Recensione

Gran Turismo 4

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a cura di rspecial1

Dopo una lunga attesa ed un aperitivo non molto soddisfacente, il famoso Prologo, finalmente Sony rilascia anche nel nostro paese l’ultima fatica dei ragazzi della Polyphony. Saranno riusciti i programmatori giapponesi a migliorare il loro titolo e superare la concorrenza che nel frattempo si è fatta sempre più agguerrita? La risposta è abbastanza scontata ma i motivi no, andiamo quindi ad analizzare cosa hanno ideato gli sviluppatori per migliorare il “Real Driving Simulation” per console.

Start Your Engine!Come sempre le opzioni che propone il titolo agli amanti della guida si dividono nelle due classiche modalità, l’ Arcade e la GT. Nella prima potrete effettuare delle gare veloci su piste e con auto che sbloccherete nella modalità principale, mentre sarà possibile effettuare delle modifiche prestazionali ed il cambio gomme ma non di tuning. Da aggiungere la possibilità di giocare in multiplayer con altri giocatori via Lan. Passando alla modalità principale si noterà sin da subito che i menù sono sistemati su una piantina cittadina dove si andranno a disseminare le varie gare, anche se carina come idea per le prime partite non sarà semplice orientarsi, ma è solo questione di abitudine. Come per ogni titolo marchiato Polyphony non potevano mancare le amate patenti, 5 per la precisione B,A, IB, IA, S mentre quella Rally è stata abolita in favore di prove su fondi difficili all’interno delle altre. Per la vostra felicità vi segnaliamo che la difficoltà nel prenderle tutte è aumentata notevolmente, per raggiungere l’Oro vi dovrete impegnare al meglio della vostra guida, anche se con il salvataggio del Prologo avrete la B e la A ottenute ma senza bronzi, ori ed argenti, solo nominalmente quindi vi consigliamo di rifarle nuovamente, anche perché altrimenti non potrete finire il gioco al 100%. Caricando i dati di GT3 si ottengono 100000 crediti extra da sommarsi ai 10000 iniziali, un bel gruzzoletto con il quale cominciare a decidere con che bolide iniziare la gara, ma non solo. In GT4 infatti i soldi vi verranno richiesti anche per girare con le proprie auto in pista e settarle. Eh si avete capito bene, 5cr. per giro libero e raduno (come prova libera ma con altre vetture in pista) 3cr. per viaggio fotografico (correte e poi nel replay potete fare le foto alla vostra vettura) e nulla per una family cup (sfide contro vetture simili senza obblighi di patenti). Sono presenti vari gruppi di gare, che vanno dal Principiante, Esperto, Professionista, auto jap, auto americane, auto europee ecc. tutte con un livello di difficoltà crescente e con una curva di apprendimento ottimamente bilanciata (è inutile che proviate a fare la Professional o le gare di resistenza senza progredire nel gioco per i vari livelli). La novità più sorprendente è quella della B-Spec, una modalità manageriale dove dovrete scegliere lo stile di guida di un pilota usato dalla CPU che vi sarà utile durante le gare più lunghe e noiose, come le ben 3 gare di resistenza da 24 ore. Da notare che potrete cambiare dalla modalità A (ovvero dove sarete voi il pilota) a quella B in qualsiasi Pit-Stop che effettuerete in gara, da poter cosi gestire anche strategicamente quest’ultime, decidendo quanti giri percorrere voi e quanti il pilota della CPU, quest’ultimo infatti è pessimo in tutto e riuscirà a farvi perdere anche secondi preziosi…almeno il mio era molto scarso e non mi ha affatto facilitato le gare di durata. Da segnalare anche molte novità relative alle modifiche della vettura, che arrivano ad includere anche il NOS e la rigidità della carrozzeria. Il NOS è anche regolabile per densità, maggiore potenza o maggiore durata, mentre la rigidità vi preavvisa quanto sia importante la fisica in una vettura di GT4 e quante parti variabili siano considerate per la realizzazione e la guidabilità di questa. Per fare un esempio concreto, si può irrigidire il telaio per evitare che si possa storcere e compromettere l’assetto o riportalo a condizioni di base su un auto usata con tanti km, ovviamente anche tutto ciò vi costerò molti crediti (ben 50,000 crediti per rimettere a posto la mia vecchia Panda, ma ne è valsa la pena…..). Parlando dei tracciati in cui si effettueranno le varie gare, oltre ai soliti percorsi “Made in Poliphony” (SS Route 5, Autumn Ring, Grand Valley, ed il grande ritorno dell’ “High Speed Ring”), sono presenti anche circuiti realmente esistenti (Suzuka, Fuji, Motegi, Tsukuba), percorsi cittadini (New York, Seoul, Parigi) ed anche italiani (eh già riservo una categoria a parte per Assisi “Città di aria” e per Capri “Autodromo di Azzurro”), tutti riprodotti in modo perfetto senza tralasciare ogni minimo dettaglio; merita di essere nominato a parte il Nurburing famoso per la sua velocità, pericolosità, i 20km, le tantissime curve ecc. ecc. un percorse che darà le sensazioni migliori a tutti i piloti virtuali che avranno il coraggio di percorrerlo.

Fotografare un bolideIl Photomode è una delle opzioni interessanti inserita dai programmatori che non va ad influire la giocabilità del titolo ma la sua completezza e maniacalità. E’ possibile effettuare fotografie al proprio bolide in locazioni geografiche definite a motore spento e pagando (tranquilli solo nel gioco non esce un € dal vostro portafoglio!) mentre vi esibite in pista. Notevoli sono i settagli della macchina fotografica, suono dell’otturatore, zoom, messa a fuoco, tempo di posa, bilanciamento del bianco, ecc. tutte le foto posso essere salvate su Memory Card e Pen USB (con quest’ultima poi potrete scaricarle sul vostro PC ed ovviamente stamparle). È possibile eseguire una presentazione delle foto che avete effettuato scegliendo anche se utilizzare o meno le basi musicali.

Giochiamo di sponda?Come è ormai nota la serie di GT si è sempre distinta per i famosi muri su cui le vetture rimbalzavano allegramente, questa volta i programmatori hanno perfezionato il tutto togliendo definitivamente questo problema. Rimangono comunque alcuni comportamenti che fanno storcere il naso se si pensa al realismo complessivo che ha il gioco, oltre infatti alla totale assenza dei danni sulle vetture sono rimaste le fastidiose “barriere invisibili”. Nella modalità Rally infatti rimbalzando sulla rete di protezioni questa raggira come se fosse un muro rispedendovi in pista…per non parlare di quando invece colpirete il “nulla”, sicuramente una sensazione poco piacevole da vedere in un contesto tanto simulativi come quello del nuovo titolo Polyphony.

Spremuta di PS2Tecnicamente il gioco raggiunge un livello grafico mai visto prima su una PS2, con le vetture riprodotte in ogni dettaglio e che alla vista danno la sensazione di essere di vero metallo, a differenza di molti giochi del genere in cui invece sembra di guidare dei modelli plasticosi. Da notare gli splendidi scenari, che oltre la riproduzione di nuvole, sole ed in generale elementi di contorno che sembrano veri, propone anche un pubblico che mixa saggiamente quello realizzato in pixel con quello poligonale (addirittura alcuni spettatori saranno in mezzo alla pista per scattarvi una foto e successivamente scansarsi all’ultimo minuto). Maniacale invece la riproduzione dei circuiti reali, sembreranno tutto tranne che realizzate con poligoni e textures. Da notare anche qualche piccolo difetto, la qualità del dettaglio dello specchietto retrovisore è molto scadente e nel Photomode usando uno zoom troppo vicino agli oggetti c’è una notevole sgranatura dell’immagine, nulla comunque che possa incidere sulla realizzazione generale della grafica, addirittura senza il minimo effetto pop-up e con delle chicche che vanno ad influire anche la giocabilità ed il realismo (se usate la visuale dall’interno della vettura quando colpirete un guard-rail vedrete una leggera sfocatura che renderà più difficile controllare la macchina). Per quel che riguarda l’audio del gioco sono molteplici i suoni delle auto riprodotti dai programmatori, ognuna con la sua particolarità e se non bastasse persino i vari turbo hanno timbri sonori differenti tra loro, ad esempio l’Audi RS4 (tra le auto che ho provato personalmente) ha un suono fedelissimo alla vettura reale. Logico aspettarsi però che, se elaborata, l’auto assuma un sound diverso dal normale, e cosi sarà anche se il suono nel NOS è un po’ troppo generico, ma è l’unica pecca per ciò che riguarda i vari effetti audio. Rumori di urti e stridio di pneumatici non sono più insopportabili come in GT3 ma hanno assunto un suono gradevole, fedele alla realtà. Per quanto riguarda la musica la colonna sonora è composta da brani di autori famosi quali Apollo 440, Foo Fighters ecc. ma se ci ritroviamo alla guida di una vettura del primo novecento è lecito aspettarsi una musica adeguata ed è qui che si nota la superiorità di Polyphony che ha pensato anche a questo: brani di musica classica di Beethoven, Debussy ed altri celebri compositori. Da notare come anche il pubblico sia attivo e sia riprodotto con suoni differenziati, senza aggiungere che con un impianto Home Theatre adeguato le vostre orecchie da piloti non potranno che gioire.

– Molto più Realistico

– Tantissime Vetture

– Tantissime Gare

– Più Parametri Modificabili nelle Vetture

-Realizzazione Tecnica Eccelsa

-Più Sfide

– Qualche Difetto Grafico

– Muri Invisibili

– Manca l’on-line

9.2

Nonostante l’assenza della modalità online e qualche piccola imperfezione i ragazzi di Polyphony sono riusciti ad evolvere la loro saga automobilistica portandola sempre più vicina al titolo perfetto per ogni amante delle corse.

Non solo è stato aumentato il livello di realismo nel comportamento delle vetture e della riproduzione della fisica, non solo è stato svolto un lavoro incredibile per differenziare le numerosissime macchine presenti nel gioco ma è stato migliorato anche il livello audio/visivo portando la PS2 oltre ogni immaginazione.

Un titolo che non può mancare ai videogiocatori appassionati del genere, ai patiti della saga e sopratutto ad ogni persona che ama le macchine, le gare ed in generale i motori.

Un titolo che va oltre l’essere un semplice racing game, ma un punto di riferimento per chi vuole provare le sensazioni vere di un pilota, magari con un volante DFP della Logitech con rotazione di 900°…per un’esperienza di guida quasi reale.

La recensione è stata fatta con la collaborazione di Riccardo “Rickds” De Summa

Voto Recensione di Gran Turismo 4 - Recensione


9.2