Recensione

Galaga Legions DX

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a cura di drleto

Da qualche anno a questa parte Namco Bandai ha intrapreso un processo per rinnovare alcuni dei suoi titoli più famosi in modo da renderli appetibili anche per un pubblico moderno, ormai abituato a consumare videogiochi di fronte a pannelli da 40 o più pollici. Dopo il fenomenale Pac-Man: Championship Edition DX anche Galaga Legions DX si è unito al catalogo Namco Generations – questo il nome della collana – riproposizione dello storico fixed shooter uscito in sala giochi nel lontano 1981.

Semplice ed immediatoIl gameplay di Galaga Legions DX è piuttosto semplice nelle sue meccaniche di base, ma è altresì capace di fornire una sfida di alto livello, grazie alla moltitudine di nemici a schermo contemporaneamente. Nei panni di una futuristica nave spaziale dovremo respingere gli attacchi di sciami di insetti-robot, intenti a proteggere i Capi Galaga ed i Vice-Capi Galaga, dato che questi, una volta distrutti, daranno il via ad una reazione a catena. Una volta colpiti i Capi distruggeremo infatti tutti i Galaga nella loro scia, mentre i Vice produrranno un’esplosione ad area di varie dimensioni. Il nostro scopo sarà dunque quello di trovare il sistema per distruggere questi punti deboli, in modo da creare reazioni a catena che liberino lo schermo nel minor tempo possibile. Ognuno dei nove livelli presenti, suddivisi in cinque stage da pochi secondi l’uno, vedrà ripetersi la stessa meccanica: prima di cominciare sulla schermata di gioco compariranno delle tracce luminose che anticiperanno i movimenti degli sciami Galaga, osservando i quali dovremo capire in pochi secondi come muoverci per sventare la minaccia. Ogni quadro infatti sarà fisso, ovvero i bordi dello schermo saranno anche i limiti dell’area di gioco, costringendoci quindi a scegliere il percorso da seguire in base agli attacchi nemici. Con l’analogico sinistro potremo spostare liberamente la nave all’interno del quadro, cercando di infilarci nei pertugi ancora liberi dai nemici. Con la leva destra controlleremo invece la direzione a 360° del raggio laser, che ci permetterà di aprire dei varchi utili a raggiungere i capi dell’armata avversaria. La potenza dello sparo sarà inversamente proporzionale alla distanza del bersaglio, spingendo il giocatore ad una condotta di gioco piuttosto aggressiva. Come in Pac-Man: Championship Edition DX quando saremo in pericolo il gioco rallenterà per qualche frazione di secondo, dandoci in questo modo il tempo per sfuggire alla minaccia. L’unica differenza con titoli quali Geometry Wars, per esempio, sarà data dalla possibilità di concentrare o dividere in tre tronconi il nostro raggio laser, in modo da adattarlo alla situazione, ovvero se puntarlo su un unico coriaceo nemico, o sfruttarlo per colpire più bersagli contemporaneamente. Prima del quinto stage di ogni livello entreremo in possesso di un piccolo esercito di Galaga, che posizionandosi alle nostre spalle, ci garantirà un potere di fuoco superiore, utile per massimizzare il punteggio finale.Punteggio che è il vero e proprio (l’unico?) motore del gioco, dato che ci sarà ben poco altro oltre alle classifiche online, alla modalità a tempo, nella quale battere gli stessi schemi entro un determinato numero di secondi, e alla modalità campionato, ovvero dei periodi prefissati di tempo, gestiti dallo staff Namco Generation, nei quali registrare un punteggio per far sì che sia valido.

Old new styleAd accompagnare il restyling grafico operato per la versione Legions arriveranno altre skin dal gusto spiccatamente retrò, da selezionare prima di ogni schema. A differenza di Pac-Man: Championship Edition DX questi cambiamenti andranno ad influenzare solo la nostra nave e i vari Galaga –anche perché il quadro era e rimarrà vuoto- risultando in questo modo un cambiamento meno impattante rispetto a quello visto per la pallina gialla. Anche il resto dell’adattamento sembra aver perso quello smalto e quella magia del succitato gioco, dove la nuova grafica, i colori elettrici, le musiche sincopate ed il gameplay rinnovato hanno rinfrescato una formula che cominciava a sentire il peso degli anni, andando a ridarle un brio ed un ritmo fuori dal comune, fatto di esplosioni, curve all’ultimo secondo e percorsi pennellati per limare qualche secondo sul cronometro. In Galaga Legions DX, invece, l’assenza di qualsivoglia level design, che rende i livelli tutti uguali, la scarsezza di tipologie nemiche, unite ad una meccanica di gioco omogenea, troppo debole e poco decifrabile (nessun chiaro moltiplicatore del punteggio, upgrade o altro), non riescono a garantire divertimento sul lungo periodo e dopo un paio di ore avrete già visto praticamente tutto, oltre che sbloccato i sette, banali, obiettivi della versione Xbox 360. Dopo i primi istanti di meraviglia troverete infatti in Galaga Legions DX un discreto clone di Geometry Wars, senza però la cura e la profondità del gioco Bizarre Creation, privo inoltre delle peculiarità dell’originale arcade.

– Graficamente riuscito

– Divertente

– Dopo un po’ monotono

– Scarsa offerta ludica

7.0

Galaga Legions DX è un titolo divertente e spettacolare, capace di divertire per alcune ore, per poi far emergere lentamente alcune lacune di un gameplay troppo poco rifinito e profondo, oltre che un level design poco vario e limitato a soli nove livelli. La magia compiuta con Pac-Man: Championship Edition DX non è riuscita per la seconda volta e oltre ad un comparto tecnico ispirato e sempre graffiante troveremo un’offerta ludica non particolarmente convincente, salvata in parte da un prezzo competitivo.

Voto Recensione di Galaga Legions DX - Recensione


7