Recensione

Gate of Thunder

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a cura di Mauro.Cat

Arrivano i CD su Virtual Console L’albero genealogico di Pc Engine e derivati è più intricato di quello dei regnanti inglesi. Nec ha prodotto un ridotto numero di console una ventina di anni fa ma in svariate versioni e lanciate nei vari mercati con nomi diversi. Capirci qualcosa tra Turbografx-16, Super Cd Rom 2, Pc Engine Duo, Gt (portatile), Lt (semi portatile), Turbo Express e così via non è molto facile. Già muovendosi sui portali della Virtual Console si evince questa situazione che genera confusione. Nella pagina di apertura si parla di TurboDuo, ma scaricando i giochi compare la solita dicitura Turbografx. Comunque questo aspetto ha poca importanza. Importante è ricordare come il mese di ottobre, dopo l’esordio del Neo Geo, veda debuttare su Virtual Console anche il Turbografx-CD (lo chiamerò con questa dicitura). I titoli di quella che è una specie di espansione del Pc-Engine sono disponibili al costo di 800 Wii Points. La console pubblicata sul finire degli anno ottanta è importante storicamente (nella storia dei videogiochi ovvio) perché è la prima ad utilizzare il CD come supporto. La console di Nec, nonostante fosse tecnicamente interessante, vendette piuttosto poco a causa del prezzo e di una incerta politica di distribuzione (qualche Pc-Engine Pal giunse nel Regno Unito, ma la versione col Compact Disc non approdò in Europa). Alcuni ottimi titoli vennero comunque prodotti. Il migliore è senza dubbio lo straordinario episodio di Castlevania dal titolo Rondo of Blood che, a quanto pare dopo una accurata ricerca nella rete, dovrebbe nei mesi a venire apparire sulla Virtual Console del vecchio continente.Il TurboDuo ha ospitato inoltre degli splendidi sparatutto. Le console Nec sono sempre state all’avanguardia in questo genere un po’ dimenticato. Il titolo che vado a recensire è proprio uno dei migliori del genere. Gate of Thunder è uno sparatutto a scorrimento orizzontale di Hudson Soft che strizza l’occhio alla serie Thunder Force, divenuta famosa su Megadrive, ed è uno dei migliori titoli del genere mai pubblicati.

Azione, ritmo, colore Il genere degli sparatutto è, Ikaruga a parte, è stato piuttosto avaro di prodotti validi negli ultimi anni e questo potrebbe invogliare gli appassionati del genere a cercare sulla Virtual Console questo o quel titolo dimenticato. Gate of Thunder è molto classico ed al tempo stesso praticamente esente da difetti da segnalare.Il titolo è un classico sparatutto a scorrimento orizzontale suddiviso in sette ostici livelli. La schermata iniziale non offre nulla di particolare. C’è la possibilità di selezionare una dei tre livelli di difficoltà e di poter riascoltare musiche ed effetti. Quindi si va ad incominciare. Il giocatore dispone di tre vite (incrementabili a determinati punteggi) e di sette continue dall’inizio del livello. La possibilità di continuare ben sette volte potrebbe sembrare esagerata, ma vi assicuro che i continue non sono mai abbastanza. Il sistema di upgrade delle armi è piuttosto semplice e si utilizzano colori diversi per indicare armi diverse. È possibile scegliere quella più gradita (colpi normali, laser verdi o mini missili). Altri upgrade sono le classiche navette di supporto (che io chiamo amichevolmente sidecar) e lo scudo che ci offre tre protezioni ulteriori segnalate da differenti colori. Proprio la gestione dello scudo è uno degli elementi di maggior importanza per potersela cavare nel gioco. Il titolo infatti non perdona e, sebbene non sia il titolo più complesso presente sulla Virtual Console, richiede molta concentrazione ed abilità. Il telecomando Wii a volte richiede molta attenzione perché risulta essere troppo sensibile e causa qualche morte accidentale.L’avventura è affrontabile solo in campagna singola. Questa scelta, unica lieve pecca del gioco, è giustificata però dalla particolare conformazione dei livelli caratterizzati da molti passaggi angusti.

Un ottimo esordio Tecnicamente il titolo stupisce. La grafica è chiara, colorata e priva di rallentamenti. Gli sprite sono di buone dimensioni e discretamente animati. I boss di fine livello sono spaventosi e temibili. Le scelte cromatiche, che ricordano più di una volta lo splendido Thunder Force III, sono ottime. Molto di rado si perdono vite a causa di errori legati ad uno sfondo confusionario. La colonna sonora è buona sia come qualità che come scelte musicali. Non avendo provato l’originale su CD non posso sapere se la colonna sonora sia emulata così bene. Comunque a me è apparsa ottima. La sfida è, come dicevo prima, su alti livelli di difficoltà. I livelli vanno conosciuti al millimetro e l’avventura richiede qualche tempo per essere portata a termine. La giocabilità è portentosa. Il ritmo di questo titolo impressiona dall’inizio. Il gioco richiede quel mix di istinto e studio proprio dei migliori sparatutto di sempre. A volte è ingiusto, ma questo è un difetto a mio parere secondario. La longevità è quella tipica dei titoli del genere. Spesso è bello giocare anche solo per una partita e via e per migliorarsi rilassandosi con una piacevole sfida. Gate of Thunder è un grande gioco ed un degno esordio per i titoli su CD su Virtual Console. Il titolo vale otto euro e gli amanti degli sparatutto non dovrebbero pensarci due volte.

– Spettacolare

– Colorato

– Splendido

– Uno dei migliori sparatutto di sempre

– Finisce

– Solo per un giocatore

8.5

Bello. Bello. Bello. Gate of Thunder è uno dei migliori sparatutto di tutti i tempi. Adrenalinico, colorato e tecnicamente eccelso. Una spanna sopra gli altri presenti su Virtual Console e qualitativamente molto vicino a Thunder Force IV per Megadrive (arriverà mai?). Se vi piace affrontare gli sparatutto in solitaria questo è il titolo che fa per voi. Un esordio eccellente per il Turbografx-CD su Virtual Console. Se non odiate il genere prendete in seria considerazione l’ipotesi di scaricarlo. Fa mangiare la polvere a molti titoli moderni sia tecnicamente che a livello di divertimento puro.

Voto Recensione di Gate of Thunder - Recensione


8.5