Recensione

Ghost Recon 2

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a cura di Yurixxx86-Zico

Il primo Ghost Recon, titolo dell’anno per piattaforma PC nell’anno 2001, e successivamente convertito su Playstation 2, Gamecube ed Xbox, segnò quasi una svolta, risultando per lungo tempo un metro di paragone in ambito di shooter tattici.Il seguito, lungamente atteso, giunge su Gamecube mesi dopo le altre controparti a 128 bit, risultando un prodotto ormai privo d’interesse e parzialmente mutilato, data l’assenza della modalità multiplayer.Tra le prime cose che, ancor prima di analizzare il gioco, saltano all’occhio, vi è il diverso team di sviluppo artefice di questo titolo.Gli studi Ubisoft Studio Shangai rimpiazzano Red Storm Entertainment, casa di sviluppo occupatasi del primo capitolo; tuttora ugualmente parte attiva nello sviluppo di questo seguito, grazie ad una stretta collaborazione con Ubisoft.Come presumibilmente saprete, Ghost Recon 2 è solo l’ultima di una serie di trasposizioni videoludiche di romanzi fanta-politici ad opera di Tom Clancy, noto scrittore americano (nonchè fondatore della sopracitata Red Storm Entertainment) fautore di grandi successi quali: “Sotto il segno del pericolo”, “Caccia ad Ottobre Rosso”, “Rainbow Six”, “Al vertice della tensione” ed “I denti della tigre”, libri di tale notorietà che da ben quattro di questi ne sono stati tratti dei film.

Trama

La trama alla base di Ghost Recon 2 è, come da tradizione di Tom Clancy, farcita di cospirazioni ed intrighi internazionali.Brevemente: E’ tempo di carestia in Nord Corea, tempo di difficoltà non solo economiche ma anche sociali. In questo scenario prende vita la storia di un generale (Pyong Yang) che, segretamente, coinvolge il suo governo nel dirottamento degli aiuti umanitari verso la sua armata personale.Allertato dalle grandi quantità armamenti accumulati, il nuovo regime Cinese decide di interrompere la vendita di armi alla Nord Corea.Questo però non frena le brame di potere del generale, il quale inizia tacite trattative con la Russia, concludendole con una stretta alleanza.Successivamente ad un’ennesima carestia, il paese è sotto il caos, e rivolte, agguati e sparatorie si susseguono a ritmo incessante; e per il malvagio generale Nord Coreano è un’impresa non difficile assumere il controllo dell’intero esercito della nazione ed incolpare la Cina per la carestia, rea di averle tagliato i fondi tempo prima.Hanno vita allora alcuni attacchi nel nord del paese, con l’obiettivo di prenderne il controllo, guidati dalla mano protettrice della Russia.Il governo cinese capisce che forse non è il caso di rispondere apertamente al fuoco, correndo il rischio di perdere un possibile alleato nella sua rincorsa al nucleare, e delega la missione di difesa ad una potente multinazionale, la quale invia il Team Ghost ed altre forze speciali in quel territorio con lo scopo di fermare l’avanzata Nord Coreana e rovesciare il governo del generale.

Gameplay

Ciò che immediatamente si nota, sin dalle prime battute, è la diversa impostazione alla base del titolo.Accantonato l’assoluto realismo del prequel, ci troviamo di fronte ad un gioco che poco ha a che spartire con il passato; sequenze d’azione molto più marcate e presenti numericamente, che hanno lo scopo di aggiungere immediatezza e frenesia, ma che finiscono per compromettere in parte l’ottima esperienza di gioco precedentemente assaporata.Le differenze si notano subito: Sparito il setup della missione, ci troveremo di fronte ad un veloce briefing, atto ad illustrarci gli obiettivi. Conseguentemente, le squadra poste sotto il nostro controllo, perdono d’intelligenza ed efficienza poichè, mancando il setup, viene a mancare anche quella componente strategica che permetteva di pianificare al meglio il procedere della missione.Il risultato è l’estremizzazione del detto “chi fa da se’ fa per tre”, poichè in questo caso avanzare in solitaria senza badarsi dei compagni di squadra risulterà spessissimo una tattica vincente in molte situazioni, grazie anche alla struttura dei livelli particolarmente banale e poco ispirata, unitamente a degli odiosi muri invisibili che delimitano molte locazioni visivamente alla nostra portata ma di fatto inaccessibili.A completare un quadro di gioco poco valido va’ menzionata l’estrema ripetitività dell’azione, con nemici situati sempre nelle stesse posizioni, che salteranno fuori sempre negli stessi momenti, all’interno di un livello. Tutto ciò riduce ulteriormente il divertimento e il livello di sfida. Inoltre, basteranno una ventina scarsa di minuti per completare ogni livello (per un totale di 14 stage), senza la possibilità di usufruire di punti di salvataggio intermedi.Veniamo infine alla completa assenza di qualsiasi modalità multiplayer, componente apprezzata nelle altre versioni, e qui venuta a mancare, con il risultato di minare ulteriormente un titolo già di per se’ non validissimo.Unica nota positiva riguardante la giocabilità sta nell’arsenale disponibile, vario nel numero e nelle funzioni, con decine di armi a nostra disposizione.

Tecnica

Graficamente il titolo non eccelle in alcunchè, risultando di profilo tecnico piuttosto mediocre.La composizione poligonale di soldati e livelli non riesce ad impressionare, ed anzi si nota un numero di poligoni piuttosto esiguo, condito da texture non all’altezza delle migliori produzioni recenti, slavate e poco definite.A completare il quadro grafico va’ aggiunto un frame-rate che non riesce a gestire quanto Ghost Recon 2 offre (non molto peraltro), con la conseguenza che talvolta accuseremo vistosi cali di fluidità, a spezzare il ritmo dell’azione.Perlomeno dal punto di vista sonoro le cose non sono poi così male, con sfx quali spari, effetti ambientali, urla e quant’altro, riprodotti in maniera convincente;oltre ad accompagnamenti audio piacevoli e d’atmosfera.

– L’audio non è male

– Armamentario vario

– Tecnicamente molto mediocre

– Noioso e ripetitivo

– Completa assenza del multiplayer

– Livelli poco ispirati ed odiosi muri invisibili

5.5

Un prodotto negativo questo Ghost Recon 2 in versione Gamecube, causa un comparto tecnico non all’altezza degli standard attuali (complice il fatto che sia uscito mesi dopo le precedenti conversioni) ed un gameplay poco vario e ripetitivo, afflitto da numerosi problemi.

Fin dall’inizio questa scelta di rendere più arcade un titolo che, proprio per il suo realismo ricercato, ebbe un notevole successo di critica e pubblico, poteva rendere dubbiosi i molti estimatori, che infatti non ritroveranno nel sequel un titolo all’altezza del predecessore, poichè vengono a mancare lo stesso feeling e le stesse sensazioni tipiche di quel gioco.

Infine, il taglio completo di una qualsiasi modalità multiplayer, dona definitivamente decisamente poca attrattiva a questo titolo che si presenta insufficiente sotto molti aspetti.

Voto Recensione di Ghost Recon 2 - Recensione


5.5