Recensione

Gemini Wars

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a cura di Ctekcop

Il mondo dei giochi indipendenti è un mondo difficile. Sembra tutto rose e fiori quando ci si ritrova a parlare di piccole perle, successi inaspettati o incredibili campagne su kickstarter.

Ebbene non sempre tutto va per il verso giusto. Gemini Wars ricade indubbiamente in quest’ultima categoria. È lo sforzo, forse troppo ambizioso, di un piccolissimo team composto da sole tre persone che hanno tentato di confezionare uno strategico in tempo reale con tutti i crismi fallendo miseramente. Dapprima con un disastroso e affrettato lancio, prematuro e pieno di bug, esclusivamente attraverso piattaforme di secondo piano agli albori di questo 2012. Poi approdando su Steam un mesetto fa con un prodotto sì maggiormente rifinito e arricchito ma tutt’altro che entusiasmante. E dire che le premesse per qualcosa di positivo sembravano esserci tutte…
Questo è lo spazio… piatto
Innanzitutto l’idea degli sviluppatori è stata quella di porre una certa enfasi sullo storytelling. Peccato che ciò che venga narrato durante la campagna sia confusionario, senza andare oltre la solita storiella banale e priva di mordente. L’interesse scarseggia non stimolato da quelli che sono semplicemente dei briefing di missione. Per di più i filmati di intermezzo in computer graphic, che vorrebbero imitare almeno nello stile quelli di Command & Conquer, sono realizzati con una qualità a dir poco pessima. Difficile non scegliere di saltarli istintivamente.
Il doppio tutorial è semplice, preciso ed efficace anche se forse tirato un po’ troppo per il lungo. La campagna vera e propria, composta da sedici missioni, è la linfa di questo titolo capace di intrattenere, nel raro caso in cui lo si riesca a sopportare per intero, non meno di una dozzina di ore se si è superveloci. Si viene guidati passo passo, in maniera alquanto lineare e ripetitiva, missione dopo missione esplorando le varie feature del gioco come il relativamente ampio albero tecnologico e le diverse tipologie di navi.
Visto e rivisto
Il gameplay di Gemini Wars non è niente di eccezionale o particolarmente innovativo riprendendo tutti gli schemi tipici del genere RTS. 
Il gioco consiste nel raccogliere l’unica risorsa disponibile nei campi di astereoidi costruendovi miniere, procurarsi punti di ricerca grazie agli appositi laboratori ed espandare le proprie basi militari sui pianeti così da innalzare il proprio cap di unità e poter costruire, grazie alle tecnologie scoperte, nuove astronavi. E poi combattere (mandando queste ultime al macello). All’insopportabile lentezza dei combattimenti si può porre rimedio accelerando lo scorrere del tempo, ma non c’è soluzione alla mancanza di profondità tattico-strategica. Le navicelle rimangono ferme le une di fronte alle altre sparandosi in attesa che qualcuna esploda. Quando si cerca di eseguire qualche movimento per affiancare il nemico o far arretrare in seconda linea le navi dagli scudi danneggiati l’IA, impazzisce con assurdi e fastidiosissimi problemi di pathfinding. Anche l’IA avversaria è tutt’altro che eccezionale limitandosi a sputare sul campo ondate di navi in quantità variabile a seconda della difficoltà, già più che discreta a livello normale. Per di più si tratta di uno strategico completamente bidimensionale, piatto come se ci fosse un terreno piano sotto le unità. Che senso ha fare un gioco nello spazio allora? 
Oltre alla campagna non manca la possibilità di eseguire qualche partita in skirmish, scegliendo una delle tre fazioni a disposizioni oppure tuffarsi in un multiplayer puramente accessorio, poco stimolante e assolutamente deserto. Difatti si è trattato di un’aggiunta successiva che nel complesso non cambia le sorti di un titolo ormai già segnato.
Tecnica non pervenuta
Gemini Wars è un videogioco confezionato da un team di sole tre persone: ciò si nota facilmente in ogni singolo istante. 
La grafica è senza dubbio non sufficiente. I modelli poligonali delle astronavi sono poveri e particolarmente poco ispirati, le texture che le ricoprono sono dell’anteguerra, le esplosioni e gli effetti  del secolo scorso. Solo i fondali si salvano con qualche scenario evocativo.
L’interfaccia utente non è delle più semplici o immediate ma basta comunque poco per abituarcisi.
Il comparto audio è anch’esso sottotono con un doppiaggio, esclusivamente inglese, pessimo. Ovviamente il gioco non è localizzato in italiano. Le pompose musiche pseudo-orchestrali cercano di essere epiche e maestose ma falliscono miseramente risultando decisamente troppo ripetitive al punto da risultare fastidiose dopo pochi minuti considerata la loro esigua quantità e varietà.
Per fortuna, al momento attuale, il numero di bug e crash è finalmente rientrato entro i limiti dell’accettabile rendendo quantomeno giocabile il titolo nella sua interezza. Mancano i checkpoint all’interno delle missioni, costringendo eventualmente a ricominciare da capo in caso di sconfitta, ma per fortuna si può salvare quando si vuole come giusto che sia.

HARDWARE

Sistema: Operativo:XPProcessore: Singolo Core 2.4 GhzMemoria RAM: 1 GBScheda video: cone 256 MB di RAM e DirectX 9 compatibileHard-Disk: 2 GB di spazio disponibileSuono:Direct X 8.1 compatibile

– Ambientazione spaziale

– Scarso in ogna sua componente

– Sa di già visto

– Manca la dimensione verticale

– Multiplayer puramente aggiuntivo

5.0

Un gioco che ci prova ma non ci riesce. Non diverte. Non appaga l’occhio. Non stimola. Non convince.

Non è tanto la lentezza ad affossarlo quanto il suo fallire su tutta la linea come esponente del proprio genere: c’è poco di veramente strategico. Alla fine 20€, il prezzo di listino, sono troppi per un gioco così tormentato anche per chi si dichiara vero appassionato del genere.

Voto Recensione di Gemini Wars - Recensione


5