Recensione

Gli Spiriti della Famiglia Kelley

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a cura di Doctor.Oz

Che la realtà indie stia diventando sempre più preponderante, questo è di certo un dato di fatto. Quello che però spesso passa inosservato è come l’universo indie riesca a dar voce a studi più piccoli ma altrettanto ambiziosi rispetto a grandi sviluppatori e publisher di certo più noti. Ci fa ancora più piacere poi, se gli studi in questione sono dei neonati studi di progettazione italiani, che via via stanno diventando sempre più numerosi e che spesso lasciano intravedere qualche guizzo geniale, riuscendo a volte a dare alla luce delle vere e proprie perle. Gli Spiriti della Famiglia Kelley è un gioco italianissimo ad opera di MoonMonkey, disponibile per Android ed IOS, e cerca di imporsi nell’ecosistema delle mobile app con il suo gameplay semplice e pulito, affiancando ad un’avventura punta e clicca classica una grafica molto evocativa interamente disegnata a mano. Senza tirare troppo il discorso per le lunghe, possiamo dire che il risultato finale è, come la realtà indie italiana, interessante ma ancora un po’ grezzo. Ma andiamo con ordine.  
Mamma, papà, se ci siete battete un colpo
Non lasciatevi ingannare dall’atmosfera da fumetto in cui si è da subito immersi in questa avventura grafica. Gli Spiriti della Famiglia Kelley, sotto la scorza grafica fanciullesca, nasconde una vera e propria anima dannata. 
Il Signor Kelley, capostipite della famiglia Kelley, arrivato alle soglie della pensione decide di ritirarsi con tutto il parentado in campagna, in una casupola isolata. Qui, indisturbato dal tram tram della città e lontano da sguardi indiscreti, decide di dedicarsi nuovamente alla propria passione giovanile, e cioè l’alchimia. Ripresi con entusiasmo gli esperimenti di giovinezza, sfortunatamente qualcosa va storto e l’intera famiglia scompare nel nulla senza lasciare tracce. Unica traccia di ciò che è successo è un piccolo e misterioso altare, posto nel soggiorno, nel quale possono essere incastonati alcuni oggetti dalle forme particolari. Toccherà dunque a noi, inspiegabilmente bloccati all’interno della casa, risolvere questo mistero e capire dove sono andati a finire tutti i componenti della famiglia Kelley. 
Come detto in apertura, nonostante la grafica apparentemente cartoonesca e colorata, l’atmosfera che si respira all’interno di casa Kelley è minacciosa e inquietante. In giro per la casa saremo soli se non fosse per uno strambo gatto color rossiccio che ficcherà il naso un po’ dappertutto.
L’avventura è una classica punta e clicca in prima persona. Potremo girovagare per la casa in tutte le stanze e interagire con gli oggetti lì disseminati cliccandoci sopra, o con il mouse o con un semplice tap se giocassimo su un mobile device. Per concludere la storia, gli enigmi da risolvere saranno molti, anche se molti di essi saranno basati sulla classica struttura “trova il pezzo giusto e mettilo nel posto giusto”.
Fortunatamente, avanzando con l’avventura, ce ne saranno alcuni che si discosteranno da questa formula e metteranno alla prova le nostre meningi in modi simpatici ed imprevedibili. Sparse nella casa e dopo la risoluzione di determinati puzzle, ci saranno delle note di diario che ci diranno qualcosa in più a riguardo della storia in cui il nostro personaggio sarà (in)volontariamente immerso. 
Nonostante il numero più che accettabile di enigmi, l’avventura di per sé non risulta essere molto longeva e sarà possibile terminarla, superati un paio di punti critici e particolarmente ingegnosi, in un paio di ore al massimo. Da segnalare inoltre qualche fastidioso bug e alcuni rallentamenti cronici riscontrati su device mobili come un iPad di terza generazione, sul quale i tempi di caricamento tra una stanza e l’altra rischiano di essere abbastanza tediosi. 
Volendo tirare le somme di questo titolo completamente disegnato a mano, e riuscendo a chiudere un occhio su qualche piccolo problema tecnico e una longevità un po’ scarna (che va anche comparata al prezzo, ad essere onesti) quello che ci rimane tra le mani è un titolo che si lascia giocare e che ci ha piacevolmente colpito con un finale a dir poco inaspettato. Come già detto in precedenza, non lasciatevi ingannare dalla grafica colorata e fumettistica: Gli Spiriti della Famiglia Kelley ha un’anima nera che non aspetta altro che di essere liberata.

– Stile grafico completamente fatto a mano

– Finale avvincente e del tutto inaspettato

– Gameplay classico e rodato

– Solo per gli addetti ai lavori del punta e clicca

– Longevità molto scarna

– Qualche fastidioso bug su mobile device

6.0

Gli Spiriti della Famiglia Kelley è il primo progetto di un team di progettazione italianissimo e per questo ci siamo sentiti in dovere di dargli voce. L’avventura punta e clicca di MoonMonkey, pur non apportando nessuna novità considerevole al genere, riesce però a presentarsi degnamente, grazie soprattutto ad uno stile grafico interessante e ad una trama che sul finale vira bruscamente verso un epilogo inaspettato. In soldoni, un piacevole passatempo da tablet e da telefono, seppur dalla longevità limitata, indirizzato in particolar modo agli amanti del genere punta e clicca.

Voto Recensione di Gli Spiriti della Famiglia Kelley - Recensione


6