, il nostro dovrà vendicarsi contro questi stessi animali responsabili, in qualche modo oscuro, dell’uccisione della sua famiglia. Non si capisce perché in un gioco che dovrebbe essere una simulazione di erba si passi il tempo a sparare a delle mucche, ma tant’è.Lasciando stare le considerazioni sulla trama, se così si può chiamare la vendetta di un uomo verso mandrie di bovini, c’è da dire che attualmente questa modalità non è altro che un continuo camminare e sparare a mucche inermi, che dopo essere state colpite ripetutamente con varie armi da fuoco esploderanno allegramente. La longevità di questa opzione di gioco, va da sé, si attesta sì e no su pochi minuti, passati i quali si vorrà cambiare e passare alle altre modalità offerte. La prima delle alternative è chiamata Dubstep e, come il nome suggerisce, vedrà le stesse mucche macchiatesi dell’efferato omicidio della famiglia Rambler ballare al ritmo di musica elettronica. Dopo il primo iniziale smarrimento, il giocatore realizzerà che l’unica cosa possibile fare attualmente in questa modalità è starsene lì a guardare delle mucche girare su se stesse, librarsi in aria e via di questo passo.

Le mucche fanno muu, ma una fa…Passato qualche altro minuto nella modalità Dubstep (giusto il tempo di capire che non si può effettivamente fare niente tranne che camminare), verrà voglia di chiudere tutto e passare alla terza opzione, chiamata Range. In questo ambiente il giocatore potrà sostanzialmente fare pratica di tiro con le stesse armi a disposizione nella modalità classica, andando a sparare a dei bersagli. In teoria si tratta dello stesso identico gameplay da FPS spicciolo della prima opzione di gioco, se non fosse che al posto dei dannati bovini assassini saranno presenti delle sagome inermi. In pratica, la nostra prova di questa modalità è stata ancora meno soddisfacente di quelle precedenti, perché per molto tempo siamo stati impossibilitati a muoverci; il trucco, in questo caso, è muovere per prima cosa il mouse: se infatti si va a premere un qualsiasi tasto sulla tastiera prima di spostare il puntatore, il giocatore rimarrà inesorabilmente bloccato e impossibilitato a continuare.L’attuale versione di Grass Simulator, però, si immortala definitivamente grazie alla modalità Grass: scegliendo questa opzione, infatti, si potrà prendere parte al miracolo della crescita dei ciuffetti d’erba (rigorosamente rappresentati attraverso sprite bidimensionali) che popolano un prato, con tanto di ciclo giorno/notte. Anche qui, il giocatore non potrà fare sostanzialmente nulla, se non guardare crescere l’erba e ascoltare il motivetto orientaleggiante di sottofondo.

Trattori Palmizio: “Meno c’è, meno si rompe”Al momento dunque, con Grass Simulator si può fare ben poco, visto che tutto quello che il gioco offre è un’esperienza da FPS assolutamente anonima e senza un senso preciso. Per completezza di analisi, in ogni caso, è giusto soffermarsi un attimo sull’aspetto tecnico del gioco, ricordando che lo stesso titolo, creato dal solo Davies, è  in una fase di sviluppo iniziale.Basato su Unity, il gioco offre una rappresentazione veramente spartana di tutti gli elementi di gioco presenti su schermo. Evidentemente quello che si ha davanti agli occhi è una realizzazione indietro di parecchi anni, con pochissimi elementi da salvare anche se si trattasse di un gioco mobile. Considerato lo stato dello sviluppo, se non altro bisogna concedere una sorte di attenuante generica, e sperare in una crescita di una certa importanza anche in questo ambito.Se non altro piacevoli, invece, le musichette che accompagnano le varie modalità di gioco, in special modo quella del menù iniziale.

– La speranza è che i prossimi update possano dare un qualche senso al progetto

La questione del giudizio, seppur parziale, di Grass Simulator include in senso più ampio la valutazione di tutti i titoli di questo tipo, che sempre più spesso somigliano a uno scherzo a cui si ride alla prima volta, si fa spallucce alla seconda, e si glissa con un “meh” alla terza. Per onestà intellettuale dobbiamo dire come spendere dieci euro per il titolo in questione, al momento, sarebbe un atto di autolesionismo peraltro privo di un qualsiasi valore eroico. Tanto varrebbe, a questo punto, andare a vedere una partita della squadra che odiate di più al mondo, o comprare un biglietto per vedere un film che già sapete di odiare. La sensazione che si sia tirata troppo la corda, questa volta, è evidente e sinceramente anche un po’ fastidiosa, e sostanzialmente si basa sulla mancata azione di filtro di Steam Greenlight che consente anche a titoli del genere di approdare sullo store Valve.

In ogni caso, in futuro saremo felici di essere smentiti: in fin dei conti il titolo è in early access e potrebbe anche crescere, considerato che è già previsto un update che dovrebbe aggiungere il multiplayer. Semplicemente, però, per ora statene alla larga.