Gli Imperdibili - Boss Fights

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a cura di Pregianza

Equivalente della ciliegina sulla torta per (quasi) ogni gioco che si rispetti, le boss fights da sempre catturano e appassionano i videogiocatori. Non c’è da stupirsi, sono pur sempre il fulcro della creatività degli sviluppatori il più delle volte, il calderone ove le software house buttano le loro idee più folli ed epiche, e il culmine di ogni avventura. Noi non potevamo dunque non dedicare almeno una delle nostre classifiche non numerate alle battaglie contro i boss. Prima di cominciare, però, alcune precisazioni di rito, che non si sa mai:
-La lista non può contenere due boss provenienti dalla stessa serie, con buona pace di Kojima. 
-La classifica conterrà 12 scelte invece che 10 stavolta, ma niente menzioni onorevoli, perché sarebbero troppe.
– La classifica si basa sul binomio carisma/spettacolarità della BATTAGLIA, quindi l’assenza di boss finali storici di certe serie non dipende dalla nostra volontà di escluderli, ma solo dal fatto che, magari, non sono mai stati protagonisti di scontri originali o indimenticabili quanto quelli da noi scelti.
-In quanto classifica si tratta di un’opinione personale di Spaziogames, e le scelte possono quindi essere discusse pacificamente nei commenti, con proposte alternative che ampliano sempre le prospettive.
Ok, abbiamo barato all’istante, ma ce lo dovete concedere. Molti considerano il primo colosso l’apice del capolavoro di Ueda, altri affermano che Phalanx è il migliore dei boss del gioco, grazie alla spettacolarità dello scontro e all’epica colonna sonora, e altri ancora pongono in testa l’ultima imponente battaglia dell’avventura. Noi a scegliere proprio non ce la facciamo. Shadow of The Colossus è un titolo dove ogni boss fight è un’esperienza indimenticabile, e merita di essere inserito interamente nella lista, con buona pace dei pignoli.
Altra scelta difficilissima. I Metal Gear Solid sono da sempre titoli con boss fight divine, uniche e dannatamente originali. Scontri come quello con The End, o il drammatico incontro finale con The Boss resteranno per sempre nella nostra memoria, ma alla fine abbiamo dovuto optare per la scelta più ovvia. Sarà banale, ma lo scontro con Psycho Mantis è stato per molti l’apice della serie: un insieme di trovate geniali, momenti inaspettati e Kojimate da antonomasia. Ai tempi la rete non era poi così diffusa, e il fatto di dover cambiare l’attacco del pad Playstation per trionfare ha fatto implodere innumerevoli cervelli, senza contare il coinvolgimento di Meryl nella scena, o la “lettura del pensiero” che Mantis era in grado di eseguire sulla Memory Card del giocatore. Troppa roba per non metterlo in lista. 
Giygas è uno dei boss più inquietanti di sempre. Un turbinio di pixel non ben definito, questo terribile nemico appare invincibile, al punto che i protagonisti non sono nemmeno in grado di capire come attacca. Tutto sembra perduto, finché il gruppo di eroi non si ritrova a utilizzare un’ultima risorsa… pregare. Ogni personaggio incontrato nel gioco viene interpellato per dare la forza ai protagonisti, giocatore compreso, alla faccia della quarta barriera. E’ uno scontro disperato, che mette i giocatori contro una terribile incarnazione del male la cui reale forma è quasi incomprensibile. Dopo aver consumato ogni risorsa, il nemico viene distrutto solo grazie alla volontà dell’utente e ai sentimenti umani. Per un titolone come Earthbound è la conclusione perfetta.
Ecco uno scontro che va inserito quasi per forza. Ugh Zan III è grosso, ma grosso forte, praticamente colossale, e nessuno si aspettava di vedersi arrivare contro un boss del genere alla fine dell’esageratissimo Serious Sam
Pochi momenti raggiungono la spettacolarità del faccia a faccia (o a mignolo) con Ugh Zan, un bestione immenso che distrugge l’ambiente circostante senza sforzo inseguendovi, mentre voi siete impegnati ad ammazzare la solita orda inarrestabile di nemici. Ah, se non bastasse, la battaglia è in più fasi, e pure brutale se non si capisce come portarla a termine. Indubbiamente una delle migliori boss fight di sempre.
La battaglia con Mother Brain in Super Metroid non va messa in lista solo per la sua importanza storica. Si tratta infatti di un momento congegnato dannatamente bene, che sfrutta al meglio alcuni espedienti poi copiati da molte altre boss fight. Samus inizialmente si trova di fronte a un nemico che non può battere e la riduce in fin di vita, ma riesce comunque a trionfare grazie al sacrificio finale del Baby Metroid. 
Lo scontro è strutturato in più fasi, a mò di rimando al passato, ed è talmente emozionante da riuscire senza troppi ostacoli a far affezionare il giocatore alla grossa medusa verde che dà il nome alla serie. 
Il dibattito qui è sempre il solito: Kefka o Sephiroth? Su chi sia il miglior cattivo dei Final Fantasy non si raggiungerà mai una decisione, ma sulla miglior battaglia noi ci sentiamo di dare il voto al buon Sephiroth. Parliamo di uno scontro accompagnato da uno dei motivi musicali più indimenticabili della storia dei videogiochi, una battaglia grandiosa, in più fasi, che si chiude alla perfezione. Impossibile inoltre dimenticare la possanza dell’attacco Supernova lanciato dal nemico giurato di Cloud, una bordata che DISTRUGGE IL SISTEMA SOLARE! Anche se poi nel finale tutto pare tornato alla normalità. 
Alcuni boss rimangono nell’immaginario comune per il loro aspetto imponente, Luca Blight è invece marchiato a fuoco nelle menti degli appassionati dei jrpg per un semplice motivo: è uno dei più terrificanti figli di buona donna mai esistiti nel mondo dei videogiochi. Suikoden II non vendette molto al momento dell’uscita, per via di una release in un periodo piuttosto infelice, ma oggi è un gioco di culto tra gli appassionati del genere, e la battaglia contro il folle Blight è forse il suo momento più alto.
Lo scontro è terribile, si svolge in più fasi, e dà al giocatore un senso di battaglia reale, dove è necessario mandare truppe al macello contro il potente nemico per indebolirlo e in seguito sferrargli un desideratissimo colpo di grazia.  Dopo una serie di scene epiche, che vedono il maledettissimo guerriero sopravvivere persino dopo esser stato puntellato di frecce peggio di un bersaglio da allenamento, la battaglia si chiude con un 1 contro 1 con l’eroe controllato dal giocatore. Niente trasformazioni, niente espedienti strambi, solo un durissimo combattimento contro un vero bastardo. Davvero una boss fight da ricordare.
Anche se secondo molti il culmine della saga di Dante resta il primo capitolo, la battaglia contro Vergil di Devil May Cry 3 resta la miglior boss battle della serie. Si può anche dimenticare per un momento che si parla di una battaglia tra fratelli capace di decidere le sorti del pianeta: il combattimento è talmente veloce e superbo da divenire indimenticabile dopo pochissimi minuti. Vergil è un avversario più veloce e pericoloso di Dante, capace di teletrasportarsi per lo schermo e creare sfere di vuoto a raffica usando la sua katana. Se affrontato in normal è impegnativo, ma alla massima difficoltà risulta brutale e richiede un tempismo eccezionale per essere superato senza intoppi. Merita il posto in classifica, trattandosi di uno dei duelli all’arma bianca più scenografici di sempre.
Impossibile non inserire in una lista delle migliori boss fight almeno un gioco di Suda 51. Le opere del folle designer nipponico vantano, dopotutto, alcune delle boss battle più incredibili e assurde in circolazione. Lo scontro contro Alice Twilight in No More Heroes 2 resta in puro stile Suda, ma è anche uno dei pochi a contenere un messaggio concreto. Alice ha già capito l’inutilità di ciò che Travis sta facendo e la sua eliminazione, oltre a svelare dettagli importanti per la narrativa, è un duro colpo psicologico per il protagonista, che finito il duello si ritrova a urlare disperato in un mare di sangue. Notevole. 
Ok… c’è anche da tenere in considerazione il fatto che si tratta di una tizia che combatte con un numero di spade laser che farebbe impallidire il Generale Grievous. 1 + 1 fa due, e sono tutti contenti.
Kid Icarus Uprising è stata una notevole sorpresa. Il titolo è un mezzo cult tra i possessori di console 3DS e, pur non avendo conquistato tutti all’unanimità, è indubbiamente uno dei prodotti migliori per chi ama la portatile della grande N. Uno dei momenti che rende questo gioco davvero indimenticabile? La battaglia contro Hades. Non solo in questo scontro sfiderete il dio dell’oltretomba alla guida di una sorta di mech suit, ma ben presto le cose si faranno folli, con un numero spaventoso di proiettili a schermo e varie scene spettacolari. C’è un motivo se questa battaglia ha sconfitto il carisma di personaggi ben più leggendari creati da Nintendo, meritandosi il posto nella lista.
Ecco un’altra serie dove la scelta della boss battle migliore è stata incredibilmente faticosa. I God of War sono titoli in cui i boss rappresentano lo zenith della produzione, momenti altissimi ed esageratissimi che impressionano e fanno infervorare il giocatore di continuo. Noi abbiamo scelto lo scontro con l’Idra, perché è il primo boss della serie e mette immediatamente le cose in chiaro. E’ un combattimento contro un boss enorme, che oltre alla scala sfrutta semplici puzzle e la necessità di imparare i pattern del terribile mostro a tre teste per schivare i colpi e trionfare. L’ultraviolenza, chiaramente, era già inserita nell’equazione. Solo dopo aver sconfitto questo boss ci si è resi conto di che macchina da guerra inarrestabile fosse realmente Kratos. 
Si chiude la lista con una gigantesca… cacca. Ok, forse non molti saranno d’accordo sull’inserimento di Great Mighty Poo nella lista, ma ai tempi questa boss battle fu assolutamente esilarante. Si parla di un gigantesco ammasso fumante di sterco senziente, con una voce da tenore, che combatte contro Conker cantando in rima un motivo peraltro orecchiabilissimo, e va sconfitto a forza di lanci di carta igenica. Un combattimento così assurdo e divertente non potevamo certo lasciarlo fuori dalla classifica.