Recensione

Gran Turismo 4 (2a opinione)

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a cura di OldBoy

Dopo aver lanciato imprecazioni di qualsiasi genere, ma soprattutto dopo aver sbavato per mesi e mesi dinnanzi a nuove foto che ci giungevano dagli studi Poliphony, è arrivato finalmente il nostro momento: signore e signori ecco giunto il momento di fare strada al gioco che ha scritto la storia della prima e della seconda PlayStation e che più di ogni altro ha spinto un qualsiasi giocatore all’acquisto di tali console.

The drive of my life!Un momento, mi sembra giusto riferirvi una cosa importantissima, il gioco ci da la graditissima possibilità di caricare i salvataggi di GT3 e GT4 Prologue per avere rispettivamente da essi in cassa un massimo di 100.000 crediti e le patenti A e B nazionali già acquisite. Da Poliphony una scelta molto gradita sicuramente da coloro che in passato non si sono fatti sfuggire i capitoli precedenti. Subito dopo vi è la presentazione di rito, solitamente lascia sempre esterrefatti, grazie ad un intelligente mix di filmati spettacolari uniti ad una musica iper-adrenalinica. Beh, ragazzi non vorrei fare l’uccellaccio del malaugurio ma questa volta dopo la classica partenza lenta, il filmato introduttivo non sembra decollare come in passato, a mio modesto parere l’intro del terzo capitolo trasmetteva più energia, potrei anche sbagliarmi ma questa è l’impressione che ho avuto… speriamo solo che non si tratti di un cattivo presagio. Pur non esagerando, il menù di gioco ci offre le classiche voci di sempre. Quella principale rimane il Gran Turismo Mode, il vero paradiso per ogni pilota provetto, da qua prenderà il via la vostra carriera di pilota professionista. Non mi sembra che sia il caso di dare spiegazioni ma se in mezzo a voi c’è qualche profano, mi basterà dirvi che inizialmente partirete con un piccolo budget finanziario di 10.000 crediti. La cosa essenziale da fare fin da subito sarà procurarsi almeno le prime patenti e state tranquilli che con esse arriveranno anche i primi premi, nella fattispecie delle auto non molto potenti ma sicuramente modificabili col piccolo budget iniziale. Alla fine il trucco è tutto qua, le auto in Gran Turismo non devono essere comprate, ma vinte… col denaro accumulato si potranno apportare le dovute modifiche, anche perché bisogna essere onesti, con una auto di serie non farete molta strada. Forse mai come adesso c’è una così grande varietà di corse e campionati nel GT mode. In Gran Turismo 4 è possibile correre una quantità spaventosa di eventi, non li ho personalmente contati ma sicuramente sono ben più dei 500 di GT3. Per il resto ci troviamo ad avere a che fare con l’Arcade Mode, teoricamente più semplice da portare a termine e sempre utile al completamento del gioco.

Il risveglio dei sensi.Ma se GT 2 sta a GT su PSOne, allo stesso modo GT4 sta a GT3 A-Spec su Play2? Difficile dirlo a mente fredda, ma se ci pensate bene tale affermazione non è poi molto bugiarda. Quando uscì il primo simulatore di Poliphony, tale gioco fece molto parlare di sé, proprio per le sue doti tecniche, ovvio che poi quando ci trovammo di fronte al seguito, un po’ tutti gridammo al miracolo… a dire la verità furono in molti a giudicare GT2 indegno a girare su di una console come la PSOne. Ora dopo quasi quattro anni di distanza dalla pubblicazione del terzo “The Real Driving Simulator”, non possiamo che rimanere a bocca aperta. Ma perché? Cosa possiamo dire adesso, allorché solo dopo aver visto Gran Turismo 3 girare su PS2, qualcuno ebbe il coraggio di dire… “Con GT3 la Play2 è stata spremuta come un limone!” Niente, non possiamo dire niente, perché se si guarda con occhio clinico l’ultima opera di Yamauchi e soci, ci si accorge di come ogni singolo elemento in Gran Turismo 4 sia stato spinto al limite dell’impossibile. Ricordiamo che non solo nel gioco vi è un numero mostruoso di vetture, circa settecento, ma ognuna è composta da un numero veramente esagerato di poligoni, leggermente superiore alla media di quelli utilizzati per le già bellissime vetture presenti in GT3. Anche i vari tracciati e circuiti sono realizzati con maggior cura e comunque basta fare un piccolo e veloce raffronto per accorgersene, i dettagli non passano inosservati… adesso è possibile notare dei veri e propri spettatori che si sposteranno col vostro passaggio oppure l’aggiunta del personale ai box pronto a sostituirvi i pneumatici o farvi il pieno di carburante. Ulteriore attenzione è stata posta anche ai circuiti cittadini, pieni di particolari e talmente dettagliati da far impallidire anche alcuni giochi per la console di zio Bill. Veri marchi di fabbrica del brand Sony sono gli straordinari replay, sempre molto spettacolari e realizzati con elevatissimo zelo. La cosa che ancora mi trova contrariato è l’assenza del selettore per i 60 Hrz, un elemento non più tanto trascurabile al giorno d’oggi anche perché costringe la versione nostrana a girare a 50 foto al secondo e non 60 come le versioni NTSC. Anche dal punto di vista sonoro nulla è stato trascurato, certo che riuscire a campionare il motore di settecento auto non deve essere stato uno scherzo, ma alla Poliphony sembra ci siano riusciti. Interessante notare come questa volta si potranno udire due differenti effetti sonori per ogni vettura, oltre al classico rombo del motore è stato riportato abbastanza fedelmente anche quello udibile dallo scarico. Per quanto riguarda la colonna sonora, siamo su livelli altissimi ed incredibile a dirsi, questa volta gli sviluppatori hanno aggiunto oltre ai classici brani rock ed hip hop anche un po’ di sana musica techno, trance ed elettronica, era ora.

…perché la potenza è nulla senza controllo! Se la giocabilità di Gran Turismo 3 era talmente elevata a tal punto da ridurre quella dei precedenti capitoli su PSOne, la stessa cosa non si è verificata con questo nuovo capitolo. Il sistema di controllo appare in tutto e per tutto identico a quello già apprezzato nello spin-off GT Concept, già abbastanza realistico e coinvolgente. Le differenti auto hanno il loro peso e di conseguenza la loro diversa maneggevolezza, ovvio pertanto che una qualsiasi auto risponderà in maniera differente in relazione alle sollecitazioni del terreno. Se mi fermassi qua, dovrei promuovere in pieno Gran Turismo 4, invece non penso sia proprio il caso. Mi spiace dirlo, ma anche questo quarto capitolo presenta alcuni difetti già presenti nei suoi pluridecorati antenati. Ancor oggi non si sa come giudicare un gioco come GT4, perché se l’Intelligenza Artificiale appare abbastanza arcigna, basta veramente poco per aggirarla… è sufficiente modificare a morte la propria fuoriserie per far mangiare la polvere a qualsiasi avversario controllato dal computer, una situazione che probabilmente è accettata da molti, un po’ meno dai veri amanti della simulazione. Un altro particolare imbarazzante è la costituzione di alcune piste… lasciate che vi spieghi. Se avete avuto modo di giocare anche ai vecchi giochi della serie, vi sarete accorti che in molti punti è possibile tagliare per i verdi prati per metri e metri di pista con una semplicissima conseguenza, guadagnare terreno e/o posizioni. Un espediente tutto fuorché corretto che in alcuni casi potrebbe anche far comodo, ma che se fatto potrebbe manderebbero a zonzo i nostri effettivi meriti su di una possibile vittoria, non pensate? A pensarci bene sarebbe bastato veramente poco per ovviare al danno, magari implementando dei guard-rail più alti, tipo quelli autostradali. In ogni modo cercate di non approfittarne troppo, altrimenti finirete eccessivamente presto il gioco Poliphony, con un’evidente ripercussione sulla grandiosa longevità, duratura quel che basta per tenervi incollati alla console per parecchie settimane. Già! Settimane e non mesi come ci si sarebbe potuto immaginare, perché come i più informati sapranno il gioco online è stato soppresso con parecchio dispiacere di tutti. Una mancanza grave che se implementata avrebbe sicuramente fatto levitare ulteriormente il già alto voto globale. Come magra consolazione ci rimane la sempre gradita presenza del multiplayer via LAN, ma dubito che saranno poi in molti a permettersi il lusso di chiamare a se altri 5 amici pronti a linkare le loro consoles tramite adattatore di rete.

Consigli per gli acquisti Cosa potrei dirvi a questo punto? Sarebbe semplice dirvi “Correte gente, correte a comprare il nuovo GT”, vero? Invece no… non che non ve lo voglia consigliare sia ben chiaro, ma quando si parla di Gran Turismo, si tende sempre a considerare il gioco più per il nome che porta che per il suo effettivo valore. Il suo acquisto è da considerarsi più che altro come un’opera doverosa, nel pieno rispetto di ogni singolo sviluppatore che ha dato anima e corpo per la realizzazione di questo splendido gioco. Un gioco che accompagnerà le vostre giornate e che potrebbe anche costringervi a non avere più una vita sociale. Come dite… meglio prevenire che curare?

– 700 auto e 50 circuiti.

– Tecnicamente insuperabile.

– Buona la fisica.

– Niente gioco online.

– A volte è facile barare.

9.0

Gran Turismo 4 offre al giocatore un’esperienza di gioco massiccia ed altamente godibile. Ovviamente il rammarico per non aver avuto la possibilità di giocare online è alto, soprattutto in relazione al fatto che con un parco auto così ampio, si sarebbero potuti organizzare dei tornei straordinari. Consentitemi comunque di fare una piccola considerazione, di giochi come questo non ne escono uno al mese… cerchiamo di prendere il gioco per quello che resta e cioè un titolo straordinario ma con piccole, piccolissime lacune che rapportate ai suoi indubbi pregi potrebbero anche passare inosservate ai più. Anche gareggiando con tutti gli aiuti disattivati, il grado di realismo non sarà ancora pari a quello di F355 Challenge di AM2, ma tuttavia GT4 gli sta immediatamente dietro. Si spera infine che alla Poliphony trovino la maniera di eliminare questi piccoli difetti, proprio nel prossimo Gran Turismo Mobile di prossima uscita su PSP o magari in un ipotetico quinto capitolo su PS3.

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9