Recensione

Golf Resort Tycoon

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a cura di Mirai Trunks

Dai ragazzi, ammettete che il sogno della vostra vita è quello di costruire un centro golfistico, magari uno di quelli esclusivi e lussuosi che vi fruttano carrettate di soldi, ma talmente tanti che la vostra giornata tipo può permettersi il lusso di consistere in ozio e donne 24/7. Personalmente m’accontenterei della parte del sogno che parla di soldi e donne, ma per chi vuole realizzare anche la prima esiste una maniera videoludica per prepararsi psicologicamente, aka Golf Resort Tycoon. Partendo da 0 voi dovrete infatti costruire un centro golfistico (a 9 o 18 buche) cercando di renderlo sempre più appetibile al pubblico in modo da guadagnare sempre più verdoni. E più si guadagna più si costruisce e così magari finirete per far sponsorizzare il vostro resort dai media (che fa molto figo e porta un fracco di gente. Le modalità di gioco disponibili sono sostanzialmente 2: Instant Action, ovvero il classico free play nel quale non vi sono limiti di alcun tipo e Challenges, il fulcro del gioco, che consiste in una decina di scenari con diversi obiettivi che vanno dal creare una course con 918 buche al raggiungimento di un dato valore di notorietà e sciccheria (dato da un numero di stellette che va da 1 a 5), dalla disinfestazione di un territorio particolarmente soggetto ad invasioni di insetti al recupero di un resort che sta andando a scatafascio. Diciamo che come varietà d’obiettivi ci siamo. Ciò che purtroppo manca è la varietà di gioco: costruire un resort può infatti essere divertente nelle prime ore di gioco, ma si finisce presto per annoiarsi: sì, è vero, è presente una buona gamma di edifici adibiti alla manutenzione del centro piuttosto che all’intrattenimento dei clienti (negozi ove noleggiare mazze, ristoranti, ostelli, luoghi di attività alternativa…per ognuna di queste categorie sono presenti 56 edifici di livello qualitativo e prezzo crescenti) ma manca un qualcosa che renda una partita diversa da un’altra, che vi possa creare difficoltà inaspettate, che vi possa mettere in crisi! Chiapperi, tutto ciò che vi può dare qualche problema sono le cavallette, contro le quali si può rimediare costruendo la casetta del disinfestatore. Ma altrimenti il vostro compito si limita a costruire bucheedifici, aspettare di far su dei soldi per costruire bucheedifici più belli e via che si ricomincia. Certo potrete rendere più bello dal punto di vista estetico il vostro resort con sentierini, alberelli ed amenità varie ma sinceramente credo che nessuno compri un gioco solo per quello. Potreste insomma passare delle mezzore ad aspettare di racimolare denaro sufficiente alla costruzione, che so, di un edificio da 50.000 dollari che alla fin fine fa soltanto aumentare il numero dei clienti di qualche decina, per poi aspettare un’altra mezzora per un altro edificio…e siccome non succede assolutamente NULLA anche perché gli inservienti lavorano da soli (anche se vista la loro imbecillaggine è bene stare attenti che non lavorino tutti su una stessa bvuca lasciando le altre alle intemperie) non è difficile immaginare come vi siano dei tempi morti di durata epocale. Non ci siamo proprio.

Graphics & Sound

La realizzazione tecnica lascia alquanto a desiderare: la grafica è molto semplicistica, va bene che questo è un gioco dal quale non ci si possono aspettare effetti speciali e chissà cos’altro, ma qui si è fatto proprio il minimo indispensabile: indubbiamente strutture un po’ più definite e particolareggiate non avrebbero fatto male. Il culmine lo si raggiunge quando si abilita l’opzione che vi permette di ammirare il vostro parco come foste un cliente, opzione che è divertente e v’intratterrà solo le prime volte, vuoi perchè è alquanto inutile, vuoi anche (e soprattutto) per l’alto livello di (mi si conceda l’arcaismo) brutturia della grafica 3d, alquanto deprimente, dato che per ottenere un frame rate decente dovrete implementare un fogging che in confronto i nebbioni che ci sono qua nell’Oltrepò Pavese paiono sottili foschie mattutine. Il sonoro è discretamente brutto: passino gli effetti sonori, ma le musiche sono eccessivamente ripetitive pur (almeno quello!) non essendo concettualmente malvagie.

Giocabilità & Longevità

Giocabilità discreta, i menu sono facilmente comprensibili e nonostante un manuale d’istruzioni ridotto all’osso imparare a giocare non è certo un’impresa, vuoi per la presenza di uno scenario tutorial che vi spiega i fondamenti del gioco vuoi perché non ci sono così tante cose da imparare. Si ha però l’impressione che ciò che fate sia inutile. Mi spiego: costruire tutti gli edifici possibili ed un percorso a 18 buche e disporli totalmente a muzzo, senza criterio alcuno, attira tanti clienti quanti un centro organizzatissimo ed esteticamente ed ingegneristicamente impeccabile. Longevità…qualche ora credo. Tempo di accorgervi della di quanto

Ehm…diciamo che nelle prime ore di gioco può piacere

Originale quantomeno…

Realizzazione tecnica insufficiente

Ripetitività d’azione eccessiva, unita a tempi morti interminabili

Lasciatelo dov’è…

6.8

Sinceramente non so in quanti siano disposti a tirar fuori il sudato centone per un prodotto come questo: nonostante io stesso mi sia divertito nelle prime ore di gioco, già dopo poco tempo mi sono reso conto di quanto ripetitiva e scontata sia l’azione del gioco: lenta, statica, ricca (straricca!) di tempi morti, roba che potreste passare anche delle mezz’ore senza far un benamato…nulla. A questo uniamo una grafica non certo impeccabile ed un sonoro di 4a categoria ed avremo il quadro completo di un gioco tycooneggiante ben lontano da quel capolavoro che è Railroad Tycoon, ma anche dagli onesti Rollercoaster Tycoon, Monopoly Tycoon, Zoo Tycoon…a voi l’ardua sentenza, io v’ho avvisati.

Voto Recensione di Golf Resort Tycoon - Recensione


6.8