Gioca Jouer

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a cura di Pregianza

Benvenuti a Gioca Jouer, una rubrica in cui il sottoscritto vi consiglia titoli non conosciutissimi (e spesso sottovalutati) che magari, tra le uscite super pompate, potreste esservi persi. Se li consiglio la ragione è molto semplice: sono giochi belli. Molto, ma molto belli. E non è quindi il caso di farseli scappare.
Oggi i consigli sono solo tre, ma si tratta di un trio d’acciaio, che vanta idee brillanti e innovative. Vediamo un po’ di che si tratta
Crypt of the Necrodancer
A una prima occhiata potrebbe sembrare poco più di un “simulatore di omini pixellosi che saltellano”, ma Crypt of the Necrodancer è in realtà un roguelike brillante, mescolato con le meccaniche dei Rhytm Game. Obbligati ad andare a tempo di musica per la maledizione di un antico lich, dovrete vagare per i piani gradualmente sempre più difficili di un dungeon tra mostri pericolosi e boss brutali. Le meccaniche sono molto semplici, ma non altrettanto facili da padroneggiare, poiché è necessario studiare nel dettaglio i pattern dei nemici per non perire. C’è anche un avanzamento graduale, ma non si può sviluppare più di tanto il proprio protagonista (peraltro selezionabile tra più eroi sbloccabili avanzando) quindi l’unica cosa davvero importante è migliorare la propria abilità. Non bastasse, vi sono svariati npc utili da liberare tra i vari piani del dungeon, che vi garantiranno molteplici vantaggi in cambio di diamanti. Si va dalla possibilità di allenarsi contro i singoli mostri a una partenza già armati di tutto punto, quindi non è il caso di ignorarli.
Insomma, un gioco capace di rubarvi decine e decine di ore, che richiede pratica ma dà enormi soddisfazioni, e non è mai uguale di partita in partita poiché procedurale. Provatelo.
Super Time Force Ultra
Un altro titolo dove il ritmo conta, anche se molto più frenetico di quello precedente, Super Time Force Ultra è un action a scorrimento spettacolare, con parecchi personaggi e meccaniche davvero particolarissime. In pratica lo si gioca come un comune sparatutto a scorrimento, ma è possibile riavvolgere il tempo ad ogni morte per far entrare in campo un altro personaggio (che può peraltro salvare il compagno caduto, guadagnando vite extra). Tutto viene gestito proprio attorno alla possibilità di riavvolgere il tempo, visto che il timer scorre rapidamente ed è obbligatorio utilizzare furbe combinazioni di eroi per avanzare con una certa rapidità tra i livelli. Le boss fight sono in particolare spettacolari oltre misura, grazie al numero smodato di personaggi a schermo, e il gameplay si mantiene fresco grazie alla diversificazione degli eroi disponibili. Persino i collectibles (davvero difficili da ottenere a volte) richiedono una certa furbizia nell’uso dei rewind per essere ottenuti tutti. Un gioco davvero geniale e spassoso, che dimostra ancora una volta quanto i Capybara ci sanno fare. Se amate i giochi dal ritmo elevato, ma che obbligano comunque a usare un po’ il cervello, questo lo adorerete.
Party Hard
Un giochillo forse non al livello degli altri nominati nell’articolo, ma comunque spassoso e dannatamente impegnativo. In Party Hard interpretate un serial killer il cui unico scopo è eliminare tutti i partecipanti a varie feste per avere un pochino di sana tranquillità. Le meccaniche sono semplici, e permettono fondamentalmente di utilizzare varie trappole interattive sparse per la mappa, di accoltellare i passanti e di ballare in modo sfigatissimo per far allontanare un gruppo di persone. Davvero pochino, ma abbastanza per trionfare se si usa il cervello. Il sistema viene marginalmente rovinato da alcuni comportamenti non sempre sensati dell’ia nemica, e da un elemento procedurale limitato ma comunque in grado di rendere nettamente più o meno difficile un livello (d’altronde una granata fumogena riutilizzabile è sicuramente più utile di un vestito extra, e tali oggetti si trovano casualmente nella mappa). Nuovi personaggi e nuove mappe ancor più complicate aggiunte di recente con una patch hanno sensibilmente aumentato la longevità del gioco, e se non vi arrabbiate facilmente ve lo consigliamo. Funziona bene anche per sfogarsi un pochino.

State sempre attenti tra le lande sconfinate dei titoli digital e indie, o rischiate di perdervi perle davvero spassose. Non che i giochi markettati fino alla morte siano necessariamente brutti, ma non è il caso di sottovalutare o ignorare un videogame solo perché privo di graficone. Questa rubrica è qui per ricordarvelo, e per indicarvi un po’ di robetta che non è il caso di saltare. Ci vediamo alla prossima puntata!