Recensione

Gothic 3: Forsaken Gods

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a cura di Kraken

Dopo ogni guerra, il peggior nemico dei sopravvissuti è la discordia: questo ci insegnerà il nuovo titolo dei ragazzi di Piranha Bytes, ovvero Gothic 3 Forsaken Gods, espansione Stand-Alone che ci vedrà di nuovo nei panni dell’Eroe Senza Nome, alla ricerca di una fragile pace tra le varie fazioni in lotta dopo la ritirata degli Orchi nel primo capitolo della terza incarnazione di questo ormai famoso brand.

L’Eroe e lo Stregone:Inizieremo la nostra avventura accompagnati da un breve filmato introduttivo,che ci narrerà, in poche battute accompagnate da disegni suggestivi ma forse un po’ troppo statici, i fatti più importanti accaduti nel titolo precedente.Gli orchi, fuggiti verso nord, si sono ora ricompattati sotto la guida di un potente e carismatico capo le cui intenzioni rimangono ancora un mistero: vicino agli orchi, i bellicosi umani di Gorn, il nuovo re, si preparano a una guerra che minaccia di riaccendere fuochi molto pericolosi: il generale Imperiale rimane neutrale, mentre le due città di Silden e Geldern guardano preoccupate alla nuova politica imperialista e guerrafondaia della Corona, auspicando una pace in tempi brevi.Il nostro eroe assisterà a tutto ciò da un luogo non precisato, circondato dai suoi amici e dal potente stregone Xardas, suo compagno e nemico fin dall’inizio della serie; dopo una furiosa litigata con quest’ultimo, l’eroe decide che è suo dovere intervenire, riunendo tutte le nazioni sull’orlo della guerra e concucendole verso una pace duratura e solida.

Un sortilegio poco riuscitoSenza scendere nei particolari di una trama ben fatta e ottimamente presentata, è opportuno soffermarsi sull’aspetto estetico: il titolo non presenta alcun cambiamento nel motore grafico rispetto al suo predecessore, anche per quanto riguarda le animazioni: non rimarremo dunque stupiti dall’espressività dei nostri interlocutori, né dai loro movimenti, sempre forzati e molte volte al limite del legnoso.Ci muoveremo in un ambiente ben curato, ma mal ottimizzato dal punto di vista hardware: a fronte di una resa grafica di poco al di sopra della media, dovremo fare i conti con improvvisi e non poco sporadici cali di frame-rate che ben presto inficeranno sulla nostra esperienza videoludica;vedere i propri fps scendere dal 34 al 21 a causa di laghi e grandi vedute boschive sarà un difetto a cui dovremo abituarci forzatamente.I nemici sono ben caratterizzati, sia come dettagli che come equipaggiamento indossato, ma peccano come detto sopra, sul lato prettamente motorio, presentando sempre le solite animazioni ripetute all’infinito.Le magie e gli effetti grafici sono appaganti e spettacolari, ma pagheremo questa spettacolarità in termini di pesanti cali di frame-rate, ripetuti e costanti; inoltre, molti colpi daranno la sgradevole sensazione di non essere calibrati in relazione all’effetto che susciteranno sul nemico, soprattutto sper quanto riguarda le magie minori.

Un libro tutto da scoprireIl gameplay non si discosta dalla base fortemente ruolistica che da sempre ha caratterizzato il titolo: sebbene non sia permessa la classica costumizzazione del proprio alter ego all’inizio dell’avventura (ma a questo i fan di Gothic sono ormai abituati), ben presto ci troveremo nostro malgrado a vestire comodamente i panni dell’eroe senza nome, coinvolti più dalla trama che dalle scelte effettuate. E qui Gothic 3 FG mostra uno dei suoi difetti maggiori: a fronte di una cornice pregevole e ben introdotta, che saprà suggestionarci e coinvolgerci con le sue problematiche politiche, sociali e giuridiche, il gioco non offre grandi scelte morali o percorsi alternativi (come nel caso di altri titoli, ad esempio The Witcher) presentandoci molte volte solo scelte banali, prevedibili, o di scarso impatto sul percorso narrativo, tutt’altro che guidato, ma molto deludente da questo punto di vista.Una storia di tradimenti e di discordia come questa poteva e doveva essere sfruttata sicuramente meglio.Il combattimento è eccitante, ma richiede una certa dose di pratica: padroneggiare la magia fin dai primi livelli sarà quasi impossibile e questo handicap iniziale ci vedrà costretti a dover imparare come si usa una spada, a dosare bene fasi di attacchi ripetuti e piccole pause di difesa, oltre che a gestire i diversi nemici a seconda dell’arma con cui saremo attaccati. Fortunatamente, sotto questo punto di vista, il titolo ci regala vere e proprie soddisfazioni che potranno solo crescere una volta intrapreso anche il cammino della magia, con incantesimi in grado di portare morte e devastazione anche su larga scala.Le quest sono varie, ma non troppo: da metà del gioco in poi si avrà un netta e sgradevole sensazione di “già visto”, mitigata in parte dall’abbondante numero di missioni che, sebbene tutte un po’ uguali e fini a se stesse, ci sapranno divertire.La longevità è elevata, e si attesta su buoni livelli.Il sonoro non offre grandi performance, alternando classici brani strumentali a voci ben caratterizzate ma poco varie, circondate da un effettistica sonora di base tutto sommato accettabile.

HARDWARE

>b>Configurazione minima:Windows xp 1204MB RAMIntel Pentium 4 / AMD CPU 2 Ghz1024gb RAM / 1,5 gb RAMscheda grafica con almeno 128 MB RAM e shader 1.4

MULTIPLAYER

Nessuno

– Trama matura e coinvolgente

– Ottima Longevità

– Sistema di combattimento buono

– Massiccia presenza di bug strutturali

– Motore grafico mal ottimizzato

– Poche scelte davvero importanti durante la trama

6.3

In definitiva, questo Gothic 3 FG si presenta sul mercato con una trama coinvolgente e unica, ma conserva tutti i difetti del predecessore, dalla massiccia presenza di bug grafici e di gameplay al motore di gioco, pesante e mal ottimizzato. L’acquisto è consigliato solo ai fan della serie che hanno saputo nel tempo chiudere un occhio su questi problemi per assaporare al meglio la storia dell’eroe senza nome che, speriamo, nel previsto quarto capitolo, possa presentare un comparto estetico degno di questo nome e finalmente privo di difetti così evidenti.

Voto Recensione di Gothic 3: Forsaken Gods - Recensione


6.3