Recensione

Ghost Master

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a cura di Fabfab

Su console generalmente ci si lamenta dell’assenza di titoli strategici, ma và detto che recentemente la tendenza sembra essersi invertita e nell’ultimo anno diversi prodotti hanno visto la luce su PS2 e XBox, per non parlare di quelli che stanno per uscire (“Kingdom under Fire – The Crusaders” su tutti): questo Ghost Master è la versione per console del titolo uscito qualche tempo fa su Pc e che riscosse un buon successo di critica grazie all’originalità che lo caratterizzava. Il tempo trascorso è stato sfruttato dai programmatori di Sick Puppies per rielaborare il gameplay, adattandolo alle diverse esigenze delle console rispetto al Pc…

King of ghostsIl gioco ricorre al non certo inedito, ma comunque sempre efficace, stratagemma di invertire i ruoli canonici dei videogiochi per mettere l’utente nei panni non dell’eroe di turno, ma del cattivo: questa volta ci toccherà vestire i panni del Ghost Master del titolo, una sorta di stratega il cui compito è gestire al meglio le sue forze ectoplasmiche per scacciare gli umani dagli obiettivi designati. Naturalmente l’umorismo regna sovrano e tutto è realizzato con uno stile caricaturale e divertente: i fantasmi sono simpatici più che spaventosi e le situazioni di gioco assolutamente incruente.Il gioco non è supportato da una qualche trama di fondo, ma è un susseguirsi di missioni sempre più impegnative ma slegate tra loro: in generale al giocatore viene richiesto di “disinfestare” un determinato luogo dai mortali, ma l’azione è sempre arricchita da una serie di obiettivi secondari.In pratica si gestisce ogni cosa grazie ad una comoda visuale isometrica 3D dall’alto, liberamente ruotabile e zoomabile (con i due stick analogici), che permette di avere sempre tutto sotto controllo: in caso di costruzioni su più livelli, inoltre, è possibile passare da un piano all’altro semplicemente premendo un pulsante e per rendere più chiara la situazione, si possono anche far sparire le pareti.Le forze a nostra disposizione sono numerose e parecchio varie, ma si dividono, sostanzialmente, in cinque categorie: gli Inseguitori sono specializzati nello spaventare, gli spettri di Manomissione nell’interagire con luci ed elettrodomestici, quelli di Attrazione riescono ad attirare gli umani dove desideriamo, i Mentali condizionano la volontà delle loro vittime mentre quelli di Resistenza abbassano la resistenza (appunto) dei mortali. I fantasmi, una volta posizionati, possono essere spostati (muovendoli normalmente, teletrasportandoli o facendoli passare attraverso i muri, a seconda delle loro capacità), gli si può ordinare di usare uno dei suoi poteri oppure lo si può confinare nel Limbo, per curarlo.Peccato che non si possa scegliere quali unità schierare prima di ogni missione in quanto i fantasmi vengono inesorabilmente assegnati a discrezione del gioco: inoltre dovremo capitalizzare al meglio le forze a nostra disposizione perchè è tutto ciò su cui potremo contare per portare a termine la missione, in quanto non si possono chiedere rinforzi o creare nuovi spetti; fortunatamente spesso nelle locazioni in cui ci si trova ad agire sono nascosti altri fantasmi da liberare e, successivamente, controllare.

La casa infestataAll’inizio di ogni missione la locazione assegnataci è piena di umani: ognuno di loro è caratterizzato da una barra per la Salute (che decresce ad ogni spavento inflitto loro e, una volta raggiunto lo zero, lo spinge alla fuga), una barra per la Resistenza (che indica quanto può resistere ai poteri degli spettri) e da una o più Paure Segrete, che rendono un particolare tipo di spettro decisamente più efficace degli altri nello spaventarlo.A questo punto potremo attivare la Giostra dei Fantasmi, un menù che ci permette di scegliere uno degli spettri a nostra disposizione, selezionarlo, posizionarlo dove vogliamo e quindi fargli utilizzare uno dei sui spaventosi poteri: non c’è limite alle forze che possiamo schierare sul campo (tutte quelle disponibili), ma ogni volta che ordiniamo ad una creatura di utilizzare uno dei suoi poteri, dovremo attendere un tempo predefinito di ricarica per utilizzarlo di nuovo (ma nulla vieta, nel frattempo, di usare gli altri a sua disposizione). Le possibilità di interazione con i mortali si riducono, comunque allo spaventarli, attirarli in qualche posto (magari per indurli ad aprire uno scrigno e liberare così un nuovo servitore) o controllarne la mente: le reazioni di questi ultimi ai nostri attacchi sono molto varie e divertenti, c’è chi urla, chi scappa via, chi si nasconde in un angolo, ma ci sono anche i più coraggiosi che si mettono a telefonare per chiedere aiuto, ad ascoltare musica, a dormire. Ci sono poi tipi speciali di umani, in grado di percepire le presenze soprannaturali, di proteggersi dai nostri attacchi ed anche di contrattaccare: sono le streghe, i sacerdoti, i medium. Contro di loro non basta mandare allo sbaraglio le nostre creature, ma bisogna usare strategie più elaborate per riuscire a spaventarli, badando nel contempo ad evitare i loro contrattacchi, in grado di ferire i nostri fantasmi: qualora la Salute di uno spettro scenda a zero, questi viene rispedito nel Limbo dove verrà in parte curato ma non sarà richiamabile sul campo per parecchi secondi. Lo stesso giocatore, volendo, può esiliare egli stesso un fantasma ferito nel Limbo per rigenerarlo, ed in tal caso il processo sarà assai più spedito (30 secondi invece di 90): forse la differenza tra 30 e 90 secondi non vi sembra molto importante, ma se pensate che ogni missione va completata entro un tempo limite, capirete che un’assenza prolungata di uno dei nostri servitori potrebbe rivelarsi un grosso problema.Resta da parlare del Plasma, praticamente il fulcro dell’intero gioco: il plasma è essenziale per utilizzare i poteri dei nostri fantasmi, un’apposita barra indica sempre la quantità in nostro possesso e l’unico modo per ricaricarlo è spaventare i mortali; per ogni spavento preso, la barra del plasma si ricarica di una tacca mentre a seconda del livello del potere utilizzato si svuota di conseguenza. Ghost Master si gioca dunque sul sottile equilibrio di questi due elementi, la paura e il plasma: spaventare più mortali in un unico colpo significa incamerare più plasma di quanto se ne spenda per il potere del fantasma e consente di rimpinguare la propria riserva, mentre una cattiva gestione potrebbe metterci nella situazione di non poter più molestare le nostre vittime per un certo periodo di tempo (e il tempo, come detto, è essenziale in Ghost Master).Bene o male le cose da fare sono tutte qui: studiare bene il livello e i suoi “abitanti” (ognuno di essi risulta, fortunatamente, piuttosto diverso dagli altri e con trovate uniche), schierare i propri fantasmi ed utilizzarne al meglio i poteri per scacciare tutti; le partite sono molto frenetiche, i mortali continuano a spostarsi da una stanza all’altra e bisogna inseguirli, ideare stratagemmi per raggrupparli o per spingerli a curiosare dove non dovrebbero e liberare così nuovi fantasmi, ma gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo (pensate ad una casa quasi liberata quando, d’improvviso, l’ultimo abitante chiama i rinforzi) e streghe, sacerdoti e medium rappresentano un problema non da poco, considerando che tutto va completato entro il tempo limite.Inoltre nelle situazioni più concitate (quando, ad esempio, occorre passare da un fantasma all’altro per concatenare tutta una serie di attacchi) si avvertono tutti i limiti di un pad e per quanto i programmatori abbiano svolto un buon lavoro nel tentativo di ottimizzare al meglio i comandi, la rapidità e la precisione di un mouse ed una tastiera sono ancora irraggiungibili.

Fantasmi mica tanto belli…Il comparto tecnico del titolo Empire risulta piuttosto spoglio: se il bel filmato introduttivo strappa più di un sorriso, la grafica in-game delude un poco. I livelli di gioco sono piuttosto vari e discretamente dettagliati, ma i poligoni che li compongono sono davvero elementari.Il character design è piuttosto semplice e caricaturale, ricordando non poco quello di The Sims e, forse proprio per questo, risulta immediatamente simpatico: molto carini i vari fantasmi, alcuni rispondenti ai canoni classici del genere, altri più originali. Niente da segnalare riguardo agli effetti speciali, più confusionari che spettacolari.L’audio presenta musichette d’atmosfera più o meno tollerabili, effetti sonori nella media e la simpatica voce (in inglese) del commentatore a cui si accompagnano sottotitoli italiani a dir poco minimalisti: sentirlo parlare per 2 o 3 minuti e vedere che il tutto viene riassunto nella frase “fai scappare xxx” mette un po’ di tristezza.La longevità è discreta, il titolo è piuttosto impegnativo ma non lunghissimo e, se ci si fa prendere dal gioco, si arriverà alla fine tutto d’un fiato: peccato che l’assenza di livelli di difficoltà selezionabili e di significative variabili non lasci molto spazio alla rigiocabilità.

– Originale e divertente

– E’ bello comandare i fantasmi

– Discreto livello di sfida

– Tecnicamente solo sufficiente

– Controlli a volte un po’ lenti

– Sottotitoli italiani minimalisti

7.2

Ghost Master è uno strategico divertente e piuttosto originale che ci mette, una volta tanto, nei panni del cattivo di turno: l’azione di gioco frenetica, l’umorismo che ne caratterizza situazioni e personaggi, un gameplay rimodellato pensando alle caratteristiche della console (a alle differenze rispetto ad un Pc) lo rendono un prodotto molto valido e degno d’attenzione. Gli unici limiti vanno ricercati in una profondità di gioco strategicamente parlando non eccelsa, in un sistema di controllo non troppo reattivo e in un comparto tecnico minimalista, problemi che inficiano solo in parte parte la godibilità di questo originale prodotto.

Voto Recensione di Ghost Master - Recensione


7.2