Gli Imperdibili: FPS

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a cura di Pregianza

Ben tornati fanciulli et fanciulle a un nuovo fantasmagorico appuntamento con “Gli Imperdibili”, la classifica non numerata di Spaziogames che il mondo ci invidia, anche se fa finta di nulla. Visto che a noi il caldo non basta perché siamo masochisti, oggi ci lanciamo sul genere che più di ogni altro è in grado di alimentare flame e furia nei commenti: gli FPS. Ormai sulle vette di ogni classifica di vendita, gli sparatutto in prima persona sono diventati sempre più spettacolari ed evoluti, ed è quasi impossibile che passi un anno senza che ne vengano sfornati almeno una decina. Tale importanza non è stata raggiunta da un giorno all’altro, ma ha richiesto il genio creativo di innumerevoli sviluppatori. In questa lista vi elencheremo i titoli che secondo noi hanno cambiato per sempre il volto degli fps e ancora oggi meritano un posto nell’olimpo dei migliori mai creati. Prima di partire con gli insulti e di accendere le molotov, date però un’occhiata alle regole della classifica elencate bellamente qui sotto:

– La classifica è in ordine sparso e non numerata, perché vuole essere una semplice lista di dieci grandi titoli senza vincitori né vinti.– Solo UN gioco per brand. Quello che secondo noi è il migliore o il più significativo.– Non abbiamo inserito in questa lista titoli “ibridi”, solo FPS puri o quasi. Quindi se non vedete Borderlands, Deus Ex, System Shock e simili, non è perché siamo impazziti. Quei titoli meritano una classifica a parte.– La classifica si basa su nostri pareri personali, opinioni che non sono assolute e che potete tranquillamente non condividere, basta farlo pacificamente. Ogni volta che insultate un redattore perché non è d’accordo con voi muore una fatina, e perdete 256734 neuroni. Pensate alle fatine o alla vostra coordinazione oculomotoria, per favore.– A fine lista sono segnalati svariati titoli di grande importanza per il genere, che di solito non ce l’hanno fatta per un soffio. Pronti? Si parte!

Sviluppatore: id Software
Anno: 1992 (Wolfenstein)/ 1993 (Doom)
Ok, abbiamo iniziato subito barando, ma non potevamo davvero scegliere tra questi due titoli. Wolfenstein 3D è stato per molti il vero grande iniziatore del genere, la fonte da cui tutti si sono in seguito dissetati bevendo a piene mani, il gioco che ha posto le basi fondamentali per lo sviluppo degli FPS. Sarà anche vecchio come il cucco, ma la sua è un’eredità che non si può dimenticare.Doom dal canto suo vanta un’importanza pari a quella del suo predecessore. Con questo leggendario titolo Id Software mostrò a tutti come uno shooter andava sviluppato, diede il via alla prima grande community di modders, e scateno migliaia di “opinionisti” in grado di dare solo fiato alla bocca contro l’ultraviolenza dei videogames.Grazie ragazzi.

Sviluppatore: Epic Games/ Digital Extremes
Anno: 1999
Al giorno d’oggi sfidare gruppi di giocatori online in uno sparatutto è cosa normale, ma negli anni 90? Quando l’idea prese piede esplosero cervelli (in tutti i sensi). Il videogame a cui si deve principalmente la forma attuale del multiplayer competitivo negli FPS è Unreal Tournament, un gioco veloce, bilanciato ed esaltante, che prese le modalità introdotte da Quake e le portò al livello successivo. Non siete convinti? Pensate che l’esclamazione “Boom! Headshot!” viene da qui. Abbiam detto abbastanza.

Sviluppatore: Rare
Anno: 1997
Il papà degli shooter su console, Goldeneye è da molti ritenuto ancora oggi il miglior titolo derivante da un film mai sviluppato. Rare avrebbe potuto creare una ciofeca atroce, invece portò nelle case un FPS con una campagna avvincente, un level design superlativo e un multiplayer tra i più divertenti mai congegnati. Se avete videogiocato negli anni 90, questo titolo fa obbligatoriamente parte delle vostre memorie felici. Un videogame che ha influenzato in positivo una generazione di sviluppatori e di giocatori ed ha iniziato a mostrare le potenzialità degli shooter su console quando l’idea di questo “trasloco” ancora sembrava fantascienza.

Sviluppatore: 2K Boston (ora Irrational Games)
Anno: 2007
Un’atmosfera incredibilmente opprimente ma altrettanto magnifica, una narrativa appassionante, un’ambientazione tra le migliori mai create e un gameplay brillante. Queste sono le caratteristiche che hanno reso Bioshock uno degli sparatutto più apprezzati in assoluto. Pur presentando vari elementi da “ibrido” Bioshock è in primis un FPS di altissima qualità, che è stato in grado di catturare (e spaventare) milioni di persone. I Big Daddy, le Little Sisters, e la città sommersa di Rapture sono ormai parte integrante dell’immaginario collettivo dei videogiocatori. Il seguito non ha raggiunto le vette del suo predecessore, ma con Infinite Ken Levine e compagnia bella sembrano sulla buona strada per fare di nuovo centro.

Sviluppatore: Jess Cliffe e Minh Le (poi Valve)
Anno: 2000
Nato come mod per Half-Life, Counter-Strike è a tutt’oggi considerato uno dei migliori sparatutto competitivi mai creati. Un gioco adrenalinico e skill based come pochi altri, questo FPS ha portato alla nascita di molti team di gamer professionisti, e ha avuto una enorme importanza nello sviluppo degli e-sports odierni. Indirettamente ha addirittura influenzato la crescita del genere, perché molti dei migliori modders della sua scena sono divenuti in seguito sviluppatori stipendiati.Ancora oggi giocatissimo, ci sono ottime probabilità che torni a dominare il gaming competitivo con l’uscita ormai prossima di Counter-strike: GO.

Sviluppatore: Bungie
Anno: 2001 
Nel 2001 Bungie fece l’impensabile: dimostrò una volta per tutte che un fps poteva essere un’esperienza divertente e spettacolare anche senza mouse e tastiera. Halo riuscì nell’impresa di convincere i possessori di console che il genere degli sparatutto in prima persona non fosse esclusiva dei pcisti, e che l’utilizzo di un pad non portasse a divertirsi di meno in multiplayer. L’opera di Bungie ha segnato per sempre il gaming, ed è da molti considerata la principale motivazione per il successo della prima Xbox. La serie negli anni è stata spremuta fino al midollo, ma dopo aver osservato il quarto capitolo il futuro di Master Chief non ci è mai sembrato più roseo. Impossibile che abbia lo stesso impatto del mitico predecessore, ma i fan meritano comunque un ritorno in grande stile di una delle serie più significative di sempre, anche senza la software house originale alle redini.

Sviluppatore: id Software
Anno:1996
Quake è il gioco che ha introdotto il multiplayer online negli FPS e già questo basterebbe a consacrarlo come una delle colonne del genere. Oltre a ciò però, l’opera di Carmack stupì tutti con il suo gameplay impeccabile al momento dell’uscita, risultando uno dei migliori videogame mai sviluppati. Cosa ancor più incredibile, il buon John ammise candidamente di non esser riuscito a inserire nel titolo tutto ciò che desiderava, e infatti riuscì a migliorare ulteriormente la sua creatura con Quake II, che portò a una diffusione ancor maggiore del gaming online. L’importanza del predecessore rimane tuttavia a nostro parere ineguagliabile, e gli fa meritare senza dubbio alcuno il posto in lista.

Sviluppatore: Infinity Ward
Anno: 2007
“Prendete le forche, c’è un CoD in classifica!”. La reazione che ci aspettiamo dopo l’inserimento di un titolo della nota serie Activision tra gli imperdibili di solito è questa. I Call of Duty vantano due primati dopotutto: sono gli FPS più venduti di sempre, e sono anche quelli con più haters in assoluto. Che facciate parte del gruppo che li detesta oppure no, non si può negare come Modern Warfare abbia cambiato la faccia del genere con la sua spettacolarità, la sua accessibilità e l’innovativa ricetta per il multiplayer, che sarebbe in seguito stata ripresa da gran parte dei contendenti. Modern Warfare rappresenta la quintessenza dello shooter per console, e merita pertanto il posto nella lista. Vorremmo tuttavia vedere qualche innovazione significativa nella serie in futuro, se non altro per dimostrare che c’è ancora polpa nel frutto dei Call of Duty.

Sviluppatore: 3D Realms
Anno: 1996
Chiedi al giocatore medio over-30 cosa c’era di indimenticabile in Duke Nukem 3D e al 90% ti risponderà “le spogliarelliste”. Eppure la principale attrattiva del gioco 3D Realms non erano le donzelle in abiti succinti, bensì l’umorismo demenziale, il carisma di Duke, e la follia delle armi disponibili. La varietà del gameplay e l’interattività delle mappe di gioco risultano ancora oggi eccezionali, senza contare che l’anima politicamente scorretta del titolo ha contagiato dozzine di altri prodotti (non necessariamente appartenenti allo stesso genere). Un vero peccato che il recente ritorno del duca non sia stato all’altezza delle aspettative, ma almeno adesso che il marchio è in mano a Gearbox c’è speranza per il futuro.
Sviluppatore: Valve
Anno: 1998
Seriamente vi aspettavate di vedere una lista dei migliori sparatutto senza l’indimenticabile lavoro di Valve? Half-Life divenne un classico istantaneo al momento dell’uscita, disintegrando con la sua immersività e classe qualunque contendente. Rivoluzionaria per il genere, l’opera magna di Valve alzò il livello così brutalmente che secondo molti il solo titolo a raggiungerlo fu il suo seguito, Half-Life 2. L’introduzione della Gravity Gun e di un accurato motore fisico rendono il secondo capitolo un capolavoro di pari livello, ma abbiamo scelto comunque il primo Half-Life per l’incredibile eredità lasciata, e l’impatto che ha avuto sui videogiocatori di tutto il mondo. 
Tutti aspettano ancora con impazienza la conclusione dei seguiti episodici della saga. Troppi anni sono passati dall’ultimo capitolo, ma nel nostro cuoricino ci sarà sempre un posticino pronto per Gordon Freeman, dovessimo attenderlo per l’eternità.

Menzioni Onorabili

Titolo: Battlefield 3

Perché merita di essere giocato: perché vanta un multiplayer stratosferico con battaglie enormi ed esaltanti. Perchè tecnicamente superlativo.
Perché non è in lista: a causa di una versione per console inferiore a quella pc con battaglie più contenute, e perché la sua campagna in singolo è mediocre.
Titolo: Black
Perché merita di essere giocato: per il feeling notevole delle armi e la sua spettacolarità.
Perché non è in lista: perché presentava più di una mancanza.
Titolo: Resistance
Perché merita di essere giocato: perché è uno dei migliori shooter per console in circolazione.
Perché non è in lista: perché non è né tra gli fps migliori in assoluto, né tra i più significativi.
Titolo: Turok 2
Perché merita di essere giocato: per i dinosauri. Perché ai suoi tempi era uno dei pesi massimi del genere.
Perché non è in lista: perché la serie si è disgregata a causa di svariati passi falsi.
Titolo: Crysis
Perché merita di essere giocato: perché al momento dell’uscita ha fatto cascare milioni di mascelle con la sua grafica da urlo. Per il gameplay solido unito a una struttura sandbox che ha catturato molti fan.
Perché non è in lista: perché ha catturato le masse più per il suo comparto tecnico che per la sua giocabilità.
Titolo: Left 4 Dead 2
Perché merita di essere giocato: perché è uno dei migliori titoli multiplayer in circolazione. Perché è pieno zeppo di zombie.
Perché non è in lista: perché non è il titolo migliore di Valve, e non ha avuto un impatto enorme sul genere
Titolo: Far Cry
Perché merita di essere giocato: per l’evocativa ambientazione e la grafica grandiosa, che ha stupito tutti al momento dell’uscita.
Perché non è in lista: perché è un altro titolo dove grafica > gameplay.
Titolo: Arma II
Perché merita di essere giocato: perché impegnativo, simulativo e complesso. Per poter giocare a Dayz.
Perché non è in lista: perché non privo di difetti e imperfezioni.
Titolo: Team Fortress 2
Perché merita di essere giocato: perché è il miglior FPS free to play in circolazione e uno dei migliori sparatutto multiplayer in assoluto.
Perché non è in lista: Perché ha avuto più impatto sull’economia videoludica che sul gaming vero e proprio.
Titolo: Rainbow Six: Vegas
Perché merita di essere giocato: perché diverso dai soliti FPS, tattico e narrativamente notevole
Perché non è in lista: perché non ha fatto la storia del genere e per il cover system da TPS.
Titolo: The Chronicles of Riddick: Escape From Butcher Bay
Perché merita di essere giocato: perché è un altro spin off da film di altissima qualità.
Perché non è in lista: perché, seppur notevole, c’è di meglio nel genere.
Titolo: Perfect Dark
Perché merita di essere giocato: perché è l’altro grande FPS di Rare.
Perché non è in lista: abbiamo ritenuto Goldeneye più significativo.
Titolo: Killzone 3 
Perché merita di essere giocato: perché è il miglior sparatutto in esclusiva per Ps3, tecnicamente magnifico per uno shooter su console.
Perché non è in lista: perché il suo gameplay non è apprezzato all’unanimità.
Titolo: Marathon
Perché merita di essere giocato: perché già all’epoca Bungie era riuscita a dimostrare di che pasta erano fatti i suoi ragazzi.
Perché non è in lista: perché non ha impattato più di tanto sul genere.
Titolo: F.E.A.R.
Perché merita di essere giocato: perché in grado di spaventare e ben sviluppato
Perché non è in lista: perché l’atmosfera è la sua principale qualità, dunque non raggiunge i livelli di altri capolavori in ogni sua parte.
Titolo: Timesplitters 2
Perché merita di essere giocato: perché è uno degli shooter multiplayer più divertenti di sempre da giocare con gli amici.
Perché non è in lista: perché l’abbiamo ritenuto meno significativo di altri sparatutto pensati per le console.

Titolo: Serious Sam
Perché merita di essere giocato: perché ha riportato nelle case l’umorismo over the top del duca quando il duca mancava.
Perché non è in lista: perché qualitativamente è un buon gioco, ma nulla più di questo.
Titolo: Tribes
Perché merita di essere giocato: per l’impatto che ha avuto sui titoli multiplayer a squadre
Perché non è in lista: perché non è invecchiato bene, e il nuovo Tribes: Ascend è una scelta nettamente migliore ora come ora.
Titolo: Shogo-Mobile Armor Division
Perché merita di essere giocato: un fps manga style alla guida di robottoni? Ne sa a pacchi.
Perché non è in lista: non è invecchiato bene né particolarmente importante o noto nel panorama.
Titolo: Hexen II
Perché merita di essere giocato: perché è un fps fantasy che molti giocatori hanno amato.
Perché non è in lista: perché è un titolo ove la linea tra ibrido e FPS è più che mai sottile, e ha avuto contendenti troppo poderosi all’epoca.
Titolo: Medal of Honor: Allied Assault
Perché merita di essere giocato:  perché è uno dei migliori shooter militari mai sviluppati.
Perché non è in lista: perché seppur molto amato, non ha rivoluzionato il genere più degli altri titoli in lista.
Titolo: Metro 2033Perché merita di essere giocato: perché tecnicamente notevole e ricco di atmosfera. Perché costringe a dosare i proiettili.Perché non è in lista: privo di multiplayer e strutturalmente migliorabile.

Titolo: Aliens vs Predator

Perché merita di essere giocato: per il multiplayer divertente e in grado di dare dipendenza.
Perché non è in lista:  perché ci sono FPS indubbiamente migliori e più significativi.
Titolo: Red Orchestra 2
Perché merita di essere giocato: perché è una piccola gemma tra gli sparatutto multiplayer, dotata di un gameplay davvero sopraffino.
Perché non è in lista: perché ricco di bug al momento del lancio e di certo non all’altezza di molti mostri sacri del genere.
Titolo: Jedi Knight – Dark Forces II
Perché merita di essere giocato: FPS nel quale si possono usare la forza e spade laser. Serve altro?
Perché non è in lista: perché non era privo di difetti, specialmente tecnici.