Recensione

Fur Fighters

Avatar

a cura di Bishop

Quando mi sono trovato la copertina del gioco tra le mani, non riuscivo a capire come fosse possibile realizzare una violenta avventura spara-spara usando come personaggi (buoni e cattivi) degli animali pelosi dall’aspetto assolutamente innocuo. Tuttavia il mio scetticismo è durato soltanto il tempo di piazzarmi davanti alla mia console, avviare il gioco e rendermi conto che la Bizarre Creations non ha affatto scherzato.La trama del gioco è molto simile a quella di molti altri titoli di questo genere: un vecchio nemico, Viggo, un gigantesco gatto bianco, torna dal passato più agguerrito che mai per conquistare il mondo immaginario in cui sono immersi i nostri eroi. Viggo è affiancato da una squadra di orsi, cani, coccodrilli e altri bellicosi animali tutti vestiti come dei veri e propri gangsters. Per evitare di subire una nuova sconfitta ad opera dei 6 protagonisti dell’avventura, Viggo rapisce i loro cuccioli, nascondendoli nei vari livelli e ovviamente il nostro compito sarà salvare i nostri cucciolotti per poi sconfiggere definitivamente il gattaccio bianco. La trama è ben raccontata nella presentazione che è lunga, dettagliata, ma soprattutto colorata. Subito dopo non veniamo lasciati al nostro destino, immersi in un livello pieno di nemici pronti a spararci a vista, ma, guidati da un amichevole fantasma, possiamo tuffarci in una completa sezione di training nella quale prendiamo confidenza con tutti e 6 i personaggi e le loro singole caratteristiche. Ah, quasi dimenticavo di presentarvi il vostro piccolo esercito. Il capogruppo si chiama Roofus, un grintoso cane che riesce a scavare dei passaggi sottoterra con le sue zampe. Poi c’è la felina Juliette, unica fanciulla del team, capace di arrampicarsi su pareti e staccionate grazie alla sua agilità. Il canguro Bungalow riesce a saltare più in alto di tutti gli altri (e che canguro sarebbe altrimenti???). Non manca il pinguino Rico che è in grado di nuotare sott’acqua. Per poter entrare nei posti più angusti non potrete fare a meno delle minute dimensioni della volpe Chang, esperta anche di arti marziali. Infine troviamo il simpaticissimo Tweek, un draghetto alla Grisù in grado, con le sue piccole ali, di planare da palazzi e cornicioni senza farsi nulla.Fatte le presentazioni tuffiamoci nel gioco. Si comincia facendo visita alla città di New Quack sotto la neve. Ciò che colpisce dello scenario sono i colori vivaci e brillanti che fanno da contorno ad uno stile grafico da cartone animato anni ’70 (credetemi anche se molti di voi negli anni 70 non c’erano ancora). I personaggi, poi, sono disegnati, apposta, con un contorno nero marcato che conferisce loro un aspetto bidimensionale il quale rispetta perfettamente il tema grafico. Anche i movimenti sono ben curati e sono in linea con lo stile cartoon. Tuttavia l’ambiente colorato e gli animali non devono trarvi in inganno perché il gioco è davvero duro e bisogna fare largo uso di mitragliatrice, fucile a pompa, granate, razzi e altre potenti armi. Fortunatamente la Bizarre Creations ha avuto l’idea originale di sostituire il sangue con fiocchi di ovatta che non turbano l’ambiente e rende il gioco adatto anche ai piccoli. L’armonia dello stile cartoonoso viene mantenuta anche dalle musiche sempre varie e che ben si adattano agli ambienti anche se alla lunga possono risultare noiose; ma se non altro non siamo costretti a sentire l’ennesima colonna sonora hard rock.Il gioco è da subito coinvolgente anche perché scoprirete ben presto che non sarà affatto facile accettare di uscire, sebbene ce ne sia la possibilità, da un livello senza aver salvato tutti i cuccioli (ci rimarreste troppo male!). Tra l’altro i cuccioli hanno la pretesa di voler essere salvati solo dal proprio genitore e quindi bisognerà passare più volte da un personaggio all’altro durante i vari livelli anche perché, come detto, ciascun protagonista ha delle caratteristiche proprie e quindi, per avanzare in alcuni punti occorrerà usare quello giusto. Il passaggio da un animale all’altro viene effettuato per mezzo di comodi pseudo-teletrasporti situati nei punti chiave dei livelli e che quindi ci segnalano quando è opportuno cambiare personaggio. Il meccanismo è semplice: se si incontra una sfera verde, con all’interno un animale, entrando nella quale guiderete il personaggio che era nel teletrasportatore. Oltre a salvare i cuccioli, però, dovrete concentrarvi a raccogliere delle piramidi d’oro, dei veri e propri token, caratteristici dei giochi platform. I vari livelli sono organizzati come delle vere città con metropolitana (per usarla procuratevi il biglietto), grattacieli (dovrete farne oscillare uno per salvare un cucciolo), negozi (potreste essere il milionesimo cliente di un armeria), vicoli, fognature (occhio perché al posto dei topi ci abitano i coccodrilli), tombini ecc. ecc. Insomma vi sembrerà di essere entrati per sbaglio in una sorta di Paperopoli. Per le strade dovrete affrontare un gran numero di esilaranti orsi che fanno versi in perfetto stile Yogi (un’altra citazione che i più giovani di voi non capiranno…sto invecchiando). Ci sarà anche spazio per affrontare dei minigiochi, come ad esempio fare 3 canestri per avere una moneta da usare per la metro. Ma ricordate di non perdere troppo tempo, i vostri cuccioli vi stanno aspettando…Come avrete capito, il titolo, prodotto da Acclaim, si presenta originale nella veste grafica e nei protagonisti, ma non certo nel tipo di giocabilità, che rappresenta il punto debole del gioco. In molte sezioni ci si scontra con una noiosa ripetitività di situazioni che tolgono ben presto interesse. Un esempio è dato dal fatto che tutte le volte che si viene uccisi e si riprende, il gioco tiene memoria di cuccioli salvati, ma rimette esattamente negli stessi posti tutti i nemici per cui occorre ammazzare tutti di nuovo, senza neanche la novità di trovare nuovi avversari in posizioni differenti. L’intelligenza artificiali di questi ultimi è del tutto inesistente per cui un appassionato di sparatutto lo troverà piuttosto semplice. Inoltre non è quasi del tutto possibile interagire con l’ambiente che resta solo un contorno disegnato. Tutto questo va a ledere la longevità del titolo e questo non è certo ciò che la Bizarre Creations intendevo realizzare, visto che il gioco è stato progettato per avere una longevità di più di 70 ore. Oltre all’avventura, parte centrale di FF, il titolo contiene anche una modalità per due giocatori (the fluff) che possono sfidarsi all’ultimo fiocco di ovatta in veri e propri death match. La modalità è la solita: scegliete chi volete impersonare, il livello in cui combattere e poi che vinca il migliore, ovvero chi uccide l’altro per 5 volte. Ovviamente all’interno del quadro scelto potrete sfruttare i soliti teletrasportatori per cambiare personaggio. Il livello di sfida, in questa modalità, risulta discreta ma manca di quella componente adrenalinica che fa la differenza.Infatti una cosa è cercare il proprio nemico in una angosciante arena (tipo Quake) e sparare ad una creatura sanguinaria che ci si trova di fronte (fosse anche vostro fratello) e un’altra e gironzolare in un cartone animato e dover sparare a un simpatico animaletto che suscita coccole più che proiettili. Di conseguenza il fascino di questa modalità vale solo per i più piccoli.

Idee originali e divertenti

Grafica curata.

Poco longevo, ripetitivo.

Il sonoro è ordinario.

6

E’ ora di trarre le conclusioni. Dopo aver dedicato numerose ore a FF posso concludere che il prodotto ha una buona dose di originalità che lo rende certamente valido per tutti, anche se l’acquisto è caldamente consigliato ai giocatori più piccoli appassionati di armi e di spara-spara, in quanto si troveranno di fronte un cartone animato interattivo (una vera manna per loro). Una cosa è certa, dopo aver giocato a FF, i vostri tranquilli animali domestici non vi sembreranno più gli stessi…

Voto Recensione di Fur Fighters - Recensione


6