GCC Pokemon: XY - Antiche Origini

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a cura di JinChamp

A poco meno di un mese dall’uscita di Turboblitz, ci ritroviamo ad analizzare l’ultima espansione del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon, nei negozi già dallo scorso Agosto. XY – Antiche Origini è il nome di questo set composto da circa un centinaio di carte che ci ritroviamo tra le mani, cosa che mi riporta anche indietro di qualche anno, quando ero solito giocare con alcuni miei amici, forte di un Light Dragonite come punta di diamante e che non conosceva l’onta della sconfitta.

C’erano una volta Squirtle, Charmander e BulbasaurIl fenomeno Pokémon è senza alcun dubbio di proporzioni mondiali. Ricordo che iniziai a vedere la serie animata in tv quando ancora frequentavo le scuole medie e convinsi mia mamma a mettere la confezione di Pokémon Blu nel carrello durante una spesa al Carrefour. E sì, io in principio scelsi proprio Bulbasaur. Album di figurine, pelouche e pupazzetti vari, merchandising di ogni tipo, tutti dedicati a quei 151 piccoli mostriciattoli che venivano rinchiusi in delle sfere biancorosse e rievocati all’occorrenza per combattere. Oggi la situazione si è evoluta notevolmente, il numero di Pokémon si è circa quintuplicato e nel curriculum vantano un parco titoli, soprattutto sulle console portatili Nintendo, considerevole e sempre in grado di accontentare i fan, oltre che riuscire nella non facile impresa di attirarne di nuovi. Ma oggi non è il giorno in cui parliamo della serie videoludica, bensì delle popolarissime carte collezionabili.Per chi ancora non si fosse mai interessato ad esse, sia per il gioco competitivo che per il semplice collezionismo, farò una breve panoramica generale: le carte collezionabili vengono vendute ufficialmente sia con dei deck di partenza che in bustine, mentre su internet è eventualmente possibile acquistare le singole carte su siti specializzati o i classici siti di annunci.Non troviamo però la sola raffigurazione dei pocket monsters su di esse, anche se queste rappresentano il cuore di tutta la collezione. Esistono delle carte energia di vario tipo, per “caricare” le proprie carte Pokémon e permettergli di utilizzare i loro attacchi, altre carte allenatore che assumono la funzione di tools di supporto con effetti vari in base alla categoria cui appartengono. Per giocare è importante avere un mazzo composto da 60 carte esatte, in cui non possono essere presenti più di quattro copie di una carta con lo stesso nome, oltre a limitazioni e concessioni che variano con l’aggiornamento costante del regolamento di gioco ufficiale, riconosciuto in tutto il mondo per il gioco competitivo.Come in qualsiasi collezione che si rispetti, non tutte le carte hanno lo stesso valore, la stessa utilità e la stessa rarità. Esiste un sistema di simboli e numeri, posizionati sulla parte inferiore della carta, che ne contraddistingue il livello di rarità, il numero di corrispondenza nella catalogazione dell’espansione e il tipo di espansione stessa. Esistono poi le carte “metallizzate”, o cosiddette foil, più particolari e esteticamente più accattivanti, per poi passare a quelle full art, ossia quelle carte totalmente decorate, senza il solito layout. Altre carte poi sono distribuite con forti limitazioni, sia per promuovere eventi (come i film in uscita al cinema) che nuovi giochi, per questo motivo dette carte promo. Insomma, ce ne è per tutti i gusti, tutti riuscirebbero a trovare un qualche pretesto pur di spendere la paghetta (per non dire lo stipendio) e ampliare la propria collezione.Una peculiarità di questo gioco di carte collezionabili che si distingue dalla massa è però la spesa necessaria per mantenere la propria passione. Come tutte le carte collezionabili sul mercato, le carte dei Pokémon hanno un costo e i pezzi più rari e pregiati si fanno pagare anche caro, distruggendo le finanze dei collezionisti compulsivi senza alcuna pietà. Ciò che comunque viene in aiuto di coloro maggiormente interessati al gioco competitivo anziché al collezionismo è la possibilità di non dover spendere molto per essere abbastanza competitivi, non solo grazie alla varietà di carte e ad un certo equilibrio tra queste, ma anche e soprattutto grazie alla presenza di due versioni della stessa carta, una più comune e una rara, identiche però dal punto di vista delle statistiche. Potrete giocare con i vostri amici, nei tornei regionali, nazionali e, perché no, mondiali potendo scegliere se puntare alla sostanza o spendere un budget superiore per aggiungere quel tocco estetico in più alla nostra collezione. Per fare un esempio pratico, qualora vi troviate nella condizione di voler iniziare e con l’intenzione di gareggiare da subito nei tornei, un deck competitivo composto da carte senza troppe pretese sulla rarità può essere preso con una spesa di circa una cinquantina di euro e con una prospettiva di “vita” di un paio d’anni circa.Vi sarà certamente capitato di trovare degli stand dedicati al gioco durante le più importanti fiere del fumetto, con tanto di tornei organizzati appositamente per tale evento. Quello che un po’ dispiace è non vedere però in tutto il territorio lo stesso interesse e la stessa partecipazione. In molte regioni sono presenti delle comunità di giocatori, chiamate Lega Pokémon proprio in onore di quella originale della serie, dove è possibile incontrarsi anche a cadenza settimanale per qualche partita live, scambiare carte o semplicemente fare nuove amicizie presso ludoteche et similia, in cui talvolta vengono anche organizzati tornei con un organizzatore ufficiale autorizzato. Questa diffusione non è comunque molto omogenea; può quindi capitare che in alcune città vi sia anche più di una Lega nei dintorni, mentre altre persone residenti in altre città vengano geograficamente tagliate fuori, ed è davvero un peccato. Io stesso, che abito nel centro di Napoli, non ho trovato una Lega Pokémon nella mia provincia che organizzasse anche tornei di carte (che non fossero Magic e Yu-Gi-Oh!), mentre qualcosina si muove sul fronte videoludico.

La rivolta delle “EX”Concentrandoci invece sull’espansione Antiche Origini, è doveroso fare una premessa. Molto spesso un’espansione di un qualsivoglia gioco di carte collezionabili porta con sé nuove meccaniche di gioco, o semplicemente nuovi standard di carte che dovrebbero invogliare – per non dire costringere – i giocatori di ogni tipo a procurarsi tutte le nuove carte necessarie per restare ad alto livello. In questo caso non ci sono nuove meccaniche, ma vengono proposte nuove carte sulla falsariga di quelle già pubblicate nelle espansioni precedenti. Qualcosa di nuovo lo si trova, ma è stato introdotto solo per aumentare la varietà, senza stravolgere gli equilibri già presenti all’interno di questo mondo. Troviamo nuove versioni di carte raffiguranti Pokémon di ogni “epoca”, partendo da alcuni già presenti nei primi 151 che in esclusiva il più recente Hoopa, in doppia versione. Nuove carte EX, nuove Megaevoluzioni e due nuove versioni cromatiche (Shiny) di Kyogre e Groudon con i loro Archeorisvegli, oltre che di diversi altri Pokémon leggendari come Lugia, Kyurem e Giratina. Tutte assolutamente fantastiche dal punto di vista artistico e con un ottimo potenziale per il competitivo.Queste carte, tuttavia, non paiono così semplici da giocare, in quanto possono essere sfruttate con maggiore efficienza solo da un giocatore esperto in un deck particolarmente sinergico. Facendo un esempio pratico, potremmo analizzare il caso della nuova carta di Mega Tyranitar EX. Il suo attacco è assolutamente devastante e in grado, in teoria, di fare una quantità spropositata di danni. Il suo problema potrebbe però risiedere in una eccessiva “lentezza”. Le carte dei Pokémon non hanno un parametro di relativo alla velocità: con “velocità”, dunque, ci riferiamo non alla carta stessa ma alla quantità di carte energia che occorrono per poter utilizzare le proprie mosse offensive. In questo caso, il nostro dinosaurone ha bisogno di due carte energie buio e due qualsiasi, ossia incolore. Quattro energie, quattro turni. Un Lucario, di tipo lotta e che è quindi superefficace (danno x2) contro un Tyranitar, riuscirebbe a smontarlo molto prima che questi riesca a caricarsi del tutto.Sorprendenti sono invece le carte meno pregiate dell’espansione, e quindi anche meno costose e più facili da ottenere, grazie alla loro serie di attacchi ed abilità molto interessanti. Giusto per fare qualche esempio, basti pensare ad Eevee e le sue tre evoluzioni Flareon, Vaporeon e Jolteon. Tutti e tre hanno l’abilità di poter aggiungere il proprio elemento a quello degli altri Pokémon di Fase 1, aumentando le probabilità di un attacco superefficace di tre volte con una combo completa. Tornando invece alla velocità, Vespiquen è un esempio davvero calzante. Con due sole cariche di energia qualunque è in grado di effettuare un attacco di potenza 20. Sembrerebbe poco ed in effetti lo è, se non fosse per l’effetto secondario del suo attacco Apevendetta, che infligge 10 danni aggiuntivi per ogni Pokémon presente nella propria pila scarti, rivalutandolo soprattutto per le ultime battute di una partita come un buon asso nella manica dell’ultimo minuto.Per andare incontro ai giocatori più esigenti, più esperti o che semplicemente vogliono ostentare le proprie bellissime carte EX, c’è l’abilità del nuovissimo Hoopa EX, chiamata Anello Malandrino, che permette di cercare fino a tre carte EX ed aggiungerle alla propria mano.Le carte probabilmente più appetibili per tutti i giocatori sono però proprio le carte Allenatore, utilizzabili in quasi ogni tipo di deck e che aprono a nuove strategie e combinazioni. Solo alcune sono pensate proprio per combinarsi con carte specifiche di Antiche Origini, come quelle che permettono di continuare il turno anche dopo aver giocato una mega evoluzione di alcuni dei Pokémon della serie, come il suddetto Tyranitar, Sceptile e Ampharos.

XY – Antiche Origini è una espansione polivalente che non stravolge nulla nel mondo delle carte collezionabili Pokémon. Pur non risultando indispensabile per chi ha già costruito il proprio deck con cui affrontare amici e tornei, questa nuova espansione può essere il punto di riferimento e di partenza per chi vuole iniziare solo adesso a scoprire il mondo del competitivo cartaceo. Al contempo, questa sarà l’ennesima spesa per i collezionisti più affezionati, ormai anche probabilmente abituati ai ritmi di pubblicazione annuali, i quali comunque non rimarranno delusi nemmeno questa volta: chi sa riconoscere, e dunque apprezzare, gli standard qualitativi e artistici che da sempre contraddistinguono questa produzione si troverà a proprio agio anche quest’anno. Non mi resta dunque che augurare a tutti buona fortuna, buona collezione e buon gioco!