Recensione

Godzilla: Save the Earth

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a cura di Blade

Il mito di Godzilla risale al 1954 quando comparve nel film a lui dedicato diretto da Ishiro Honda, altro mostro gigante in contrapposizione al King Kong americano datato 1933. Al contrario dell’irrequieto scimmione arrampica-palazzi, il nostro è un dinosauro preistorico risvegliato e mutato dalle radiazioni atomiche (si noti la sottile critica al tragico epilogo della Seconda Guerra Mondiale) e pronto a radere al suolo le città giapponesi. A cinquant’anni esatti dalla sua prima apparizione, Atari ha giustamente deciso di omaggiarlo con un videogioco per Ps2 e XBox, ideale seguito di “Godzilla: Destroy all Monster Melee” (2002), fino ad oggi ultimo capitolo di una serie di mediocrità che vanno avanti dai tempi del Nes.

Il re dei mostriUna volta passata l’accattivante presentazione in CG, ci ritroviamo nel menù, ambientato in un laboratorio e ricco di opzioni tra cui districarsi. Le modalità di gioco sono numerose e comprendono “Azione”, “Duello”, “Rissa”, “Sopravvivenza” e “Sfide”. Seppur distinte, hanno tutte un gameplay simile, col tipico approccio da picchiaduro, ma piccoli cambiamenti nelle regole. La più importante è indubbiamente la prima, una sorta di story-mode col contorno delle lotte tra mostri giganti: in teoria la trama narra della regina di un popolo extraterrestre chiamato Vortaak che manda il suo esercito di navicelle sulla Terra in cerca delle cellule G per creare l’essere più forte dell’universo. Nella pratica, invece, si sceglie uno dei sei personaggi inizialmente disponibili e si comincia a combattere contro un altro mostro, senza reali motivazioni.Risulta apprezzabile come gli sviluppatori abbiano cercato di variare lo schema di gioco, inserendo ad ogni tre round una missione a sostegno della credibilità della trama, come difendere la piramide Transamerica di San Francisco dall’attacco degli Ufo o farsi una nuotata da una costa all’altra.Seguono poi le altre modalità: il “Duello” non è altro che il classico uno contro uno, la “Rissa” ci affianca un compagno per sfidare un’altra coppia di mostri in una lotta libera o in una distruzione, in “Sopravvivenza” avremo il compito di ammazzare nemici sino al termine dell’energia ed in “Sfide” troveremo divertenti minigiochi, come distruggere corazzate o farsi una partita a basket (cercando di essere il più scorretti possibile per fare canestro ed allo stesso tempo impedirlo agli avversari con calci e pugni!).Da sottolineare, infine, la presenza del multiplayer online, il quale ci permette di combattere contro quattro utenti.

Manie di distruzioneNel titolo Atari ritroviamo vecchi “amici” di Godzilla già visti nei film, più alcune nuove conoscenze, per un totale di ben venti mostri. Ognuno di essi ha proprie caratteristiche di lotta, che sicuramente non dispiaceranno agli esteti del genere. Calci, pugni, prese sono aperti a tutti i personaggi con mosse speciali come lo sputare fuoco dalla bocca, dare colpi di coda, andare sottoterra o volare a differenziarli. In aggiunta, c’è la possibilità di afferrare alcuni palazzi ed aerei presenti nello scenario per lanciarli contro il nemico. Parlando degli ambienti, che comprendono molte città reali come Tokyo, Seattle, Osaka, Parigi, c’è da segnalare che si sbricioleranno ad ogni impatto; ad esempio, se il nostro mostro viene scaraventato contro un edificio, vedremo questo crollare all’istante… bello no?Durante le lotte, che tra l’altro sono al meglio di un round, troveremo sparsi anche dei bonus per l’energia (ed altro…) e degli Ufo ed elicotteri da distruggere: il tutto utile per accrescere il punteggio che comparirà alla fine. Avere molti punti comporterà lo sbloccamento delle immagini inedite sul mondo godzilliano, presenti nelle opzioni “Acquista oggetti” e “Galleria” (interamente riservata al dietro le quinte dell’ultimo film del lucertolone, intitolato “Godzilla: Final Wars”).

Tecnicamente parlando…Esteticamente il gioco si presenta gradevole, pur senza mai raggiungere mai alti livelli qualitativi. I mostri sono ben realizzati nel loro insieme, così come le città che fanno da sfondo attivo ai combattimenti, tutte facilmente identificabili e piuttosto vaste; a colpire è invece lo scarso dettaglio poligonale e le textures piuttosto approssimative. Un appunto è d’obbligo anche nei riguardi delle telecamere durante le risse in quattro persone, poiché non seguono l’azione alla perfezione. Neanche il sonoro riesce a far uscire il gioco dalla sufficienza, stabilizzandosi nelle norma soprattutto per gli urli ben distinti di ogni character.

– Tanti mostri

– Distruggiamo le città!

– Modalità di gioco numerose…

– …ma troppo simili

– Stanca subito

– Mai appassionante

6.2

Compleanno amaro per il lucertolone più distruttivo del mondo, il quale festeggia i suoi primi cinquant’anni con un videogioco che non riesce ad esaltare le capacità della PlayStation2. Anche se le modalità di gioco abbondano, non garantiscono una accettabile longevità, mentre la realizzazione tecnica non brilla per qualità. L’idea di base -far combattere dei mostri in delle città da radere al suolo- era buona, ma nei fatti “Godzilla: Save the Earth” delude perchè non si rivela mai pienamente appassionante e coinvolgente.

Consigliato ai neofiti dei picchiaduro, ai fans del personaggio ed a chi cerca prodotti “usa & getta”.

Voto Recensione di Godzilla: Save the Earth - Recensione


6.2