Anteprima

Game of Thrones

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a cura di Nitro

Milano – Dopo il grande successo ottenuto con il romanzo ufficiale e l’omonima serie TV, la trasposizione videoludica di Game of Thrones è finalmente pronta ad approdare sugli scaffali dei negozi italiani. Recentemente siamo stati invitati a presenziare negli studi di Halifax dove abbiamo potuto di visionare e provare titoli di prossima uscita di Focus Home Interactive, grazie anche alle numerose postazioni messe a disposizione da NVIDIA.
Sputate al re
La storia presentata da Game of Thrones si basa su quella narrata dal romanzo ufficiale ed è suddivisa in diciassette differenti capitoli che vedranno come protagonisti due eroi dal carattere totalmente diverso. Il primo presentatoci è stato Mors, un fedele alleato dei Guardiani della Notte accompagnato dal proprio cane, mentre il secondo, Alester, è un prete rosso ritornato da un esilio durato quindici lunghi anni, caratterizzato da un atteggiamento diplomatico e da un approccio alle situazioni deciso ed efficace. Il titolo ci vedrà vestire i panni di entrambi: in un primo momento le loro storie seguiranno due corsi differenti, mentre in seguito, mossi probabilmente dallo stesso obiettivo, questi uniranno le proprie forze verso un medesimo obiettivo.
Pad alla mano è stato possibile assistere ad una dimostrazione di quel che è l’editor iniziale del titolo, che consentirà di poter modificare parametri secondari del proprio personaggio, andando ad influire per esempio su outfit e caratteristiche. Ognuno avrà a disposizione tre differenti classi, divise in guerriero, mago ed arciere, che presenteranno peculiarità differenti per quanto concerne l’approccio alla battaglia. Durante le prime fasi di gioco sarà inoltre possibile modificare i punti di forza e di debolezza del comprimario, che non potranno essere cambiati in seguito dal giocatore ma saranno influenzabili da determinati fatti che potranno accadere, come per esempio la mutilazione o l’inibizione di un determinato organo. Ad ogni level up saranno inoltre disponibili dei punti da ridistribuire liberamente nelle statistiche presenti che potranno raggiungere un valore massimo pari a cinquanta.
Interattività a corte
Gli elementi più interessanti di Game of Thrones risultano essere l’interazione ed il sistema di scelte. Oltre alla cura impiegata per quanto concerne il doppiaggio dei dialoghi, le risposte che verranno date durante le conversazioni potranno avere ripercussioni anche a lungo termine sull’avventura dei nostri protagonisti.
Per evidenziare la molteplicità degli approcci alla situazione, inoltre, i due sviluppatori presenti ci hanno mostrato una breve sequenza in cui erano presenti Mors, il suo fedele cane ed Alester. Le strategie possibili erano due: irrompere veementemente contro i guardiani nei corridoi del castello oppure adottare un’impostazione stealth. Volendo prediligere la seconda, grazie ad un’abilità propria del Guerriero della Notte è stato possibile controllare in prima persona il cane, muoversi furtivamente nei corridoi ed aggredire, qualora necessario, le guardie presenti. La discrezione si è rivelata pressoché indispensabile, poiché se le guardie avessero scoperto il quadrupede quest’ultimo sarebbe morto all’istante. Le potenzialità dell’alleato canino non consistevano tuttavia solamente nel raggiungere determinati pertugi o luoghi altrimenti inaccessibili ai due comprimari, anzi, grazie al suo olfatto sviluppato era possibile rilevare nell’aria determinate fragranze ed odori, fattore che sicuramente avrebbe aiutato a ricercare un determinato individuo. Infine, il quadrupede potrà anche mettersi ad origliare alcune conversazioni, permettendo dunque ad Alister e Mors di venire a conoscenza di informazioni che potranno cambiare le carte in regola in situazioni future.
Qualora l’impostazione furtiva non ci aggradasse, il sistema di combattimento di Game of Thrones propone interessanti caratteristiche. In primo luogo l’attacco potrà essere studiato in modo strategico mediante la pressione di un tasto che rallenterà l’azione, consentendo di ponderare al meglio quale tipo di approccio adottare. Questa impostazione, per esempio già vista in The Witcher 2: Assassins of Kings, permetterà di accodare fino a tre differenti azioni da effettuare. Tale peculiarità consentirà al giocatore di passare con rapidità da un personaggio all’altro, impartendo come meglio crede gli ordini anche in base allo status dei nemici: alterando le loro condizioni, infatti, alcuni attacchi risulteranno più o meno efficaci rispetto ad altri. Inutile dire che il lavoro di squadra e una buona coordinazione risultano pressoché fondamentali per riuscire alla perfezione nel proprio intento. Durante il combattimento dovremo inoltre ponderare le nostre scelte e tenere sotto controllo la barra della vita: qualora giungessimo ad una soglia critica l’utilizzo di pozioni non potrà tuttavia essere oggetto di abusi, dato che, una volta terminate quelle a propria disposizione, sarà necessario andare alla ricerca di un NPC per riempirle di nuovo.
Straordinaria maestria o vile mole poligonale?
Per quel che abbiamo potuto vedere la realizzazione grafica del titolo non ha saputo particolarmente entusiasmarci. Le texture non sempre si sono rivelate all’altezza, in particolar modo per quanto riguarda gli scenari e la realizzazione dei volti, così come il frame rate che, data la sua instabilità, ha più volte provocato la manifestazione di un fastidioso tearing. Le animazioni sono piuttosto discrete, caratterizzate talvolta da una certa legnosità nei movimenti, come per esempio per quanto riguarda il cane, e le compenetrazioni poligonali non sono purtroppo episodi che capitano raramente. Insomma, l’Unreal Engine 3 poteva sicuramente essere spremuto maggiormente, e si spera che il team di sviluppo possa quantomeno porre rimedio a problematiche minori durante quest’ultimo periodo che ci separa dalla data di uscita.

– Sistema di combattimento

– Intreccio narrativo

– Ripercussioni delle scelte a lungo termine

Game of Thrones è uno dei titoli che molto probabilmente riuscirà ad avere successo. Sebbene da una parte si trovi un comparto tecnico un po’ zoppicante, caratterizzato da alcune imperfezioni che potrebbero danneggiare un’esperienza di gioco ottimale, dall’altra si trovano un ottimo intreccio narrativo, che, grazie al sistema di scelte e a quello di combattimento, molto probabilmente riuscirà a porre in secondo luogo le varie incertezze tecniche e permettere a tutti, fan della saga e non, di vestire i panni del bellico Mors o del mago Alester.