Recensione

Ghost Recon: Shadow Wars

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a cura di Dr. Frank N Furter

La serie Ghost Recon ha da sempre offerto ai giocatori un prodotto che fa della strategia militare e delle tattiche ben costruite il punto di forza del suo gameplay. Il debutto della saga su Nintendo 3DS conserva lo spirito tattico della serie, apportando però alcune modifiche sostanziali, in primis i turni. La seconda importante variante riguarda il comparto tecnico, che abbandona il realismo grafico dei predecessori adottando una telecamera a volo d’uccello con ambienti tridimensionali statici e personaggi tecnicamente essenziali. Sarete in grado di comandare i soldati del futuro?

Un’inquietante situazioneLa Russia si sta avvicinando alle elezioni presidenziali, gli avversari politici dell’attuale presidente appartengono alla corrente ultranazionalistica, ansiosi di riportare la madrepatria all’antico splendore schiacciando i paesi limitrofi e imponendo una supremazia politico-militare su tutta l’Europa. Per destabilizzare la classe dirigente in questo momento al potere, il leader del partito ultranazionalista si allea con uno dei generali russi più influenti, oltre ad uno dei ministri corrotti del governo in carica. Il piano è attaccare impianti economicamente importanti della nazione facendo ricadere la colpa sui paesi vicini, così che la politica aggressiva del partito ultranazionalista abbia la meglio su quella moderata del presidente in carica. Il team Ghost viene dunque inviato per impedire una probabile seconda guerra fredda tra Stati Uniti e Russia: l’obiettivo principale è fermare la corrente nazionalista e porre fine alla sua scellerata condotta. Un background piuttosto interessante, peccato che la narrazione sia spezzata oltremodo dalle lunghe battaglie che intercorrono, e la trama stessa non sembri in grado di offrire nulla di nuovo se non il solito potpourri fanta-politico in cui la catastrofe mondiale è imminente e solamente una squadra di militari pronti a tutto potrà fermarla.

Strategia e TatticaShadow Wars presenta un gameplay da strategico a turni con interessanti feature come il fuoco di supporto, quello di ritorno e, in particolare, l’importanza delle coperture e dei dislivelli del terreno. Sul campo di battaglia avrete un determinato numero di Ghost, ognuno appartenente ad una classe diversa. I commando sono unità con un buon raggio d’azione, utilizzano fucili d’assalto e granate, sicuramente i più facili da gestire. A questi si affiancano i cecchini, i medici, gli artiglieri (l’unità da fuoco pesante), i genieri che fanno uso di fucili d’assalto assieme a droni e torrette ed infine i ricognitori, classe molto versatile che dispone di un arsenale variegato composto da mitragliatrici silenziate, fucili d’assalto, granate, pugnali e un sistema di occultamento utile per avvicinarsi furtivamente ai nemici. La buona gestione delle abilità degli uomini ai vostri comandi sarà determinante per l’esito positivo della battaglia: Shadow Wars è poco clemente con i giocatori, soprattutto al livello di difficoltà più alto. Durante il vostro turno potrete spostare le unità in base al loro raggio d’azione: quando alcune caselle diventeranno verdi, questo significa che sarà possibile colpire un nemico da quella determinata posizione. Va subito chiarito che il gioco, a differenza di altri strategici, non contempla la possibilità di compiere un’azione quale sparare e poi spostare l’unità, potrete solo muovere e poi dare l’ordine, oppure dovrete sacrificare il movimento per un turno e sparare rimanendo sul posto. Questo crea un’ulteriore complicazione per il giocatore, che dovrà studiare attentamente ogni mossa prima di agire, inoltre non è possibile cancellare l’ordine impartito. Durante lo spostamento e la preparazione all’attacco dovrete anche calcolare il raggio d’azione dei nemici, poiché potreste trovarvi nella linea di tiro di un altro avversario, oltre quello a cui mirate. Selezionando l’unità nemica vedrete la sua area di movimento, nel momento in cui spostate l’unità selezionata potrete vedere se sarete esposti al fuoco avversario. I Commando hanno l’abilità di rispondere al nemico ogniqualvolta vengano attaccati, inoltre, come gli artiglieri, possono anche supportare un contro-attacco anche se l’unità colpita è un’altra, basta che il nemico sia nella loro linea di tiro. Come avrete capito, ogni movimento va studiato attentamente altrimenti si rischierà di mandare al macello le proprie unità senza neanche accorgersene. Sarà dunque importante sfruttare il medico del gruppo per curare i compagni, il cecchino, utilissimo per colpire dalle lunghe distanze, oppure utilizzare le granate per arrecare danni ingenti ed estesi a unità nemiche vicine tra loro o nascoste dietro barricate e abitazioni. Un altro importante aspetto è rappresentato dagli edifici, all’interno le vostre difese contro gli attacchi esterni saranno maggiori; anche le barriere naturali come alberi o steccati possono darvi un vantaggio strategico, senza contare che alcuni oggetti possono ostacolare la visuale avversaria e impedirgli di colpirvi. Farete bene anche a studiare la conformazione del terreno, perché il dislivello tra due unità andrà a vantaggio di quella posta più in alto con un aumento del danno significativo, inoltre chi si trova in basso non sempre avrà vita facile nel colpire chi si trova ai piani alti. Azione dopo azione, guadagnerete dei Punti Potere: uccidendo un nemico saranno molti di più, questi servono a riempire un’apposita barra, una volta completa sarà possibile sferrare un attacco speciale molto potente e guadagnare un turno extra per l’unità selezionata. Ad arricchire il gameplay ci pensano invece i Punti Conquista. Sul campo di battaglia dovrete conquistare delle bandiere che per venti turni vi daranno un Punto Conquista: una volta che il bottino si sarà fatto consistente, potrete spenderlo per azioni di comando speciali come distribuire punti di potere extra a tutte le unità, regalare un altro turno a un alleato oppure scatenare un potentissimo attacco aereo. Alla fine della missione sarete ricompensati con punti CCE (Creazione Costante Elite), il numero di punti che otterrete dipenderà dal grado di difficoltà scelto all’inizio della battaglia. Accumularli significherà salire di rango e sbloccare le battaglie in modalità Schermaglia, mentre le stelle che acquisirete portando a termine la missione e gli obiettivi secondari saranno impiegate per far salire di livello le unità Ghost. Il miglioramento dei vostri militari porterà notevoli benefici in battaglia, ad esempio potrete aumentare il raggio d’azione delle granate, la salute, il movimento e così via. Ogni Ghost inoltre può equipaggiare un’arma principale, una secondaria e un oggetto protettivo a seconda della sua specializzazione, anche questo aspetto può essere completamente controllato dal giocatore prima di avventurarsi in una nuova missione.

Tecnicamente zoppicantePurtroppo Shadow Wars offre sì un gameplay ricco e profondo, ma dall’altra parte sfrutta ben poco le potenzialità hardware della nuova portatile Nintendo. Non parliamo di mera potenza poligonale, d’altronde la visuale a volo d’uccello si presta bene al genere, ma le ambientazioni e i personaggi a schermo sono poveri di dettagli, e le location soffrono di una certa ripetitività. Anche sul fronte sonoro si è fatto il minimo indispensabile, eppure la console offre una qualità audio di tutto rispetto, per cui a parte il rumore degli spari e qualche urlo disperato al momento della dipartita di un nemico, non sentirete molto altro. Fortunatamente l’effetto 3D salva, almeno in parte, l’esperienza visiva. Spostando l’angolazione della telecamera si ha la netta sensazione di guardare un diorama riproducente uno scontro a fuoco, un effetto davvero impressionante. Il sistema di controllo è di facile utilizzo, inoltre il touch screen offre una serie d’informazioni dettagliate sulle unità avversarie e su quelle alleate, garantendovi il massimo controllo della situazione. Per quanto concerne la longevità, il titolo si divide in tre modalità: campagna, schermaglia e missione multigiocatore. La campagna si dirama attraverso ben trentasette missioni, garantendo decine di ore di gioco che possono diminuire o aumentare secondo il grado di difficoltà scelto in precedenza. La modalità schermaglia offre venti missioni con particolari obbiettivi da soddisfare, ad esempio difendersi con tre cecchini da un attacco nemico numericamente elevato, oppure guarire e far sopravvivere almeno una unità Ghost fino alla fine della missione stessa. La modalità multigiocatore, che si basa sull’utilizzo di un solo Nintendo 3DS, mette i giocatori al comando di due opposti team in uno scontro diretto fino all’ultima unità. Nonostante il cuore del prodotto sia sviluppato attorno alla storia principale, la modalità schermaglia offre una buona variante di gioco, diversa dal gameplay abituale e incrementa sostanzialmente la longevità. Peccato per la scarsa realizzazione del comparto multigiocatore, che non solo è orfano di qualsivoglia componente online, ma addirittura non prevede lo scontro in locale, costringendo i giocatori a sfidarsi sulla stessa macchina.

– Gameplay profondo e ricco di elementi strategici

– Longevo grazie a tante diverse missioni

– Buono effetto 3D

– Comparto grafico/audio appena sfruttato

– Trama da dimenticare

8.0

Ghost Recon: Shadow Wars è uno dei migliori titoli disponibili al lancio della nuova portatile Nintendo. Uno strategico di tutto rispetto, in grado di tenervi incollati allo schermo per decine di ore grazie ad una lunga campagna principale e alla modalità schermaglia. Peccato per la narrazione, scialba e senza mordente e senza una componente online del tutto assente. D’altra parte il gameplay del titolo Ubisoft saprà regalarvi molte ore di divertimento grazie alla profondità delle meccaniche di gioco. Un acquisto obbligato per gli amanti del genere e per tutti gli indecisi sul titolo di lancio, oltre a fornire una valida alternativa a chi non ama i picchiaduro o non è particolarmente attratto da cuccioli e corse sfrenate.

Voto Recensione di Ghost Recon: Shadow Wars - Recensione


8