Recensione

Gas Guzzlers: Combat Carnage

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a cura di Nitro

Il genere dei combat racing game è sempre stato denominatore comune di grandi prodotti che hanno saputo lasciare il segno nell’industria videoludica. Basti infatti pensare alla saga di Crash Bandicoot con capitoli del calibro di Crash Team Racing o a Nintendo con Mario Kart Wii o ancora Carmageddon per tutti gli amanti dell’ultra violenza. Gamepires, indie game developer croato di recente formazione, ha voluto riprendere i punti di forza delle produzioni sopracitate dando vita a Gas Guzzlers: Combat Carnage, interessante progetto disponibile dallo scorso 22 maggio sui maggiori circuiti di digital delivery.

In pista!Gas Guzzlers: Combat Carnage offre tre tipi di modalità. La prima proposta è la corsa classica, nella quale si dovrà gareggiare per un determinato numero di giri insieme ad altri sette concorrenti e tentare di aggiudicarsi almeno la terza posizione del podio. A propria disposizione vi sarà una barra del turbo ricaricabile tramite violente collisioni con gli avversari, con la distruzione di elementi a schermo che spaziano da semplici piante fino alle più indifese galline o, ancora, con determinati power up. Non mancheranno tuttavia mine da piazzare a terra o barili d’olio, utili per rendere la vita difficile all’IA, senza dimenticare l’attrezzo riparatore per poter porre rimedio ad eventuali danni critici.Il divertimento vero e proprio, tuttavia, comincerà non appena vi getterete nella variante Battle, dove le vetture potranno equipaggiare armi che spaziano dalla più innocua mitragliatrice ai più devastanti lanciarazzi. Nella visuale in prima persona comparirà un mirino fisso che consentirà di vedere dove andranno a finire i nostri proiettili; mantenendo invece la telecamera in terza persona questo non sarà presente, ma nonostante ciò colpire il nemico non sarà un grande problema vista la presenza di un leggero sistema di autoaim che, entro determinati margini, tenterà di far convergere i vostri colpi su un nemico. In Battle mode entreranno in scena altri potenziamenti che si affiancheranno agli elementi già citati, come per esempio uno scudo temporaneo, un moltiplicatore danni e le immancabili casse di munizioni. Per poter vincere sarà necessario concludere la competizione per primi o essere la last car standing, in quanto venir distrutti equivarrà a perdere la gara, qualunque sia la posizione occupata in quel momento.La terza modalità proposta, Knockout, presenta le caratteristiche della precedente unite ad un’eliminazione che avverrà alla fine di ogni giro e provocherà la distruzione del giocatore occupante l’ultima posizione. Qualora un’auto venisse distrutta prematuramente, il numero dei giri si ridurrà di un’unità, mantenendo il livello ugualmente adeguato e il ritmo assai frenetico, senza lasciare dunque la possibilità di abbassare la guardia. Il vostro spirito da bombarolo dovrà tuttavia placarsi per i primi attimi di gioco in queste due modalità: sarà infatti necessario attendere il superamento della safety zone, il cui limite viene identificato dall’inizio della fire zone, prima di poter dare il via alle ostilità. In base alla posizione ottenuta alla fine di ogni gara si otterranno, oltre ad un premio in dollari, punti utili alla scalata della classifica relativa alla classe del proprio veicolo, e una volta giunti al primo posto della graduatoria si potrà prendere parte ad un torneo a pagamento e progredire così per ricevere un’auto qualitativamente superiore a quella in uso e sbloccare numerosi potenziamenti.Il sistema di controlli dell’auto si è rivelato piuttosto soddisfacente sia con il gamepad (nel nostro caso abbiamo utilizzato un Razer Onza Tournament Edition) sia con la tastiera, e varia a seconda della tipologia di mezzo utilizzato. Per muoversi nei menu è tuttavia necessario, per il momento, utilizzare solamente mouse e tastiera, e la mappatura dei comandi del controller non sarà del tutto automatica, dato che bisognerà associarli manualmente dalle impostazioni di gioco. Abbiamo già avuto modo di contattare il team di sviluppo, il quale ci ha prontamente rassicurati comunicandoci che questa problematica verrà risolta con il rilascio della prossima patch, previsto per il prossimo mese.E’ altresì da segnalare come il feeling non sia di conseguenza immediato, in quanto non esiste un tutorial vero e proprio che possa introdurre alle azioni fondamentali. Inizialmente si dovrà dunque procedere per trial and error, e non vi nascondiamo come queste prime sessioni non saranno per nulla tranquille e piacevoli. La difficoltà iniziale è inoltre estremamente alta, poiché vi ritroverete a correre con un macinino molto scarso e di gran lunga inferiore in quanto a prestazioni rispetto a quelli utilizzati dall’intelligenza artificiale. I concorrenti saranno infatti sin da subito dotati di potenziamenti da noi ottenibili successivamente che renderanno davvero arduo il raggiungimento del podio, indipendentemente dalla modalità selezionata. Preparatevi dunque a rifare più e più volte uno stesso evento prima di poter installare qualche modifica significativa.

Pimp my RideNella schermata principale sarà possibile accedere al proprio garage da cui selezionare il veicolo da utilizzare e successivamente potenziare grazie alle migliorie disponibili. La quantità complessiva degli oggetti è davvero notevole ed aumenta ad ogni gara vinta, in particolar modo quella relativa alle armi è molto valida: si consta infatti, come già citato, una varietà degna di lode che va dalla semplice mitragliatrice al più potente lanciarazzi, senza dimenticarsi di una letale shotgun con la quale si potrà sparare anche all’indietro. La possibilità di personalizzare esteticamente il bolide non è tuttavia preclusa, data la presenza di livree, aerografie, cerchi e quant’altro che consentirà di dargli un tocco personale e renderlo davvero unico.

Umorismo a volontàUno dei punti forti della produzione Gamepires è sicuramente il senso dello humor presente praticamente ovunque. Si passa infatti da nomi dei piloti del calibro di Jed I. Knight, Yuri Diculous e Mary Juana a tracciati dai nomi altrettanto ilari e divertenti, molti dei quali non citabili in questa sede. L’assenza di licenze ufficiali per veicoli e potenziamenti, inoltre, non costituisce assolutamente un elemento a sfavore del titolo, in quanto anche in questo ambito gli sviluppatori si sono divertiti a storpiare i nomi di celebri brand e a dar vita a formidabili vezzeggiativi che non vi faranno assolutamente rimpiangere la mancanza degli originali.

C’è nessuno?Il comparto online di Gas Guzzlers: Combat Carnage non offre nulla in più rispetto a quanto visto fino ad ora. Il sistema di matchmaking merita sicuramente una revisione, poiché ad esempio è assolutamente impossibile creare una stanza privata, situazione che costringerà a ripiegare sui server ufficiali. Ciò risulta fortemente negativo, in quanto questi sono ubicati in Croazia e di conseguenza i tempi di latenza non sono per nulla brevi. Anche con un ping di 60 millisecondi l’esperienza di gioco viene seriamente compromessa, con un forte lag che a volte vede le auto procedere a scatti e sparire per poi ricomparire qualche metro più avanti. La vittoria di una singola gara non dà oltretutto diritto ad alcun premio. Nel complesso, un sistema progettato in modo migliore avrebbe garantito una longevità pressoché illimitata, con infinite competizioni insieme ai propri amici.

Kill with SkillNonostante la sbavatura relativa alla mappatura dei controlli, il comparto tecnico del titolo riesce a convincere.L’engine grafico proprietario si è rivelato piuttosto valido, anche se è doveroso sottolineare come il team di sviluppo avrebbe potuto lavorare maggiormente sull’ottimizzazione del codice, in quanto talvolta si verificano cali di frame rate ingiustificati. Tale problema, tuttavia, non influisce notevolmente sull’esperienza complessiva di gioco, poiché solamente in poche circostanze si sono verificate problematiche legate alla legnosità e mancata fluidità nelle animazioni. Il motion blur è di buona fattura, tale da riuscire ad immergere il giocatore nel vivo della corsa dando un incredibile senso di velocità, così come gli altri effetti particellari. Ottimo anche l’antialiasing, con la totale assenza di scalettature nei modelli, un po’ meno le texture, la cui qualità eterogenea potrebbe far storcere il naso ai più esigenti, e le sporadiche compenetrazioni poligonali tra auto e ambiente, constatabili maggiormente con la visuale in terza persona durante il passaggio su un terreno erboso.Nulla di rilevante per quanto concerne l’HUD, scarno nel complesso ma sicuramente migliorabile: nell’angolo superiore destro è presente la classifica con la posizione istantanea dei giocatori, in quello opposto vi si trova la minimappa e il log degli avvenimenti a schermo, mentre la parte inferiore è occupata da un elementare tachimetro dove verrà indicata anche la percentuale di integrità del veicolo. A tal proposito il sistema di danni opera anch’esso discretamente, l’unica pecca si riscontra nel fatto che anche dopo essere stati vittime di colpi letali muterà solamente l’aspetto dell’auto, mentre non si presenterà alcun problema concernente il controllo della vettura.Convincente anche il comparto audio, con buoni effetti sonori ed una soundtrack che forse non si distingue per la molteplicità delle tracce esistenti ma che d’altronde riesce a trasmettere la giusta adrenalina per affrontare al massimo le sfide contro i giocatori avversari.

– Elevata personalizzazione del mezzo

– Frenetico

– Ilare

– Gran varietà e quantità dei tracciati

– Curva di difficoltà sbilanciata

– Manca la localizzazione italiana

– Qualche piccola sbavatura tecnica

– Prezzo poco abbordabile

7.0

Gas Guzzlers: Combat Carnage è riuscito complessivamente a convincerci durante le nostre prove, rivelandosi un ottimo esordio per il neonato team di sviluppo Gamepires. Le piccole imperfezioni a livello tecnico non inficiano in modo rilevante l’esperienza di gioco complessiva, e la varietà dei tracciati, così come il ritmo frenetico e la forte componente umoristica, sapranno tenervi incollati davanti al monitor per diverse ore.

Voto Recensione di Gas Guzzlers: Combat Carnage - Recensione


7