Anteprima

Fuse

Avatar

a cura di Specialized

Inventarsi qualcosa di nuovo per uno “shooter futuristico in terza persona con sistema di coperture” non deve essere facile nemmeno per un team come Insomniac Games, che nonostante i molti successi alle spalle (le serie di Spyro, Resistance e Ratchet & Clank) non si era mai spinta fino ad oggi nel territorio tanto caro a Gears of War, Vanquish e Binary Domain. Con Fuse però lo studio californiano sembra aver azzeccato il giusto mix tra azione, scontri a fuoco, poteri speciali, impatto grafico e gameplay cooperativo.
Nome in codice Echelon
Mancano ancora circa quattro mesi all’uscita del gioco su PlayStation 3 e (per la prima volta nella storia di Insomniac) su Xbox 360, ma proprio pochi giorni fa Fuse è tornato all’attenzione generale durante uno showcase di Electronic Arts, dove è stata presentata in anteprima la modalità co-op online Echelon, che si affiancherà alla Campagna in singolo e al multiplayer competitivo. Per illustrare Echelon, Ted Price di Insomniac Games ha coniato il termine “co-petitive”, motivandolo come l’unione tra cooperative e competitive. Questo perchè dovremo sia collaborare con i nostri compagni per difenderci e attaccare, sia competere con essi per ottenere più ricompense possibili. Già un simile approccio la dice lunga sulla voglia di Fuse di aggiungere qualcosa di nuovo e originale in un genere ormai assuefatto a modelli sempre più standardizzati, ma le sorprese non finiscono qui.
La squadra perfetta
Sebbene si possa considerare una classica modalità Orda con ondate di nemici sempre più difficili da respingere, Echelon offre innanzitutto una serie di obiettivi sempre diversi. Eliminare tutti i nemici, uccidere un determinato avversario, conquistare un punto della mappa e mantenerlo il più a lungo possibile, scortare un nucleo energetico da una parte all’altra del livello senza farlo cadere in mani nemiche. Sono solo alcuni esempi mostrati da Insomniac di come, oltre alle tattiche difensive per resistere alle varie orde di nemici, ci sia da fare anche altro. Una partita ad Echelon si comporrà di dodici ondate, nelle quali ci troveremo di fronte a nemici sempre diversi e a due boss, che compariranno alla fine della sesta e della dodicesima orda. Gli alter ego tra cui scegliere saranno inoltre gli stessi della Campagna principale, ovvero Dalton (tipico tank con uno scudo “liquido”), la ladra Naya (capace di diventare invisibile per alcuni secondi), il detective Jacob armato di balestra e dardi elettrici e la scienziata Isabelle. 
Diavolo di un boss
Nel formare il party sarà possibile scegliere un solo personaggio per ogni giocatore; di conseguenza non potremo giocare con una squadra formata da due Naya, tre Dalton o quattro Jacob e questa, a nostro avviso, è una scelta saggia. Si dovranno infatti utilizzare al meglio le caratteristiche di ogni personaggio per avere la meglio sui nemici, sfruttando ad esempio l’invisibilità di Naya per colpire alle spalle o avanzando dietro lo scudo di Dalton. Il gioco di squadra sarà insomma fondamentale e non tanto per le dodici ondate via via sempre più massicce; la vera sfida di Echelon sarà infatti rappresentata dai due boss, talmente forti e resistenti che per abbatterli servirà davvero tutta la potenza di fuoco che Dalton, Naya, Jacob e Isabelle riusciranno a mettere in campo. Chi ha provato la demo è stato letteralmente spazzato via dal primo mini-boss a livello facile, riuscendo a sconfiggerlo solo al quarto o quinto tentativo. Aspettiamoci quindi un livello di sfida molto elevato, ma come in ogni shooter che si rispetti anche in Fuse si potrà migliorare il proprio personaggio con i punti esperienza e con il denaro. 
Vince chi arriva prima
I primi sono condivisi con la Campagna in singolo e servono per sbloccare le varie skill in modo da migliorare attacco e difesa, mentre con il denaro si possono acquistare tra una partita e l’altra armi, perk per il team e i più svariati potenziamenti. Proprio la raccolta dei Fuse Credits introduce in Echelon la variante competitiva, visto che dovremo raccogliere le sacche di soldi lasciate dai nemici uccisi più velocemente dei nostri compagni di gioco. Scordiamoci quindi un sistema di loot condiviso; qui conta chi arriva prima e già immaginiamo gli insulti e gli improperi in chat vocale, perchè magari un nostro amico si è impossessato di una sacca di denaro anche se siamo stati noi a uccidere il nemico. Insomma, ne vedremo delle belle e anche grazie a questo tipo di co-op Fuse si dimostra ancora una volta uno dei TPS (Third Person Shooter) più promettenti di inizio 2013.  

– La formula co-petitive promette bene

– Livello di difficoltà tarato verso l’alto

– Valido equilibrio tra le quattro classi disponibili

Lo sguardo alla modalità cooperativa Echelon getta un’altra luce positiva su Fuse dopo la prova giocata di fine ottobre. Il livello di difficoltà medio-alto, le quattro classi molto diverse tra loro, i punti esperienza, il denaro da contendersi con i compagni di gioco e gli obiettivi sempre diversi fanno di Echelon una valida alternativa alla classica modalità Orda, grazie soprattutto all’assenza del loot condiviso che introdurrà un’inattesa sferzata competitiva nel gameplay.