Recensione

Gradius Collection

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a cura di SAH

Le avventure della Vic Viper sono ormai parte integrante del grande olimpo videoludico. Il bilanciatissimo gameplay e la frenesia d’azione lo hanno consacrato come punto di riferimento per tutti gli sviluppatori di sparatutto con spostamento orizzontale. Dopo il quinto episodio uscito un paio di anni orsono su Playstation 2 Gradius ritorna a far parlare di se rirpoponendo una ricca collezione dei migliori episodi sul piccolo schermo della PSP.

La classe non è acqua

Più passano gli anni più i videogiochi (quelli buoni ovviamente) migliorano. Gradius ovviamente non fa eccezione: tutti i cinque episodi che compongono la collection( Gradius I, II, III, IV e l’episodio per Playstation One rinominato Gaiden) sono pietre miliari che qualunque appassionato di retrogames apprezzerà nuovamente. Tuffarsi nella manciata di pixel che compongono i livelli del primo Gradius, accompagnati da musichine ripetitive a 16 bit nel tentativo di trovare il giusto bilanciamento tra armi, resistenza e velocità per la nostra astronave è quanto di più gratificante ci possa essere per chi ha avuto la fortuna almeno una volta nella vita di provare il titolo konami. Purtroppo però c’è un pesante rovescio della medaglia: i giocatori di nuova generazione soprattutto, troveranno non poche difficoltà ad abituarsi agli scarni menù dei primi episodi e ad una giocabilità bidimensionale completamente differente dagli standard odierni. Per venire incontro ai neofiti, Konami ha pensato bene di inserire alcune opzioni extra che possano rendere l’impatto del giocatore meno traumatico: prima di iniziare a giocare infatti sarà possibile scegliere se giocare con le impostazioni originali o modificare personalmente alcune opzioni e il livello di difficoltà. Certo che se Konami avesse implementato oltre alla modalità originale anche un Gradius current-gen il risultato sarebbe stato ancora più interessante.

Verso l’infinito e oltre!

Per chi non conoscesse ancora il titolo Konami gli basti sapere che si tratta di uno sparatutto orizzontale a livelli nel corso dei quali saranno disseminati alcuni power up che potranno essere utilizzati per potenziare la propria navicella con nuove armi o migliorando una determinata abilità che verrà evidenziata nella parte dello schermo. Tra i segni distintivi della serie vanno ricordati i Moai, strane statue simili a quelle che si trovano sull’ isola di Pasqua, l’evoluzione “strategica” dell’astronave e Big Core, il boss finale del primo Gradius, e nemico piuttosto ricorrente anche negli altri capitoli.La qualità generale della realizzazione della collection si attesta su valori altalenanti: alcune scelte come l’introduzione di una modalità gallery che permette di riascoltare tutte le musiche inserite nei cinque giochi e di curiosare all’interno dell’universo Gradius e senza dubbio un’ottima mossa. Purtroppo però da sola non può essere sufficiente a giustificarne l’acquisto. Manca totalmente una qualsiasi opzione multiplayer che permetta magari di affrontarsi online o di giocare in modalità cooperativa. L’aspetto grafico non è stato minimamente ritoccato, il sonoro rischia di annoiare e alla fine mancano ben due episodi ( di ottima qualità oltretutto) che potevano essere inclusi nella collection: ci stiamo riferendo a Gradius Galaxies uscito su Game Boy nel lontano 2001 e ovviamente a Gradius V per PS2. Il perfetto bilanciamento del livello di difficoltà viene a mancare nella sua incarnazione PSP a causa di un’inadatto control stick che per l’ennesima volta dimostra tutti i suoi limiti. La lentezza con cui la Vic Viper risponde ai comandi del giocatore rischierà di trasformare più volte il divertimento in frustrazione.

– Cinque gradius al prezzo di uno

– Giocabilità originale imbattibile

– Galleria extra piacevole

– Mancano almeno 2 episodi

– Graficamente arretrato

– Adatto soprattutto ai retrogamer

7.2

Gradius Collection è un prodotto curato che rende giustizia ad uno dei capostipiti degli sparatutto a scorrimento orizzontale. Pur con qualche mancanza, soprattutto per quanto concerne l’assenza di un paio di episodi di spessore, tutto il fascino dei cabinati dei primi anni novanta viene mantenuto inalterato e grazie al suo decennale fascino si prepara a mietere nuove vittime. La presenza di nuove opzioni che permettano di salvare e personalizzare la propria partita lo rende un prodotto ideale per una console portatile come la PSP.

Voto Recensione di Gradius Collection - Recensione


7.2