Recensione

Garou Densetsu Battle Archive 1

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a cura di rspecial1

Finalmente arriva tra noi la collection di uno dei picchiaduro storici della SNK, quello che ha rivaleggiato per molto tempo da solo contro Street Fighter 2 della Capcom, ovvero Fatal Fury. La saga di Terry Bogard è famosissima quanto quella di Ryu, ma conta numerosi episodi ed una storia di gran lunga più articolata: proprio per questo motivo alla SNK-Playmore hanno pensato di dividere la saga in due diverse raccolte. La prima raccolta uscita è la Garou Densetsu Battle Archive 1, costituita dai primi episodi apparsi su Neo Geo, mentre la seconda comprenderà la saga Real Bout.

I Lupi FameliciLa storia alla base del gioco non è il classico torneo di arti marziali né il salvataggio di una donzella rapita, ma la vendetta dei fratelli Bogard nei confronti di un malavitoso criminale molto potente che risponde al nome di Geese, ed è da qui che inizia il cammino dei nostri lupetti. La prima volta che vidi il capostipite della saga in sala giochi non ne rimasi molto colpito: sebbene la grafica fosse molto colorata, era il gameplay che non mi convinceva del tutto, in quanto la scelta dei personaggi era limitata a tre unità e si poteva cambiare asse di gioco per schivare i colpi dei nemici (una grande novità, che però non era sfruttata a dovere come nei seguiti), cosa che in alcuni casi poteva essere sfruttata a proprio favore. Insomma, troppo lontani dal gioiello Capcom per renderlo interessante. Il livello di difficoltà, poi, era molto basso e quindi non era difficile portarlo a termine anche con una sola monetina, niente di paragonabile alle “sette camice” sudate per far fuori M. Bison. Ecco, questo è Fatal Fury, un picchiaduro che non mi ha mai colpito particolarmente e che per la maggior parte del tempo preferivo evitare; ed è lo stesso che troveremo in questa raccolta, con la sua versione identica a quella per Neo Geo riprodotta su Playstation 2. Adesso sicuramente si arrabbierà il mio buon amico Tsubasa – che adora la serie – e basterebbe leggerne la recensione nella nostra sezione Retrogames per sapere cosa ne pensa di questo titolo. Ma io nel 1991 non vedevo che Ryu e Ken e non riuscivo a vedere nulla di speciale nel suddetto titolo, e così è ancora oggi, dove oltre ai pochi personaggi a disposizione (certo carismatici e con una gran varietà di mosse, ma pur sempre 3) ed ai vari bugs presenti non riesco ad apprezzare un titolo che a mio avviso è il punto debole della collection qui recensita… ma è pur sempre l’inizio, e alla fine un primo passo bisognava farlo per contrastare i guerrieri della strada. La saga di Terry, diversamente da quella Capcom, ha avuto la caratteristica vincente di sapersi evolvere e presentare ad ogni sequel un gioco nuovo e non un semplice update; il numero 2 infatti rappresenta in pieno quello che dovrebbe essere il seguito di un gioco. La SNK si diede da fare e sfornò un titolo imperdibile per tutti gli appassionati. Ancora ricordo la prima volta che lo vidi nell’ormai defunta sala giochi Astragames di Milano, con la sua grafica incredibile e con ogni personaggio pieno di carisma che in pochi secondi mi fece venire voglia di buttarci dentro tutte le monetine che avevo. Quando poi vidi Mai Shiranui, la piccola Chun-li non entro più nei miei sogni proibiti. Il titolo riproponeva la meccanica di gioco del precedente, ma stavolta più affinata e con un livello di difficoltà più accattivante (sempre che non si usasse Andy, con il quale è possibile terminare il titolo usando sempre la stessa mossa), persino la storia non era più la stessa, compreso il boss finale (ok, Krauser è il fratello di Geese ma ha uno stile del tutto diverso) che diventava difficile da battere (come sarebbe dovuto essere anche in precedenza). Molti più personaggi selezionabili, ognuno con una propria trama e un finale ben distinto che dava la giusta soddisfazione quando lo si ammirava dopo aver vinto l’ultimo incontro: Street Fighter 2 aveva trovato un rivale degno di tal nome. Come spesso capita nel mondo dei videogiochi, però, le società non sono contente se non riescono a guadagnare qualche soldino con il minimo sforzo (un po’ quello che fa oggi la SNK-Playmore insomma) ed ecco che anche per la saga di Fatal Fury arriva il momento di un capitolo speciale che racchiudesse il meglio dei primi due correggendo qualche bug di troppo. Ecco quindi che anche in questo dvd per Playstation 2 troverete l’illuminante episodio Special, la cui uscita nel 1993 passo per me inosservata se non fosse per la possibilità di combattere Ryo Sakazaki ( direttamente da Art of Fighting) che ne aumentò il valore effettivo. Nel 1995 uscì in sala giochi Fatal Fury 3: ancora una volta la società decise di cambiare le cose, inserendo nuovi personaggi e ambientando il tutto in una nuova storia con protagonisti due terribili gemellini cinesi; inutile dire che la scelta fu azzeccata e che il titolo rappresentava il meglio della saga, con una varietà di personaggi che portò presto il titolo ad essere tra i migliori del genere, grazie anche alle numerose aggiunte nel gameplay con l’introduzione delle SDM… ed anche oggi non può non essere così, vista la difficoltà ed il livello di sfida non indifferenti, senza dimenticare una grafica stupefacente per l’epoca, ma riesce comunque a difendersi bene anche con le produzioni odierne (soprattutto le pochezze realizzare dalla Capcom di recente su Playstation 2, collection a parte).

Triple Geyser!Oltre ad avere una collection contenete una grandissima saga di picchiaduro, bisogna ammettere che guardando le date in cui sono stati realizzati i vari episodi, anche il comparto tecnico ne esce alla grande. Non solo per una grafica che, in generale, per i 4 episodi raccolti è di prim’ordine, ma anche per la cura e la bellezza di alcuni fondali che neppure in King of Fighters XI si sono visti, tali sono i particolari e la ricchezza di dettagli. Anche l’audio fa la sua bella figura riuscendo ad essere superiore a quello originale vista la presenza delle tracce rimasterizzate. Presente come sempre l’opzione per le partite online (che sconsigliamo, andate un sabato sera da un amico e fate un bel torneo… spezzare le ossa a Tsubasa dal vivo non ha prezzo!) ed anche quella per i colori. Come sempre la società ha lesinato gli extra, niente artworks o cose simili da sbloccare.

– Fatal Fury 2

– Fatal Fury 3

– Pochi Extra

8.2

Una raccolta che non deve mancare nella ludoteca di ogni appassionato, non solo perché racchiude una importante saga ma perché da essa sono nati molti dei sistemi di gioco degli attuali titoli e proprio per questo il gameplay risulta essere ancora oggi attuale offrendo, a chi ci ha giocato all’epoca in sala giochi o su Neo Geo o a chi non ha avuto questa fortuna, ore ed ore di divertimento. E poi c’è Mai, le cui sole movenze su schermo dovrebbero convincere anche coloro che pensano che i picchiaduro, ma non solo, oggi debbano avere la grafica di un Guilty Gear per essere bello… mentre in realtà non c’è cosa più soddisfacente che vedere come la vecchia scuola sia sempre la migliore.

Voto Recensione di Garou Densetsu Battle Archive 1 - Recensione


8.2