Anteprima

Grand Theft Auto: The Ballad Of Gay Tony

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a cura di Mugo

Proprio per la sua natura a base di free-roaming e sandbox quello di GTA IV è uno degli universi ludici dal più ampio spettro di possibilità, Liberty City è infatti una città dall’immenso capitale umano che permette l’intrecciarsi di innumerevoli storie diverse proprio come accade nelle metropoli reali. Tra queste Rockstar North ne ha scelte alcune da raccontare ai giocatori, la prima, quella di Niko Bellic, è stata il biglietto da visita di uno dei titoli più acclamati di questa generazione di console; a questa sono seguite poi le peripezie di Johnny Klebitz, che hanno introdotto delle meccaniche di gestione della squadra inedite rispetto al gioco principale, ed in in ultimo ci prepariamo a scaricare (in esclusiva via Xbox Live) il terzo capitolo dedicato a Liberty City che promette di fornire un altro punto di vista unico. 2K, il distributore dei prodotti Rockstar, ci ha invitati nei suoi uffici per una prova approfondita di cosa potremo trovare in Grand Theft Auto: The Ballad of Gay Tony, prova che ci ha permesso di ritrovare alcune caratteristiche della fortunata serie che erano passate un po’ in secondo piano ultimamente a partire dalla parola d’ordine del titolo: azione estrema.

My name is Tony, Gay TonyIn effetti no, Gay Tony non è il vero nome del personaggio attorno al quale ruotano le vicende di quest’ultima espansione, bensì un soprannome affibbiatogli date le sue preferenze sessuali e soprattutto il suo modo di presentarsi agli altri. In pieno stile Rockstar Gay Tony è un personaggio ottimamente caratterizzato ed estremizzato risultando quindi decisamente divertente anche se, come ogni volta, ci potrebbe essere qualcuno urtato da questa rappresentazione un po’ sopra le righe. I giocatori però non saranno chiamati ad impersonare il Tony (a proposito, il vero nome è Anthony Prince) del titolo, si prenderà invece il controllo di Luis Fernando Lopez, un sudamericano dedito a tutti i lavoretti più sporchi per mettere fuori gioco i concorrenti di Tony nella corsa per diventare il re dell’intrattenimento in città.Come dicevamo qualche riga sopra questi “lavoretti” saranno caratterizzati da un’impronta decisamente spettacolare e caciarona: in una delle missioni provate venivamo assoldati da un ricco ed estroso arabo con la fissa per il possesso di oggetti particolari tra i quali doveva entrare assolutamente un vagone della metropolitana. Il modo più semplice per appropriarsene, almeno secondo lui, è stato l’arrembare un treno in corsa saltandovi sopra da un ponte, avanzare sul tetto del convoglio fino a raggiungere il veicolo in testa per poi sganciarlo e permetterne il trasporto via elicottero. Ovviamente tutto il trambusto non ha lasciato indifferenti le autorità che si sono prodigate con zelo per ostacolare l’operazione illecita mandando sul posto decine di elicotteri della polizia ed anche un paio di elicotteri da guerra, tutti ovviamente da abbattere dal tetto del treno in corsa in un fiorire di esplosioni decisamente spettacolari. Sempre dello stesso sapore un’altra missione provata nella quale il facoltoso mediorientale di cui sopra si incaponiva nel voler possedere l’elicottero di un ricco oligarca russo. Il velivolo in questione era tenuto su di un piccolo eliporto a bordo dello yacht dello slavo, ci siamo quindi dovuti infiltrare nell’imbarcazione per rubarlo ed utilizzarlo per affondare lo yacht a colpi di missili e mitragliatrici. Alla distruzione è seguita la fuga terminata sul tetto di un alto grattacielo dal quale lanciarsi con un piccolo paracadute per atterrare sul tetto di un camion e far perdere così le proprie tracce. L’incredibile successione di eventi in una missione sola (il furto di un elicottero, l’affondamento di un lussuoso yacht, l’ inseguimento delle scialuppe superstiti ed il tuffo dalla sommità di un grattacielo con atterraggio su un veicolo in movimento) rende l’idea di come si sia voluto puntare su attività che non sfigurerebbero nei più estremi film d’azione, ma pone anche il problema del livello di difficoltà: il rischio di frustrare il giocatore punendolo con il fallimento nel caso mancasse l’atterraggio finale sul camion dev’essere stata una possibilità presa in considerazione dagli sviluppatori e fugata con l’inserimento di diversi livelli di completamento per la stessa missione. Per il successo infatti non sarà indispensabile riuscire in tutte le attività richieste (anche se ovviamente quelle fondamentali dovranno essere eseguite con profitto), lo sarà invece nel caso si mirasse a completare al cento per cento l’intero gioco.

Liberty City dall’altoButtarsi dall’alto di un grattacielo con un paracadute in un videogioco richiede degli accorgimenti tecnici fondamentali per la riuscita dell’operazione: il frame-rate dev’essere stabile ed in grado di non soffrire dei poligoni che vengono lanciati contro lo schermo dalla velocità di caduta e non ci dev’essere pop-up perché vedere l’obbiettivo all’ultimo momento può costringere il giocatore a manovre impossibili. Questo gli sviluppatori lo sanno ed hanno deciso di concretizzarlo in un sensibile miglioramento del motore grafico: ora l’orizzonte sarà decisamente più vasto (permettendo di godere di una vista mozzafiato dalle posizioni più alte), il pop-up sarà diminuito ed il frame-rate ci è parso più stabile, certo non abbiamo assistito ad uno stravolgimento completo, ma il lavoro svolto ci è parso decisamente buono. Di tutte queste accortezze sul piano grafico ha beneficiato anche la nuova attività disponibile, il base jumping: questo sport estremo consiste nel lanciarsi nel vuoto da varie postazioni artificiali e non aprendo il paracadute dopo poco per evitare il peggio. In Ballad Of Gay Tony saranno disponibili diverse postazioni (dai grattacieli al lancio da elicotteri) dove recarsi, recuperare il paracadute e tuffarsi a picco godendo quindi dei vari miglioramenti tecnici apportati che garantiscono dei tuffi fluidi ed emozionanti. Quest’attività va ad inserirsi nei molti extra a cui ormai ci ha abituati la serie che aumentano non di poco la già ragguardevole longevità stimata in quindici ore circa con le sole missioni principali. Un’altra novità riguarda l’uscita nei negozi di una mini raccolta comprendente questo episodio ed il precedente The Lost And Damned, i quali saranno giocabili senza bisogno di avere prima utilizzato GTA IV andando a sottolineare l’attenzione di Rockstar verso questi prodotti che sono decisamente di più di una semplice espansione.

– Contiene tutta la bravura di Rockstar

– Divertente e spettacolare

– Tecnicamente migliorato

La grande abilità di sceneggiatori di Rockstar risalta ancora una volta in questo Grand Theft Auto The Ballad Of Gay Tony: i personaggi sono meglio caratterizzati di alcuni protagonisti hollywoodiani ed i dialoghi non fanno che strappare risate per il loro tipico umorismo. A questo va aggiunta una ragguardevole dose di spettacolarità che non può che fare piacere dato che contribuirà non poco all’ilarità del giocatore per le situazioni proposte al limite (ed a volte oltre) del reale. Il secondo episodio aggiuntivo sarà disponibile in esclusiva per la console Microsoft dal 29 ottobre prossimo, non perdete di vista Spaziogames per ogni aggiornamento sull’ennesima dimostrazione di capacità di Rockstar North.