Anteprima

Gatling Gears

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a cura di andymonza

Londra – Dietro al nome Vanguard Games, che non molti di voi conosceranno, si nasconde una storia piuttosto interessante. Si dà infatti il caso che lo studio, fondato nell’inverno dello scorso anno, sia nato da un’idea a cura dei co-fondatori di Guerrilla Games (nota per la serie Killzone), Martin de Ronde e Michiel Mol. Dopo aver venduto la software house a Sony i due si sono dedicati ad un nuovo progetto, fondendo due società preesistenti, Karami e W! Games (quest’ultima già nota per Greed Corp), creando così il marchio Vanguard. Non è quindi un caso che l’opera prima del neonato team di sviluppatori olandesi si rifaccia proprio alle ambientazioni ed alle atmosfere respirate in Greed Corp, lasciandosi però alle spalle la strategia a turni in favore di un’azione in tempo reale molto più marcata: durante il recente showcase primaverile di Electronic Arts abbiamo potuto testare con mano la cooperativa per due giocatori di Gatling Gears, ecco le nostre impressioni.

Due ingranaggi cosìL’opera prima di Vanguard prende le forme di uno shoot’em up a scorrimento con visuale isometrica ambientato nell’universo di Mistbound, continuando dunque le vicende narrate da Greed Corp. Il gameplay è stato studiato appositamente per risultare immediato sin dai primi momenti, basandosi su controlli davvero semplici da padroneggiare. Una volta al comando del familiare mech da battaglia, il giocatore potrà muoversi sfruttando l’analogico sinistro e sparare a 360 gradi con il destro. Ai grilletti è invece assegnata la meccanica di lancio di missili e granate: premendo il relativo trigger comparirà a schermo un pratico mirino circolare, spostabile a piacimento con l’analogico sinistro. Una volta puntato il nemico di turno sarà sufficiente rilasciare il grilletto per spedire il pacchetto esplosivo al destinatario. Ultimo, ma non meno importante, il tasto Y, definito opportunamente panic button: la sua pressione, possibile solo una volta per livello, ripulirà completamente la schermata da ogni minaccia nemica, fatta eccezione per i boss. Naturalmente anche missili e granate sono legati ad una riserva di munizioni molto limitata, sempre visibile nella parte bassa dello schermo. Da queste semplici premesse scaturisce un gameplay immediato e frenetico, costruito per essere fruito al meglio in cooperativa a due giocatori, possibile sia in locale che online. Il livello disponibile per la prova diretta era ambientato in una zona boscosa, ricca di verde e corsi d’acqua, ma un rapido sguardo alla mappa del mondo di gioco ha confermato come gli sviluppatori abbiano puntato molto sulla varietà, dividendo la storia in sei capitoli corrispondenti ad altrettante macro-aree, tra cui un deserto, una zona montuosa ed una urbana.

In due è meglioUna volta dato il via alle danze, ci siamo trovati ad attraversare la zona verdeggiante in compagnia di un collega: pochi secondi sono stati sufficienti per incontrare le prime resistenze nemiche, sotto forma di diverse unità corazzate e qualche fante armato di lanciamissili, le quali hanno letteralmente riempito lo schermo. L’unico modo per sopravvivere alle aggressive ondate di nemici che Gatling Gears scaglia costantemente contro il/i giocatori è tenersi sempre in movimento e rispondere abbondantemente al fuoco avversario. La maggior parte delle unità nemiche è infatti dotata di lanciamissili a ricerca, armati con razzi caratterizzati da un incedere piuttosto lento, abbastanza da permettere ai giocatori sufficientemente abili di aggirarli, o di farli esplodere in volo. Se questo compito può risultare inizialmente piuttosto semplice, fasi di livello più avanzate hanno dimostrato come all’aumentare della resistenza avversaria lo schermo si riempia letteralmente di missili, rendendo molto complicato muoversi con il giusto tempismo e mantenere allo steso tempo il fuoco di risposta sempre vivo e ben mirato. Ondata dopo ondata di nemici (intervallata solo da qualche variazione sul tema, come ad esempio i campi minati), il gameplay scorre rapido, spensierato e frenetico come nella miglior tradizione shoot’em up, presentando una sfida media, mai eccessiva (esistono tuttavia livelli di difficoltà avanzati). Per quanto infatti la salute si basi sulle classiche barre ad esaurimento e su qualche medikit sparso per i livelli, di rado abbiamo incontrato passaggi eccessivamente complicati. L’unica eccezione in questo senso sono le boss fight: queste ultime si presenteranno puntualmente alla fine di ogni livello, costringendo i giocatori a confrontarsi con enormi robot in grado di sviluppare diversi pattern d’attacco in sequenza, alcuni dei quali decisamente ostici da evitare. Il nostro hands on si è infatti concluso con un epico scontro con uno di questi mastodonti, in grado di portare attacchi con missili, bombe a grappolo precedute per qualche secondo da un marker sul terreno, laser rotanti e speciali bombe elettromagnetiche: inutile dire come sconfiggerlo non sia stato semplice, ed abbia richiesto un buon lavoro di squadra.Ad aggiungere profondità all’offerta ludica ci pensa un sistema di upgrade basato sulla raccolta di ingranaggi dai rottami dei nemici sconfitti, i quali potranno essere spesi presso i Pirate Shop (solitamente disponibili ad inizio livello) in cambio di quattro livelli di aggiornamento per tutte le armi disponibili.Dal punto di vista grafico, Gatling Gears si mostra ben rifinito, dotato di una grafica in tre dimensioni graziata dal buon livello di dettaglio e dai colori vibranti, conditi con un’effettistica che esplode letteralmente a schermo, vivacizzando le battaglie con esplosioni, fulmini ed effetti di luce in grado di creare un notevole caos visivo.

– Frenetico ed immediato

– Buon comparto grafico

La nostra breve prova diretta su Gatling Gears ha rivelato un gameplay molto semplice e classico, che si rifà agli shoot’em up classici per proporre un’azione tanto frenetica quanto immediata e facile da approcciare. Se una discreta longevità sembra garantita dai sei capitoli (circa 45 minuti per completarne uno al livello medio di difficoltà) e dal comparto upgrade, a mancare è una qualche idea davvero originale, magari sotto forma di mosse cooperative specifiche per meglio incentivare il gioco di squadra, che potesse rendere la formula di gioco più innovativa. Peraltro, il gameplay risulta indubbiamente ben bilanciato pur nella sua classicità, ed unito all’ottimo comparto grafico saprà senza dubbio deliziare gli appassionati del genere. Data di rilascio e prezzi ancora da decidere, rimanete con noi per tutte le novità.