Anteprima

Fuse

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a cura di Specialized

Oltre un anno fa Insomniac Games mostrava all’E3 2011 Overstrike, shooter cooperativo in terza persona che avrebbe rappresentato per il team californiano un promettente esordio nel genere. Eppure per oltre un anno Overstrike è letteralmente scomparso dai radar, tanto da far sospettare una sua cancellazione o comunque un corposo cambio di strategie nei pani dei creatori di Resistance, Spyro e Ratchet & Clank. Nulla di tutto ciò. Overstrike ha semplicemente cambiato nome diventando Fuse e si è ripresentato al grande pubblico pochi giorni fa al PAX Prime 2012, dove il CEO di Insomniac Ted Price ha mostrato alla stampa una prima versione giocabile approfondendo anche diversi aspetti della storia e del gameplay.
A ognuno la propria arma
Fuse, prodotto da Electronic Arts e atteso il prossimo marzo nelle versioni per Xbox 360 e PlayStation 3, prende il titolo da una sostanza aliena trovata negli USA negli anni ’40 e custodita in una base segreta dell’esercito. Decenni dopo un gruppo terroristico viene a conoscenza dell’esistenza di Fuse e vuole impossessarsene per creare la solita arma di distruzione di massa. Il gruppo non ha però fatto i conti con quattro mercenari chiamati dal governo a recuperare la sostanza e bloccare sul nascere il piano dei terroristi. Nel gioco comanderemo proprio uno di questi quattro agenti superaddestrati, ognuno contrassegnato da una classe, da un’arma specifica e da un diverso approccio al gameplay. Dalton ad esempio può essere definito il tank del gruppo e, grazie alla sua Magshield Gun, può creare uno scudo per proteggersi dai colpi nemici permettendo al tempo stesso ai suoi compagni di spararvi attraverso. Inoltre lo scudo può rilasciare una potente scarica elettromagnetica assorbendo una certa quantità di colpi e Dalton, là dove serve, può portarsi dietro lo scudo o piazzarlo in un punto della mappa come se fosse una classica torretta difensiva-offensiva. Jacob invece sfrutta un arco di grandissima precisione per colpire i nemici da lunghe distanze (è in pratica il cecchino del gruppo), mentre la sensuale Naya è in possesso di un’arma che risucchia i nemici in una sorta di buco nero e che le permette di diventare invisibile per alcuni secondi, facendone così il personaggio tipicamente stealth. Infine c’è Izzy, che con la sua Shattergun trasforma i nemici colpiti in cristalli facilmente frantumabili, oltre a offrire un supporto medico lanciando granate che curano chiunque si trovi nelle vicinanze dell’esplosione.    
Combatti che ti passa
Se state pensando a Borderlands 2 è normale visto che le classi di Fuse assomigliano fin troppo a quelle dello shooter-RPG di Gearbox Software, ma le somiglianze tra i due giochi si fermano qui, sebbene Fuse sia comunque simile a molti altri shooter in terza persona con l’immancabile sistema di copertura. Nella sua presentazione Price ha poi insistito moltissimo sui due elementi cardine del gioco, ovvero il combattimento e il gameplay cooperativo. Delle armi principali abbiamo già parlato, ma ognuno dei quattro protagonisti può portare con sé altre due armi e riempire il quarto slot con diversi tipi di granate. Un sistema di upgrade assicurerà poi tutti i potenziamenti del caso sia alle armi standard (che comunque saranno numerose e decisamente potenti), sia alle quattro fisse. Inoltre, riempiendo un’apposita barra dopo l’uccisione di un tot di nemici, si avrà a disposizione un attacco super potente di cui però non si sono ancora visti i risultati concreti. L’intero sistema di combattimento, contando anche le coperture e la natura di ciascuna classe, promette di essere profondo e articolato, soprattutto se si giocherà a Fuse in co-op con altri tre amici. 
Che shooter è senza il co-op?
Nulla vieta naturalmente di dedicarsi al gioco in singolo passando in qualsiasi momento da un personaggio all’altro, ma è proprio dalla modalità cooperativa che Fuse trae le sue maggiori potenzialità. Il modo in cui uccideremo i nemici (non solo umani, ma anche robot e androidi) sarà fondamentale per guadagnare più punti esperienza possibili. Al PAX Prime 2012 si è vista proprio un’azione congiunta con Dalton che attiva il suo scudo, Izzy che cristallizza i nemici e Naya e Jacob che li colpiscono con le rispettive armi. In questo modo tutti e quattro i personaggi guadagnano XP, che possono diventare ancora di più a seconda della complessità dell’azione di attacco e della collaborazione tra i quattro. Promesse interessanti anche per quanto riguarda il comparto grafico che si affiderà all’Insomniac Engine 4.0, già apprezzato in Ratchet & Clank: All 4 One ed evoluzione del 3.0 visto lo scorso anno in Resistance 3. Ne vedremo insomma delle belle e anche se la formula dello shooter cooperativo in terza persona può sembrare ormai logora, Fuse ha tutte le carte in regola per portare qualcosa di nuovo. Visto poi che Insomniac non ha mai sbagliato un gioco in sedici anni di vita, difficilmente Fuse potrà essere il primo della lista. 

– Gameplay cooperativo solido e articolato

– Molta attenzione alle armi e ai potenziamenti

– L’Insomniac Engine 4.0 promette faville

Fuse non sarà forse uno degli shooter in terza persona a godere del maggior hype in vista del 2013, ma la sua forte componente cooperativa, le quattro classi di personaggi molto diverse tra loro, l’importanza delle armi e il comparto grafico affidato all’ultima versione dell’Insomniac Engine ne fanno comunque un titolo di grande interesse. Speriamo solo che la centralità del co-op non ne comprometta la validità in singolo e che il binomio “terza persona-coperture” non sia troppo derivativo, ma conoscendo la qualità media dei prodotti Insomniac difficilmente Fuse sarà un buco nell’acqua.