Recensione

Gigantic Drive

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a cura di Renzo

Enix non è soltanto ottimi RPG e neppure soltanto il superbo Dragon Quest. Enix è anche titanica dimostrazione di forza, superbo impeto distruttivo, delirio megalomane di onnipotenza. Dell’altezza di 30 metri oppure in formato 40 piani. Detto in due parole: Gigantic Drive.

6000 Tonnellate di mosse da un telecomandoIl concetto è semplice: la nostra cara Tokyo viene settimanalmente rasa al suolo da giganteschi mostri meccanici; la situazione, come potete immaginare, non è delle più simpatiche, ma la solita mega corporation di turno, mossa dal nobile intento di dare un taglio alle continue vessazioni subite dai produttivi cittadini della capitale nipponica, tira fuori dal proprio cilindro tre enormi robot con lo scopo di riportare la pace nella terra del sol levante. Diversamente dagli stereotipi classici, i nostri paladini d’acciaio non vengono pilotati dall’interno del canonico cockpit, ma il loro movimento è generato da un “banale” telecomando: compito del vostro alter ego digitale sarà quindi quello di “seguire” a piedi il robot, posizionarsi in un luogo dalla visuale favorevole (magari sopra un grattacielo visto che a vostra disposizione c’è un bel jetpack che agevola non poco gli spostamenti) e ingaggiare battaglia con i Volgara (questa la denominazione degli invasori). Dual Shock 2 diventa appunto telecomando: ruotate gli stick analogici per muovere le articolazioni degli arti superiori del mech e per realizzare fendenti; premete ritmicamente R1-L1 o R2-L2 per farlo camminare rispettivamente avanti o indietro; usate lo stick digitale per fargli ruotare il tronco…diversi altri esempi di azioni eseguibili potrebbero essere qui riportate, ma ciò che più importa è la constatazione del fatto che mai prima d’ora un gioco di mech (se escludiamo Tekki che è comunque un discorso a parte) poteva vantarsi di un sistema di controllo così innovativo, preciso, “realistico” e dannatamente godibile.Proverete davvero la galvanizzante sensazione di muovere enormi ammassi di metallo, verrete scossi (attraverso l’uso magistrale delle vibrazioni) dal loro pesantissimo incedere, proverete il diabolico gusto di far collassare ogni singola struttura della città.Tutto risiede, come precedentemente accennato, nei repentini cambi di posizione del pilota, fondamentali per la buona riuscita di ciascuna missione: una continua ridefinizione del proprio punto di vista. Concetto abbastanza nuovo e sicuramente intrigante per un videogame.

Rocketto Puuunch!Le missioni si strutturano, nello Story Mode, dapprima in una breve esplorazione degli ambienti, dove ad ognuno dei tre protagonisti selezionabili (per altrettante storie diverse) verrà richiesto di raggiungere un preciso punto della città o sarà coinvolto in determinati incontri con personaggi differenti; in un secondo momento assisteremo all’arrivo improvviso del Volgara che seminerà il panico tra i cittadini (questi, secondo i più tradizionali canoni di fantascienza robotica nipponica, si riversano sulle strade correndo a più non posso, anche se qualcuno viene inevitabilmente calpestato dal mostro), per poi fare uscire il nostro robot dal suo hangar e cominciare la battaglia. Alcune missioni richiederanno, oltre all’eliminazione del nemico, il raggiungimento di obbiettivi diversi: evitare che scuole o edifici particolari vengano rasi al suolo, proteggere l’esercito che vuole farsi “ostinatamente” garante della sicurezza pubblica, portare in salvo determinati soggetti e quant’altro.A livello puramente bellico avrete a disposizione, per ogni robot, armi e tecniche di battaglia diverse: pugni a razzo (nel più classico stile Mazinger), raggi fotonici, mitragliatori, oltre alle possibilità di trasformazione; Vertical Fortress Vavel, attraverso il Genesis Mode (citazione di Evangelion: lo capirete giocando…) diventerà più potente, grazie alla fuoriuscita di numerosi alettoni su tutto l’esoscheletro, Geotic Fortress Gllang e Vertical Fortress Lagoille potranno trasformarsi, invece, rispettivamente in carro armato e astronave.Da sottolineare inoltre che al termine di ogni missione verranno proposte le canoniche opzioni di potenziamento del Mech e del suo pilota, congiuntamente alla possibilità di acquistare nuovi armamenti sempre più utili e devastanti.

Nice graphics, gigantic longevityIl comparto grafico è soltanto discreto: le città, se da un lato sono davvero enormi (a livello record, non sto scherzando) e variegate (possiamo addirittura ingaggiare battaglia negli stadi), dall’altro soffrono necessariamente, a livello di textures, di una definizione piuttosto grezza; gli edifici sono inoltre composti da un numero relativamente basso di poligoni: poligoni che svelano tutta la loro essenzialità durante le esplosioni, fastidiosamente minimali e spigolose. Non brilla nemmeno il frame rate, ancorato ai soli 30 frames: davvero pochi se consideriamo appunto l’aspetto spoglio delle ambientazioni.Giudizio diverso va invece espresso per quel che concerne la cosmesi dei robot: elevato numero di poligoni, textures brillanti e definite congiuntamente ad animazioni perfette e credibili.A livello longevità il titolo Enix setta nuovi standard: 60 (e più) missioni sono davvero molte per un prodotto di questo tipo; se poi aggiungiamo la presenza di altre 3 modalità (challenge, vs ed un più canonico tutorial) è opportuno affermare che ne avrete davvero per molto (anche se, tuttavia, il gioco non è difficilissimo e l’AI degli avversari non è così elevata).Una nota di merito va sicuramente agli effetti sonori che riproducono fedelmente le devastanti esplosioni, i tonfi metallici e i clangori tipici di un gigantesco Mech. Diversa considerazione va fatta purtroppo in merito alla colonna sonora, dai toni bellici e marziali, estremamente ripetitiva e alla lunga noiosa.N.B.: il character design è di Toshihiro Kawamoto, già noto per i suoi lavori su Cowboy Bebop

– Sistema di controllo innovativo

– Giocabile e divertente

– Davvero lunghissimo

– Ottima realizzazione tecnica dei robot

– Un po’ facile

– Ambientazioni essenziali

– Colonna sonora ripetitiva

– Il frame rate poteva essere migliore

8.5

Gigantic Drive è una graditissima sorpresa. Innovativo, esaltante, giocabilissimo e dannatamente lungo: un must per gli amanti di robottoni ed anime in generale, titolo da tenere caldamente in considerazione per tutti gli altri.

Voto Recensione di Gigantic Drive - Recensione


8.5