Anteprima

Golden Axe: Beast Rider

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a cura di Ryuken

Anno 1989, il mercato videoludico non è minimamente paragonabile a quello dei giorni nostri, nonostante questo una ruspante software house si trova sempre in anticipo (anche troppo) sui tempi, sfornando games dal concept rivoluzionario ed innovativo, talvolta creando dei veri e propri nuovi generi ludici; è il caso di Sega con Golden Axe che, al termine degli anni ‘80, diede inizio al filone hack ‘n slash (letteralmente “affetta e lacera”) da molti considerato un sottogenere dei picchiaduro a scorrimento, in quanto invece di colpire gli avversari a mani nude lo si fa con l’ausilio di armi da taglio come spade, asce e coltelli di vario tipo e misura. Inutile dire che il suddetto titolo spopolò alla grande grazie, appunto, all’incredibile innovazione apportata al classico schema dei picchia picchia a scorrimento che sfociava in una giocabilità spettacolare. A contornare il tutto era presente un comparto grafico sonoro di tutto rispetto. I protagonisti del gioco erano tre: Ax Battler (un barbaro armato di spadone a due mani), Tyris Flare (un’amazzone armata di spada) e Gilius Thunderhead (un nano armato di ascia). Tutti e tre avevano come unico scopo quello di sconfiggere il tiranno Death Adder. In nippolandia l’indicatore qualitativo di una produzione ludica va ricercato nel numero di seguiti prodotti per la stessa, nel caso specifico di Golden Axe ci troviamo di fronte a ben tre seguiti diretti (Golden Axe II, Golden Axe: The Revenge of Death Adder e Golden Axe III), ad un gioco di ruolo basato sulla serie (Golden Axe Warrior) per concludere con un picchiaduro one-o-one basato sui personaggi della saga (Golden Axe: The Duel); ad ulteriore conferma della qualità intrinseca della produzione Sega vanno citate le numerosissime conversioni che negli anni sono approdate sui più svariati sistemi da gioco casalinghi, trasposizioni di Golden Axe e dei sui seguiti sono state prodotte per Sega Mega Drive, Sega CD, Sega Master System, MS-DOS, Amiga, Atari ST, ZX Spectrum, Nintendo 64, Dreamcast, Virtual Console, PlayStation 2, PlayStation Portable, WonderSwan Color.

Il ritorno di un classico nell’era dei poligoni!Perché fare nel 2007 la cronostoria di un gioco così datato? No, non mi sono sbagliato, so benissimo che questa non è la sezione retrogame. La spiegazione è molto semplice: è di pochi giorni fa la conferma da parte della mamma di Sonic che un nuovo capitolo della saga, denominato Golden Axe: Beast Rider, sarà destinato ai “mostri” di casa Sony e Microsoft in un momento non ben definito del 2008. Naturalmente assisteremo ad una vera e propria rivoluzione a livello tecnico e di gameplay, data prima di tutto dall’inevitabile passaggio dalle due alle tre dimensioni, dalla scelta del protagonista e dal parziale cambiamento di genere, o meglio, al fondersi di più generi in un unico grazie all’evoluzione tecnica che in questi anni ha investito il settore che tanto amiamo. A livello di trama non si sa gran che, l’unica cosa certa è che impersoneremo l’amazzone Tyris Flare e che sarà l’unica protagonista dell’avventura; si scioglie quindi lo storico trio a causa dell’impossibilità di utilizzare anche gli altri due vecchi personaggi, i quali non saranno nemmeno giocabili ma presenti solamente come comparse marginali. Nessuna notizia è giunta sul fronte “cattivone finale”, se sarà presente o meno lo storico nemico Death Adder oppure se quest’ultimo sarà sostituito da un nuovo e più agguerrito tiranno. Beast Rider viene inserito nel filone degli action-rpg: oltre ad eseguire tutto l’arsenale di mosse tipico degli hack ‘n slash, ci viene data la possibilità di far evolvere il personaggio principale tramite l’acquisizione di nuove informazioni, mosse e magie. Saremo perciò invitati ad interagire in più di una modalità: a sezioni di gioco frenetiche nelle quali dovremo solo preoccuparci di affettare nemici, se ne alterneranno altre in cui il compito della protagonista sarà quello di rapportarsi pacificamente con tutti gli individui che avvicineremo o che ci avvicineranno nello svilupparsi della trama. A detta dei programmatori la vastità delle ambientazioni dovrebbe essere notevole in quanto l’intero svilupparsi della storia sarà incentrato sul Free Roaming, cioè la possibilità di spaziare in lungo ed in largo per l’intera area di gioco senza schemi o vie predefinite come già visto ed apprezzato nel notevole Oblivion. Menzione assolutamente importante va fatta a riguardo della possibilità di cavalcare bestie leggendarie in maniera del tutto simile a quanto già avveniva nella prima e vetusta release della saga, caratteristica che rende più ricca la varietà di azione.

Perché Secret Level?Se devo essere del tutto franco la scelta del team di sviluppo mi ha lasciato più di una perplessità, alzi la mano chi si ricorda con piacere Final Fight: Streetwise uscito qualche tempo fa per Xbox e Ps2? Penso proprio nessuno, sinceramente per ricordare un titolo più scadente devo tornare con la memoria ai tempi del MegaDrive! Sicuramente Sega avrà fatto le dovute valutazioni prima di affidare una produzione così importante ai ragazzi di Secret Level. Ultimamente la softco nippo-americana non si sta distinguendo, come in passato, per la qualità e l’innovazione delle sue creazioni, speriamo che questa sia l’occasione per un pronto riscatto!

Al momento non c’è molto altro da dire su Golden Axe: Beast Rider, tutto ciò di cui siamo in possesso sono le immagini che vedete qui a fianco, nessun video o demo preliminare sono stati rilasciati; resta, al momento, solo l’entusiasmo nell’avere appreso che fra un po’ di mesi potremo nuovamente mettere le mani su un nuovo capitolo di una saga che ha fatto storia. Sinceramente avrei preferito un protagonista differente, non femminile, oppure la possibilità di avere più personaggi a disposizione, ma questa è comunque una considerazione personale che nulla toglie alla bontà dei giochi che vedono come prime attrici procaci e formose donzelle. A chiudere, non ci resta che attendere nuove news da parte di Sega. In tal senso vi invito a seguire costantemente le pagine di Spaziogames.