Recensione

Futurama

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a cura di Zaku

Le licenze importanti giocano da sempre un ruolo fondamentale nelle line-up delle console ma i veterani del mondo dei videogiochi ormai si sono abituati al fatto che il più delle volte esse rappresentano delle grosse delusioni poiché le aspettative crollano miseramente di fronte a realizzazioni tecniche al di sotto della norma. Nella stragrande maggioranza dei casi questo dipende da fattori come la necessità di un’uscita del titolo che sia tempestiva e quindi in concomitanza con la moda del momento e la ripartizione del budget a disposizione che non può essere suddiviso in maniera adeguata laddove l’esborso della gran parte del denaro a disposizione viene impiegato per ottenere i diritti a discapito dell’ingaggio di un team di sviluppo collaudato e di provate capacità. Il più delle volte questi titoli non sono altro che uno specchio per le allodole per attirare i fan di serie tv o di successi cinematografici e come molti altri il genio di Matt Groening non ha potuto sottrarsi a questa infelice realtà di mercato: dopo il gran numero di videogames ispirati alla celeberrima serie dei Simpson ora tocca all’altro capolavoro giunto ormai nella terra d’origine alla quinta serie, ovvero Futurama.

L’infelice destino della Planet ExpressVi ricordate “la Mamma”, personaggio apparso in alcuni episodi e legato al professore, pazzoide proprietario della Planet Express? La storia comincia proprio da un’accordo tra i due per la cessione della proprietà della sgangherata ditta di consegne interplanetarie, equipaggio compreso… Come questo contratto sia legato ai malvagi piani di conquista dell’universo da parte di Mamma è una cosa che vi lascio il piacere di scoprire personalmente perché come sempre le situazioni grottesche e surreali di questa serie vanno gustate in prima persona; sappiate comunque che il vostro compito sarà quello di vanificare i piani della cinica miliardaria indossando i panni dei nostri beniamini, ovvero gli arcinoti Fry, Bender, Leela e Zoidberg.

Shoot’em up, platform e altro..La struttura di gioco è fondamentalmente quella tipica degli adventure, con zone da esplorare, ostacoli da superare e congegni da attivare per poter proseguire, ma la cosa che rende il tutto più interessante è che, pur mantenendo una struttura comune, gli stage si differenziano a seconda del personaggio utilizzato. Infatti con Fry dovremo esplorare i cunicoli delle fogne della nuova New York fino a proseguire nella superficie e per combattere avremo a nostra disposizione alcuni tipi di armi che troveremo lungo il cammino, mentre Bender saprà difendersi da solo grazie alle proprie doti robotiche così come Leela, abile nelle arti marziali e quindi propensa al combatimento corpo a corpo. Possiamo quindi associare ai tre personaggi diverse tipologie di gioco, con i livelli di Fry più orientati allo shoot’em up, Bender impegnato in una struttura più conforme ai canoni dei platform, mentre Leela progredirà con il meccanismo tipico degli action. Ad ulteriore supporto della varietà i programmatori hanno pensato di inserire alcune varianti come lo sparatutto in prima persona di Fry all’interno di un robot e la folle corsa contro il tempo del dott. Zoidberg in sella ad uno strano animale alieno. Per finire, sarà fondamentale collezionare gli oggetti che troviamo lungo il cammino per ottenere vite extra e, nascosti in punti strategici, i vari “mordicchio” che consentiranno di sbloccare extra come filmati, musiche e tavole dei disegnatori della serie. Detto così la varietà sembrerebbe non mancare e forse all’inizio di ogni schema è questa la sensazione che abbiamo, ma all’interno di ogni “troncone di gioco” ci accorgiamo che i meccanismi sono estremamente ripetitivi, complice anche una non adeguata giocabilità in tutte le situazioni e un’intelligenza artificiale dei nemici che lascia molto a desiderare. Non mancano i momenti di divertimento, ma per la maggior parte del tempo il gioco si presenta datato e privo di originalità.

GraficaA causa della particolarità dei disegni di Groening è sempre stato difficile riuscire a trovare una trasposizione soddisfacente di questi personaggi in un ambiente tridimensionale. Futurama ha comunque segnato una svolta nella carriera del fortunato inventore della famiglia di Springfield, poiché egli ha avuto il coraggio di essere tra i primi ad inserire in un catone animato di stile occidentale elementi tridimensionali in cell-shading, integrandoli perfettamente grazie anche alle peculiarità di questo tipo di rendering caratterizzato da poche sfumature e colori a tutto tondo, ben lontani dagli elaborati e pregevoli tratti della maggior parte degli anime e quindi più consono e più facilmente compatibile con lo stile della serie. Da questo punto di vista quindi non c’è da stupirsi se il risultato è molto somigliante all’originale, soprattutto per i personaggi robotici come Bender, pressoché identico, ma è da lodare anche il lavoro svolto su tutto il resto del cast bidimensionale: ottimamente riprodotti Leela, Zoidberg, il Professore e Mamma, un po’ meno Fry, ma comunque la qualità generale delle sequenze di intermezzo è buona e riesce ad emulare degnamente un episodio della serie tv. Peccato però che stiamo parlando di un videogioco, ed è quindi in questa direzione che va la maggior attenzione e da questo punto di vista non possiamo che restare insoddisfatti dai numerosi difetti ben presto riscontrabili. In generale gli ambienti sono poveri e privi di dettagli, i nemici esulano dal contesto e sembrano inseriti a caso e tecnicamente il motore è pessimo poiché soffre di consistenti rallentamenti e cali di frame rate ad ogni caricamento o movimento repentino della telecamera rendendo in alcuni frangenti l’azione difficilmente gestibile oltre che estremamente fastidiosa.

GameplayChe ormai nel mondo dei videogiochi ci sia ben poco da inventare è indubbio, ma quando giocare è un piacere si chiude un occhio e un titolo, seppur scontato, riesce comunque a regalare ore di intrattenimento. Purtroppo non è il caso di Futurama che presenta grossi difetti sotto questo punto di vista con una giocabilità a volte soddisfacente, altre scarsa e irritante. Ci sono interi livelli con una difficoltà a dir poco ridicola per un giocatore mediamente preparato e di colpo in alcuni frangenti riusciamo nello stesso passaggio a perdere tutte le numerose vite collezionate a causa di goffi e ritardati movimenti che non fanno altro che innervosire poiché non causati da sbagli umani ma dalla non adeguata risposta ai controlli. Ecco quindi che ben presto l’interesse si riduce al desiderio di assistere al proseguimento della storia e non al puro piacere di gioco, il che è decisamente troppo poco per giustificare un acquisto se non da parte dei fan di questa serie.

AudioSe altre volte le localizzazioni potevano beneficiare del valore aggiunto di un doppiaggio in italiano, in questo caso esso è una vera manna dal cielo, poichè è soprattutto grazie alla buona prestazione dei medesimi doppiatori della serie tv che le sequenze animate, discrete ma di certo non strabilianti, riescono a farci ritrovare lo humor e la caratterizzazione dei personaggi tipici del cartone animato, con il sarcasmo e la demenzialità che lo hanno reso in poco tempo un successo. Non mancano una serie di espressioni esilaranti nel corso del gioco e in questo i migliori sono come sempre Fry e Bender, con la loro consueta demenzialità e una buona dose di cinismo.

LongevitàChe il livello di difficoltà fosse medio basso potevamo aspettarcelo, considerando il fatto che come per altre licenze vale il fatto che deve essere un titolo per tutti e nonostante i difficili passaggi di cui ho parlato prima il gioco scorre via tutto d’un fiato ed è praticamente impossibile che una volta terminato e visto per intero questo “episodio” si possa pensare di poterlo riaffrontare per una seconda volta, se non per cercare i mordicchio non trovati e sbloccare tutti gli extra.

– Il sarcasmo tipico di Futurama

– La maggior parte dei personaggi è fedele alla serie tv

– Doppiaggio di buona fattura

– Continui e consistenti cali di frame rate

– Grossi bug nel sistema delle collisioni!

– Giocabilità dalla qualità altalenante

– Schema di gioco povero e ripetitivo

6

Come sempre in questi casi dispiace dover constatare che Futurama è l’ennesima licenza mal sfruttata e la realizzazione tecnica risente di enormi problemi. Tuttavia esso non è un titolo da scartare a priori: anche se il sistema di gioco è ormai datato e la giocabilità in alcuni punti è pressoché scarsa, in altri, una volta acquisita familiarità con i non proprio perfetti controlli e sopportando i fastidiosi cali di frame rate, l’interesse rimane alto per assistere al proseguo della trama e alle sequenze animate che ben traspongono lo spirito della serie nella controparte tridimensionale. Detto questo quindi aggiungete o sottraete uno 0,5 al punteggio globale a seconda del vostro interesse per la serie animata di sua maestà Groening e come appassionato consiglio di prendere in considerazione l’acquisto del titolo ai fan accaniti, previa prova, mentre per tutti gli altri l’invito è quello di rivolgere la propria attenzione altrove grazie ai numerosi titoli qualitativamente superiori a disposizione degli utenti della piattaforma Sony, sia quelli già in commercio sia le ghiotte novità di prossima uscita.

Voto Recensione di Futurama - Recensione


6