Recensione

Ghost Rider

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a cura di Star Platinum

Agli appassionati di fumetti Marvel, il nome Ghost Rider risulterà sicuramente molto familiare. Il protagonista della nostra storia, cui questo gioco è chiaramente legato, ha il nome di Johnny Blaze, uno stuntman motociclista che trovandosi in una situazione senza via d’uscita è costretto a fare un patto infernale pur di salvare la vita del suo mentore, divenendo così il corpo ospitante del demone Zarathos. Questo cambiamento improvviso, gli permette –assumendo le sembianze demoniache dell’ospite- di divenire un inquietante teschio fiammeggiante in grado di avvalersi di eccezionali poteri. Riuscirà questa recente produzione videoludica a rendere giustizia ad un personaggio tanto carismatico e famoso?

Dal cinema alla consoleMentre Ghost Rider inizia a proiettare il filmato introduttivo, con molta nostalgia mi tornano alla mente i primi giochi tratti da pellicole cinematografiche di successo. La prima considerazione da fare, riguarderebbe forse questo primo essenziale punto, ma non è questa la sede appropriata per esprimere giudizi circa la qualità di un film che ha pur sempre il difficile compito di rendere “reale” un personaggio di fantasia, pertanto è meglio continuare a ricordare i bei tempi e tornare indietro con gli anni. Senza andare a scomodare mostri sacri come il primo Star Wars per Atari 2600, la vera invasione di titoli ispirati a produzioni cinematografiche iniziò negli anni novanta, dove arrivarono decine di giochi dalla qualità generale tuttaltro che apprezzabile. Il fenomeno da allora è stato sfruttato in modo notevole, senza che ci fossero però dei veri e propri picchi di eccellenza. Oggi, a poca distanza dal debutto nelle sale di tutto il mondo, il gioco di Ghost è finalmente disponibile anche su PS2, per la gioia di tutti coloro che l’avevano atteso.Nonostante le prime immagini rilasciate facessero ben sperare per la versione finale di questo titolo, fin dall’inizio vi renderete conto di come più di un tassello risulti mancante, allontanando sempre più il gioco da un livello qualitativo non ottimo ma addirittura nemmeno sufficiente e questo è un peccato considerando che le possibilità di fare bene c’erano eccome. La presenza di un personaggio affascinante come Johnny Blaze (Ghost Rider, se preferite) non basta a rendere migliore una meccanica di gioco che risulta fin troppo classica e decisamente ripetitiva. I primi livelli si susseguiranno in modo molto lineare, con una serie di obiettivi da portare a termine, ma senza che essi richiedano un grande sforzo mentale da parte del giocatore. Vi ritroverete ad avere a che fare con situazioni in cui spesse volte la forza bruta prevarrà sul ragionamento, dove il ritmo sarà sempre piuttosto sostenuto. La vostra arma principale consisterà in una catena infiammata che potrete controllare come fosse una frusta e con la quale potrete “agganciare” praticamente ogni cosa o nemico. Potrete inoltre fare affidamento sulle incredibili doti d’agilità di cui dispone il buon Ghost, che vi permetteranno di compiere acrobazie non solo spettacolari a vedersi, ma molto utili durante i combattimenti.

Great Balls of Fire!Il gameplay si potrebbe suddividere in due fasi ben distinte, una a bordo della vostra motocicletta e l’altra che non si avvale di alcun mezzo di trasporto. In quest’ultima, il tutto si riduce ad un gioco d’azione molto classico, per certi versi simile per dinamicità al ben più blasonato Devil May Cry. I livelli in cui non sarete appiedati sono discretamente strutturati e attraverso la combinazione di pugni, colpi di catena e fucilate dovrete farvi largo attraverso un numero incredibile di creature demoniache tuttaltro che amichevoli, che richiederanno un buon numero di combo per essere messe a tacere per sempre. Non mancheranno poi, per entrambe le sezioni, gli immancabili ed enormi boss di fine livello, pronti a tutto pur di ostacolare il vostro cammino verso la giustizia. Il gioco utilizza praticamente tutti i pulsanti del joypad, con alcune piccole differenze in base alla tipologia di livello. Potrete muovervi normalmente, effettuare una capriola utile ad evadere gli attacchi, saltare, sferrare un attacco rapido o forte, afferrare qualcosa o aprire una porta, utilizzare il fucile e compiere diverse altre azioni anche grazie alle numerose combinazioni ottenibili premendo più pulsanti in un determinato ordine, che produrranno effetti ben più dannosi verso il nemico. Per effettuare un attacco speciale potrete avvalervi di un’apposita barra d’energia, che dovrete aver prima opportunamente caricato. Sarà infatti importante che teniate ben sotto controllo lo schermo, in quanto oltre all’importante icona che indicherà il livello della vostra energia vitale, ce ne sarà un’altra altrettanto utile che in base alle vostre condizioni vi permetterà di utilizzare, di volta in volta, il fucile piuttosto che le innate capacità fornitevi dalla vostra “anima” demoniaca, seppur non in modo illimitato. Queste mosse sono state riprodotte in maniera discreta e svolgono il loro lavoro in modo apprezzabile, se non altro da un punto di vista della spettacolarità.

Il tempo è denaroL’aspetto tecnico di Ghost Rider è davvero poco curato. I modelli poligonali risultano spesso poco dettagliati e con animazioni poco più che sufficienti. Gli scenari sono anonimi e poco evocativi, ad eccezion fatta per le sezioni in cui avrete modo di controllare la motocicletta, che risultano sicuramente più dignitose. Il personaggio principale è rappresentato tutto sommato bene e la stessa cosa dicasi per gli effetti speciali e le numerose mosse a disposizione, riprodotte in maniera discreta. Purtroppo in più di un’occasione si presenterà qualche problema con la telecamera, causandovi dei danni anche in quelle situazioni in cui i nemici da tenere a bada saranno invece sufficientemente docili e mansueti. I brani scelti per fare da colonna sonora alle vostre scorribande tendono tristemente ad assomigliarsi un po’ tutti, risultando quindi non solo qualitativamente appena sufficienti ma anche monotoni. Ogni tanto emerge qualcosa di positivo, ma nulla che potreste ricordare dopo aver spento la console. Stessa cosa dicasi per gli effetti sonori ed il doppiaggio, che purtroppo appaiono non sempre azzeccati e adatti alle circostanze. A tal proposito, sarebbe stata senza dubbio gradita la scelta di utilizzare per intero o quasi il cast dei doppiatori originali, anziché affidarsi per buona parte ad attori sconosciuti. Realizzazione tecnica a parte, questo titolo non sarebbe neppure tanto disprezzabile se non fosse per un serio difetto, inspiegabilmente trascurato in sede di sviluppo: la longevità. Portare a termine l’avventura principale, anche a causa di una storia mal studiata e davvero troppo breve, risulterà un compito molto facile anche per i giocatori meno esperti e non richiederà più di cinque ore al massimo. Nonostante il buon numero di extra sbloccabili, come trailers del film, tavole del fumetto ed altro ancora, abbandonerete questo prodotto fin troppo presto e senza alcun valido motivo per volerci rigiocare. Il buon sistema di controllo, non basterà da solo a farvi passare sopra alle numerose lacune presenti, inclusa la scarsa originalità di base.

– Personaggio affascinante

– Discretamente divertente

– Mosse speciali appaganti

– Realizzazione tecnica mediocre

– Telecamera problematica

– Longevità molto limitata

5.0

Ghost Rider non sarà certo ricordato come una pietra miliare dei videogames, lasciando molto amaro in bocca per quello che avrebbe potuto essere un titolo ben più interessante. Il gameplay non è assolutamente innovativo, ma risulta almeno inizialmente divertente e piacevole ponendo l’accento sulla dinamicità degli scontri che risultano discretamente coinvolgenti. Tecnicamente siamo ben al di sotto di quello che è lecito aspettarsi da una PS2 e soprattutto dal punto di vista della longevità la situazione è problematica, con cinque ore di gioco, considerando tutti gli extra da sbloccare, altrimenti un giocatore smaliziato lo potrebbe terminare anche in leggermente meno tempo. Peccato perché la storia risulta interessante e le cut-scene sono realizzate con una cura più che valida. Consigliato solo agli appassionati del demoniaco eroe Marvel, pur sapendo che si tratta di un titolo che non brilla particolarmente in nessun aspetto.

Voto Recensione di Ghost Rider - Recensione


5